Riso con limone ( + piccolo manuale per la sopravvivenza zombie)

Ma finalmente!
Tutti questi anni dietro a film e videogiochi e serie tv zombesche stanno per essere ripagate: l’Apocalisse è tra noi.

Capita nell’attimo più propizio della mia esistenza: a meno che Il Virus non colpisca pure gli animali (e con tutti questi gatti di merda sarebbe difficile da gestire), il mio vicino di casa più vicino non so manco dove sia. Posso iniziare a preparare barricate, a scegliere la casa più isolata, a decidere se valga o meno la pena adibire il pollaio come prigione per gli ammalati (potrebbero sempre trovare un antidoto, c’è sempre la possibilità, sìsì).
Così, mentre in città si massacrano per un pezzetto di carta miracoloso chiamato MASCHERINA e comprano tutte le scatole di fagioli degli scaffali (lasciando là quelli secchi, perché non sono capaci a preparali, nonostante Pizzakaiju abbia scritto decine di ricette), qui in mezzo ai bricchi ci limitiamo ad ascoltare la radio. Non sia mai che il governo voglia venirci a recuperare. Con i suoi elicotteri, i suoi militari, i kit di sopravvivenza.

Son cose che non finiscono mai molto bene.

Alleniamo il cuore, perché correre, in un’apocalisse, può salvarti la vita.
Impariamo a sparare, a centrare la testa. Perché – nonostante la zucca di tanti sia all’apparenza vuota – è nel cervello che si annida il fulcro del loro movimento. A volte non saprai distinguere lo status di chi hai di fronte: infetto o solo rincoglionito? Ma tu, nel dubbio, spara. Non sprecare pallottole – ci ripetiamo qui, in campagna. Raffiche brevi ma precise, mi raccomando.

Ubriaco o zombie?

Ricordati di non perdere l’umanità, anche. Perché ciò che ci distingue dai mostri è l’utilizzo della nostra mente. Attiva ma anche empatica. Non lasciamoci sopraffare dall’orrore. Teniamoci strette le nostre debolezze, i nostri dubbi. Senza farli prevalere.

E soprattutto ricordati che All life is precious.

Fai che lo spirito di Morgan Jones ti guidi in ogni tua scelta, sempre.

Tutto questo per commentare le pirlate e le belinate che stan accadendo tra Lombardia e Liguria, calando un velo pietoso su tutti quegli episodi di razzismo e quasi razzie che affollano i social.
Quasi quasi spero proprio che l’apocalisse arrivi e se li porti via, all’istante.

Noi, invece, oggi prepariamo un facilissimo riso bollito con limone. 
Go, go, go!

Così ti rovini l’appetito.

Per preparare un riso con limone, per due persone, hai bisogno di:

  • 200 grammi di riso. Quello che vuoi;
  • 25 grammi di burro;
  • una buccia di limone;
  • 30 grammi di succo di limone;
  • 30 grammi di parmigiano grattugiato;
  • pepe.

Metti a bollire l’acqua del riso.
In padella metti il burro e fallo sciogliere a fiamma bassissima.

Mentre si scioglie, grattugiaci dentro la buccia di limone (attenzione a non prendere la parte bianca, che è amara). Mescola bene e spegni.

Fai bollire il riso, togliendolo un paio di minuti prima del tempo indicato sulla confezione (se c’è scritto 15-18, fermati a 14 che va benissimo). Ricordati di accendere la fiamma della padella poco prima che arrivi, deve essere calda.
Mentre attendi il riso, grattugia anche il parmigiano a polvere. E spremi il limone: pesalo. Se ne metti più di 30 grammi, diventa immangiabile. 

Scola il riso, non buttando la sua acqua di cottura.
Caccialo in padella.

Concludi la cottura: fiamma medio bassa, bagna con l’acqua di cottura, poco per volta. Pian piano che viene assorbita, bagna ancora. Per un paio di minuti.
Piano piano si sprigionerà l’amido, creando quasi un effetto risotto. Quasi.
Quando spegni, versa il succo di limone.
Mescola bene.

Infine caccia il parmigiano.

Mescola bene e prepara le porzioni.
Spolvera ogni piatto con del pepe nero ed ecco cosa dovresti avere davanti a te:

Ciao e buon appetito!

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