Che poi tutta questa storia che per fare le vellutate bisogna bollire le verdure, a me sta parecchio sul cazzo. Mica perché diventano insapori, ma proprio perché regolarsi con la quantità di liquido non è poi così automatico.
Mi ricordo che una volta – e qui scatta l’aneddotone – per fare restringere una vellutata di zucca ho impiegato più di un’ora ed alla fine c’ho cacciato dentro la farina per disperazione.
Ho capito, cretina io che ho sbagliato, ma se si potesse risolvere il problema in una maniera così semplice che è incredibile che non ci abbia pensato prima?

Ti vedo scettica, eppure.
Ieri ho preparato una vellutata di carote e sai come? Cuocendole al vapore. Così a cottura ultimata ho dovuto solo aggiungere la quantità d’acqua che effettivamente mi serviva per rendere la crema cremosa e per farci cuocere la pastina dentro.
Senza porchidii di sorta.

Ieri tutti così, davanti alla pentola.
Ma partiamo con la ricetta passo passo.
Go, go, go!
Per preparare una vellutata di carote con stelline e tuorlo, per due persone, hai bisogno di:
- 600 grammi di carote già pulite. Comprane parecchie di più, che della carota si butta parecchio;
- 180 grammi di stelline (o pastina che ti piace);
- due cucchiai d’olio;
- 2 uova;
- 50 grammi di parmigiano;
- se vuoi, un formaggino a testa (o due, massimo);
- un po’ di sale.
L’uovo sodo abbiamo già imparato a crearlo in questo post qui.
Ma, riassumendo: metti le due uova in un pentolino vuoto e poi riempilo d’acqua. Fai bollire l’acqua (mettendo un coperchio, sennò impieghiamo sei secoli) ed appena vedi le bolle conta dieci minuti.
Appena sono cotte, prelevale e mettile in una bacinella di acqua fredda.

Aiutandoti con questo coso qui.
Pulisci le carote.
Devi tagliare l’estremità col ciuffo e, se occorre, pure la parte finale (se è marcia, troppo brutta, molto rovinata). Raschia con un pelapatate tutto l’esterno.
Fatto questo lavale e taglia tutto a pezzi.
Metti una pentola d’acqua a bollire.
Riempi con un po’ d’acqua un’altra pentola e cacciaci sopra il cestello per cuocere a vapore. L’acqua non deve toccare le verdure, ma non metterci manco solo mezzo dito che sennò evapora e bruci la pentola.
Chiudi col coperchio e fai andare, a fiamma medio bassa, per circa 20-25 minuti. Ogni tanto apri e controlla se l’acqua è evaporata ed anche come stanno le carote.
Quando riesci ad infilzarle con la forchetta sono pronte.
Togli momentaneamente le carote dalla pentola e riversa l’acqua su cui hanno cotto in una bacinella.
Ricaccia le carote nella pentola, a questo punto dobbiamo tritare tutto col mixerino ad immersione. Usa per prima l’acqua di cottura poi, se non dovesse essere sufficiente, aggiungi quella che hai scaldato a parte.
Il risultato deve essere cremoso ed omogeneo:
Assaggia e sala, secondo tuo gusto. Accendi la fiamma, bassa, che qui dentro dobbiamo cuocere la pastina. Appena le carote iniziano a sobbollire, butta dentro le stelline.

Attenta che schizza, quando sobbolle.
La pastina ha dei tempi di cottura davvero ridotti, quindi non ha bisogno di molta acqua. Però se il tutto ti sembra troppo papposo, aggiungine una mestolata ulteriore (basta che sia bollente).
Mente attendi, sguscia le uova e tagliale a metà per prelevare i tuorli.
La vellutata-minestrina dovrebbe essere ormai cotta.
Ecco cosa dovresti avere in pentola:
Prepara le porzioni. Su ogni piatto sbriciola un tuorlo d’uovo:

L’albume mangiatelo a parte, non buttarlo!
Poi irrora con un cucchiaio d’olio e del parmigiano.
Ecco qui:
Se lo desideri, puoi anche sciogliere nel piatto un formaggino per bimbi. Ancora meglio se lo spezzetti, così ti ritrovi dei bocconcini di latte tra una cucchiaiata e l’altra.
Ma questo è facoltativo, mica come il tuorlo d’uovo, che se non lo sbricioli ti arriva la gestapo a casa.
Finito!
Ciao e buon appetito!
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