Mi sono talmente tanto divertita rigiocando Bulletstorm che ho appena regalato ben 5 euro alla Sony per poter provare il DLC con Duke Nukem che consiste, in soldoni, nel rigiocare la campagna impersonando un cazzone più cazzone degli altri.

Brava Sony che sei riuscita a superare la sindrome da rabbino, facendomi aprire il portafogli.
Avevo già inserito questo titolo nel post dedicato ai 10 giochi dimenticati anche da Pazuzu ed è proprio un peccato ed inspiegabile: è frenetico, zeppo di idee, sempre diverso e pure con una trama. Dal finale si intuisce che avevano una mezza intenzione di creare un seguito. Ma la triste storia ci narra che le avventure di questi stronzi non se le sono cagate proprio e già ringraziamo che abbiano fatto una versione per PS4.
Quindi sì, non avrai problemi a recuperartelo e no: non si tratta di retrogaming.

La mia idea di divertimento.
Partiamo dai difetti. Innanzitutto è breve, anzi, BREVISSIMO. L’ho giocato alla difficoltà massima e credo di non avere superato le otto ore di gioco. Non possiede nemmeno una longevità legata al rigioco: a meno che non si voglia provare tutte le mosse cretine, non c’è nulla da esplorare dato che si tratta di uno sparatutto quasi a binari. A fine campagna l’unico elemento che si sblocca è una serie di sfide, sfide piuttosto inutili: ti vengono riproposti degli scenari che già conosci molto bene in cui devi raggiungere un tot di punti in un tot di tempo. Non molto esaltante: dopo averne provati un paio, ho mollato lì.

2 dei cazzoni di Bulletstorm.
Oltre alla longevità, ci sono due problemi nel gameplay: non esiste la copertura e i tuoi compagni possono risultare un po’ fastidiosi. In realtà puoi accucciarti schiacciando la levetta di movimento, ma sarebbe stato molto più comodo un sistema di copertura vero e proprio. I tuoi compagni, invece, spesso ti fanno ammazzare in malo modo, dato che stanno in mezzo alle palle e non ti permettono manco di indietreggiare. Te ne accorgi solo negli scenari più casinisti, ma te ne accorgi. Avrebbero potuto crearli invisibili, data la loro inutilità, ma no, il realismo prima di tutto.
Però non importa. E non importa perché è fottutamente divertente.

Il riassunto di quello che troverai nel tuo futuro gioco preferito.
I personaggi sono davvero dei coglioni ed è una caratteristica fondante dell’intero videogioco. Lo scopo infatti non è arrivare alla fine dimostrando grandi doti di combattimento. Dimentica la regola d’oro del raffiche brevi e precise. Qui bisogna vomitare proiettili senza fermarsi mai ed essere super creativi in ogni ammazzamento.

Il motto di questo gioco.
Più sei sadico e più verrai ripagato in punti esperienza, che spenderai per migliorare le armi, permettendoti di provare ulteriori colpi speciali ancora più imbecilli.
Puoi fulminare i nemici, bruciarli vivi, farli impazzire, riempire di pallottole il loro culo. Oppure sparargli alle palle e prenderli a calci finché non crepano, lanciarli dai palazzi, usarli come mine o – ancora – farli volare via trasformandoli in teste di razzo.

Anche trucidare gente durante scivolate supersoniche può essere appagante.
Oltre a questo, è incredibilmente spettacolare e vario. A parte i cambi di scenario (che in alcuni casi sono minimali) si passa dall’usare schiene di dinosauri come ponti all’entrare in grotte in cui vivono mostri giganti. Ci sono diverse sparatorie così movimentate che bisogna possedere seicento occhi e sparare a tutto quello che si muove, tra aerei che cercano di farti esplodere il culo e kaiju che vogliono divorarti.
Forse il mio momento preferito è stato quando ho usato un mostro meccanico enorme come alleato. Ma forse, perché è davvero difficile scegliere.

Altra roba super notevole.
Le linee di dialogo fanno abbastanza ridere: sono razziste e stronze. Esempio a caso: Ishi, il cyborg asiatico, viene chiamato sempre e solo Mangia-Sushi, perché se ne fregano di essere politicamente corretti. E si sa che a me il razzismo fa sempre ridere.
Insomma, tutti i protagonisti sono semplicemente deficienti, pure il cattivo cattivissimo. Niente eroismo, niente momenti epici: solo gente che si insulta e si prende a cazzotti, in pieno stile mercenario cazzone.
Mi sono esaltata così tanto mentre scrivevo che non vedo l’ora di essere Duke Nukem.
Mentre attendiamo che venga scaricato il DLC, pensiamo alla pappa.

Sì, qualcuno ha detto pappa.
L’idea di base era quella di creare dei ravioli giganteschi, grossi come il piatto stesso. E li ho fatti, eh, solo che non mi convincevano: un po’ la sfoglia era troppo spessa, un po’ cuocerli era un casino e soprattutto il condimento che mi era stato consigliato faceva piuttosto schifo.

Insomma, quella sera abbiamo mangiato di merda.
Così ho fatto trascorrere una settimana per riprendermi dalla delusione e ci ho riprovato: ho dimezzato le dimensioni, assottigliato la pasta e li ho conditi col minimo indispensabile. E questa volta è un sì.
Ti avviso: non è un capolavoro di piatto ed è anche un po’ laborioso. Però va provato, se non altro perché l’uovo praticamente crudo è una delle mie droghe e mi piace portare nella strada della perdizione più gente possibile.

E poi tutto va assaggiato, almeno una volta nella vita, dai.
Quindi tutti ai posti di manovra e Go, go, go!
Per preparare dei Kaiju Ravioli, per due persone, hai bisogno di:
- pasta fresca che potrai creare con questo procedimento qui. Ti servono 2 uova a temperatura ambiente e 200 grammi di farina 00;
- 20 grammi di burro;
- 300 grammi di ricotta di bufala;
- 4 tuorli d’uovo;
- 100 grammi di spinaci;
- 60 grammi di parmigiano;
- un filo d’olio da mettere sui piatti;
- sale, basilico.
Come ormai sai a memoria, la pasta ha bisogno di riposare dai 30 ai 60 minuti, prima di essere lavorata.
Quindi in una ciotola rompi 2 uova, mescolale leggermente una forchetta. In un’altra ciotola versa i 200 grammi di farina e poi unisci le uova. Impasta, impasta ed impasta, per almeno 10 minuti.
Otterrai una palla simile:

Lasciala lì, sul tavolo e pensiamo agli altri ingredienti.
Lava gli spinaci e togli loro i gamboni.
In una padella fai sciogliere, a fiamma bassa, 20 grammi di burro.

Appena è sciolto puoi unire gli spinaci.

Salali un pochino e falli andare per pochi minuti, a fiamma medio alta.
Nel frattempo metti la ricotta in una ciotolona e schiacciala con una forchetta.

Gli spinaci dovranno cuocere davvero il minimo indispensabile, giusto il tempo di farli leggermente appassire. Tipo manco per 5 minuti.
Ecco:

Riversali su un tagliere e tagliali a pezzetti con un coltello. Sì, ho le mani di amianto, se vuoi tu puoi aspettare che si freddino un po’.

Riversa gli spinaci nella ciotola con la ricotta e mescola bene il tutto con una forchetta, finché raggiungerai un composto abbastanza omogeneo.

Il composto è pronto.
Adesso dobbiamo andare a lavorare la pasta, ma prima metti dell’acqua a bollire (usa una pentola larga).
Prendi la palla e dividila in due parti più o meno uguali:

Se usi la macchina per la pasta, come me, crea due sfoglie lunghe e sottili, come quando devi preparare le lasagne.
Se non hai la macchina per la pasta, tanti auguri ed usa il mattarello: sarà la tua palestra giornaliera.
Adagia le due sfoglie sul tavolo infarinato (ed infarinalo, sennò dopo bestemmi perché ti si attacca tutto).

Passo 1.
Adesso cerca più o meno di capire le dimensioni della tua sfoglia: devi lavorare su metà impasto e l’altra metà verrà usato per chiudere i ravioli.
Il mio consiglio è di chiudere le due sfoglie su se stesse e fare un segno col coltello nel punto che corrisponde alla metà, così sbagli il meno possibile.
Con un cucchiaio distribuisci il ripieno di ricotta e spinaci in 4 punti diversi, sulla sfoglia: stiamo creando 4 ravioli giganti, quindi devi posare 4 palle di impasto ben distanziate l’una dall’altra.
La foto spiega meglio di me:

Sempre con le mani cerca di formare delle palle schiacciate, con il centro meno spesso: è lì che aggiungeremo l’uovo.

Partiamo con l’operazione uova: un uovo alla volta. Aiutandoti con un bicchiere dividi il rosso dal bianco. Appoggia il rosso al centro delle palle di ricotta e spinaci:

Ripeti l’operazione per tutte le palle di ricotta che hai formato.
Una volta fatto questo, con un pennello (o il dito, va bene anche il dito!) bagna bene tutti i lati dei futuri ravioli: l’acqua aiuterà a fare aderire la pasta e a non farla staccare durante la cottura. Ricordati di inumidire anche la parte centrale:

Dobbiamo assemblare i ravioli.
Chiudi la parte di sfoglia con il condimento con l’altra metà di sfoglia, quella che abbiamo lasciato vuota:

Fai aderire bene bene, con le mani, tutti i lati. Anche la parte centrale.
Con un tagliapasta o un tagliapizza o anche con un semplice coltello, ritaglia tutti i lati, creando così i Kaiju Ravioli:

Cospargi un piattone con parecchia farina e, con la grande delicatezza che ti contraddistingue, solleva i ravioloni e poggiali lì sopra. Ti consiglio di usare una palettona, così sei sicura di non spaccarli.

Prima di cuocerli tira fuori i piatti e grattugia 60 grammi di parmigiano. Grattugialo come ti pare: a scaglie enormi, medie, a polvere. Non importa.
Come si cuociono questi ravioli?
Innanzitutto l’acqua deve essere salata e bene a bollore, come sempre. Poi si cuociono a coppie, perché sono davvero gargantueschi. E non puoi versarli nell’acqua con le mani: devi usare la tua fedele schiumarola.

Il Kaiju Raviolo è gigante e quindi non riuscirà ad immergersi nell’acqua. Ti tocca bagnare la superficie del raviolo di continuo, con un cucchiaione. I tempi di cottura si aggirano intorno ai 4 minuti, proprio perché stiamo cuocendo un food monster.
Esauriti i 4 minuti, preleva i ravioli sempre con la schiumarola ed appoggiali sui piatti.
Irrora con un filo d’olio a crudo, cospargi col parmigiano e decora con del basilico.
La cosa bella è che se ora tagli a metà il raviolo, l’uovo uscirà in tutta la sua bellezza, così:

Ciao e buon appetito!
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