Oggi un piatto semplice, una di quelle robette campagnole e super rustiche. L’unica difficoltà sta nel superare il tedio della pulizia dei fagiolini, che è sempre una pratica un po’ lunghetta e rompipalle.
Ma ne vale la pena, perché poi ci prepariamo un sugo da leccarci i baffi.

Perché se non te li lecchi, finisci come lui.
Parte subito il Go, go, go! che è troppo presto per pensare ad esilarantissime boiate con cui intrattenerti.
Ah, ho rubato la ricetta a Luca Pappagallo, cambiando assolutamente niente.
Per preparare i fagiolini caserecci, per due persone, hai bisogno di:
- 600 grammi di fagiolini. Se li prendi freschi prendi un paio di etti in più perché, anche se non sembra, da scartare ce n’è;
- 2 spicchi d’aglio;
- un cucchiaio d’olio;
- prezzemolo e basilico;
- 800 grammi di pelati (due barattoli);
- sale, pepe;
- 100 grammi di pancetta di maiale tagliata in una sola fetta. Quella più grassa che trovi;
- pane da seccare al forno + uno spicchio d’aglio ed un cucchiaio d’olio per condirlo.
Sciacqua i fagiolini che sono sempre pieni di terra.
Ora ti tocca tagliare le estremità di ogni fottuto fagiolino e scartare quelli marci, quelli secchi, quelli vecchi.
Dopo una ventina di minuti di lavoro ecco cosa dovresti avere davanti:
Lasciali interi, non serve spezzettarli.
Adesso occupati degli altri ingredienti.
Trita il prezzemolo e taglia la pancetta a dadini.
In una padella molto grande e di cui possiedi il coperchio versa un cucchiaio d’olio, fallo scaldare e poi cacciaci dentro la pancetta.
Falla rosolare bene a fiamma media, poi caccia dentro pure due spicchi d’aglio interi ma scamiciati.
Fai insaporire per un minuto scarso, poi getta dentro tutti gli altri ingredienti: i fagiolini, i pelati, il prezzemolo e delle foglie di basilico spezzettate con le mani.
Aggiungi un po’ di sale, pepa, mescola bene e poi chiudi col coperchio. Il tutto deve cuocere circa 35 minuti, con coperchio ed a fiamma medio bassa. Non deve andare a cannone, ma il tutto deve almeno sobbollire in maniera decisa.
All’inizio della cottura aiuta i pelati a spappolarsi, schiacciandoli con una schiumarola o con un cucchiaio di legno.
E che facciamo in questi 35 minuti in cui i fagiolini non hanno bisogno di te?
Se la giornata è stata tremenda potresti metterti a meditare, certo.

Così.
Oppure potresti dedicarti ad un’attività più utile, come il tagliare il pane a fette ed accendere il forno a 200 gradi.
Adagia le fette di pane su una griglia, mettile in forno e falle andare fino a che sono colorate o almeno croccanti.
Uscite dal forno strofina tutti i bordi con uno spicchio d’aglio di cui hai tagliato un’estremità e cospargi con un po’ d’olio.
Ogni tanto controlla i fagiolini e mescola gli ingredienti.
Il sugo dovrà essere praticamene del tutto ritirato. A fiamma spenta assaggia e poi aggiusta di sale e di pepe (lo sai che quando il cibo è super caldo i sapori si sentono poco ed il rischio di mettere troppe spezie è altino? No? Ora lo sai).
Ecco come appariranno a fine cottura:
Prepara i piatti ed avrai davanti a te una porzione mastodontica di verdura.
E soprattutto goditi il pane, cospargendolo di sugo e creandoti la super bruschettona genuina, salutista ed antifascista.

La bellezza.
Ciao e buon appetito!