Ricordi l’ultimo risotto preparato? Quello dove ce la scoattavamo di brutto con la tostatura a secco, in cui ci incazzavamo un sacco se qualcuno osava mantecare con l’olio (che comunque che schifo) ed in cui praticavamo la sacra Tecnica Kaiju del Metti il brodo, fai evaporare il brodo, metti il brodo e fai evaporare il brodo?
Ecco, ricordatelo bene perché non ne faremo più. MAI più.
E i risotti ci fanno schifo.
Sì, è tanto divertente prepararne uno. Sì, è altrettanto un cagamento di cazzo mangiarselo. Che poi, divertente giusto perché uno non può distrarsi un attimo e deve dimostrare a se stesso di avere le sinapsi collegate nonostante l’età, poiché i risotti che ho buttato nel cesso sono stati davvero tanti, in questi anni. Basta un attimo, perdi il secondo e il risultato è scadente.
Il riso bollito, invece, non ti tradisce mai.
E sono convinta che se facessi assaggiare un mio riso bollito risottato ad un purista dei risotti, manco si accorgerebbe della differenza.
Che tanto son tutti per il web a rompere i coglioni, ma non se si guardano allo specchio non si riconoscono, figurati se quindi riconoscono un risotto. Sì, oggi sono polemica.
Però devo scrivere una piccola premessa, perché qui non è questione di tecniche ma questione di padelle.
Se ti prepari i risi bolliti mantecandoli in padelle antiaderenti o rivestite in pietra vengono bene (anzi, benissimo) ma dubito che riuscirai a ricreare proprio lo stesso IDENTICO effetto speciale da risotto che otterresti con una padella di acciaio. Verrà cremoso, ma l’amido è difficile che si farà vedere.
Quindi diciamo che quando farò un riso bollito io ti indicherò SEMPRE quale padella userò (a seconda del risultato finale che voglio ottenere) e tu o ti adegui o.
Anche a fanculo, eh, è un bel posto ed io ci vado spesso.
Continuo a consigliarti la padella agnelli che io ormai sto usando (quasi) per tutto e che ho comprato qui.No, non mi pagano. Magari.
Ma è un fatto che quando la userai ti stupirai di brutto e non ti pentirai dell’acquisto.
Ma uno stupore più grande di quello provato da questi qui, eh.
Oltre al riso bollito che si finge risotto (che comunque sul blog esiste già senza padella di acciaio e si chiama Risotto alla Calzini), oggi ti presenterò la barbabietola. Quella già cotta che vendono nelle confezioni di plastica, di solito 4 pezzi a botta. Non l’avevo mai assaggiata. Verdetto? Sa di terra.
Eppure se la mangi è terra buona, soprattutto se la condisci con un po’ di sale. Non so dirti perché, ma l’ho trovata ipnotica.
In questo riso l’ho abbinata al gorgonzola ed il risultato è stato spettacoloso.
Go, go, go!
Dai che ce la fai.
Per preparare un riso con barbabietola e gorgonzola, per due persone, hai bisogno di:
- 200 grammi di riso;
- 25 grammi di burro;
- una cipolla bianca (o mezza, se è gigante);
- 200 grammi di barbabietole (2, in sostanza). Non di più, verrebbe troppo dolce.
- 120 grammi di gorgonzola + 60 grammi da mettere sui piatti;
- 30 grammi di noci tritate.
Innanzitutto il solito Pizzakaiju&friend. Ti presento la barbabietola:
Metti l’acqua del riso a bollire e cominciamo.
Apri la confezione delle barbabietole, prelevane due e pelale con un pelapatate. Sennò sanno di terra.
Poi sciacquale bene sotto l’acqua fredda ed infine tritale con un mixer ad immersione.
Trita una cipolla bianca.
Taglia a dadini il gorgonzola. Non dadini enormi, che comunque lo dobbiamo far sciogliere.
Infine apri le noci (3 noci a testa bastano) e spezzettale con le mani.
In padella (ho usato quella di acciaio) metti i 25 grammi di burro, falli sciogliere ed aggiungi la cipolla.
Fai soffriggere per qualche minuto, finché si ammorbidisce molto bene e si colora. Tieni conto che non cuocerà più, quindi deve essere cotta. Gira spesso, usa una fiamma bassa, non fare bruciare il burro.
Puoi mettere a lessare il riso.
Caccia poi dentro la crema di barbabietola.
Mescola bene, fai insaporire per un paio di minuti, bagna con l’acqua del riso fino a formare una crema.
Spegni se il riso si fa desiderare, altrimenti fai andare a fiamma bassissima in attesa del riso. Scolalo giusto un minuto prima del tempo indicato sulla confezione (e conserva l’acqua di cottura), butta pure lui in padella e mescola tutto.
Fiamma bassa, bagna con l’acqua finché ottieni la densità che vuoi. Poi metti il gorgonzola. Pochi dadini alla volta, mescola, fai sciogliere ed aggiungi gli altri dadini. Usa una fiamma molto bassa.
Quando il gorgonzola è sciolto, ci siamo.
Se il riso fosse troppo liquido perché ti è caduta la mano con l’acqua, alza la fiamma e fai evaporare. Oppure spegni e lascia addensare. Non cambia un cazzo, poiché non è un risotto ed il riso bollito non è suscettibile.
Prepara le porzioni e su ogni piatto metti i cubetti di gorgonzola che ti sono avanzati e le noci tritate.
Ecco cosa dovresti avere davanti a te:
Ciao e buon appetito!
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