Tra 4 giorni il muratore avrà finalmente concluso i lavori per la mia casa nuova e sarò in possesso di una cucina.
Ho lavorato per due settimane in miniera per racimolare tutti i minerali necessari per la costruzione e mi sono anche stancata di brutto per le foreste, in cerca del legno adatto.
Ma finalmente il mio sogno si realizza: pochi giorni e potrò pensare di comprarmi un forno e mangiare non più solo la frutta che trovo sugli alberi che incontro nelle mie passeggiate.
Perché il pesce crudo non me lo fanno mangiare, forse sarebbe troppo cruento.
Ebbene sì: mi sto drogando di Doraemon: Story Of Seasons, un simulatore di vita contadina con protagonisti Nobita e – appunto – Doraemon.
Una droga.
Mentre il mio giardino nella vita reale assomiglia sempre più ad un campo zingaro, la casetta di Nobita è sempre più carina. Ho già una pecora e 2 galline, un orto un po’ incasinato ma florido ed il mio prossimo desiderio è quello di improvvisarmi apicoltore. Sì, voglio produrre il mio miele.

La mia gallina preferita si chiama Pina.
Mi piace? Certo che sì. Però in passato mi ero già drogata con un capitolo di Harvest Moon, quindi la cosa non mi stupisce.
Se accendo la Nintendo rimango là dentro più di quello che dovrei, tra i festival dell’anguria, passanti che raccontano sempre le stesse cose (esattamente come accade nella realtà vera, ora che ci rifletto) e Doraemon che mi assegna incarichi che ancora non ho capito come possa compiere.
Tipo, c’è un cane intrappolato sotto una frana. Da almeno un mese. Prima o poi lo libereremo, ma come mi è misterioso.
E che bei posti
Ti terrò aggiornato sulle mie conquiste. Per ora la mia massima aspirazione è usare quel cazzo di mattarello che ho scoperto non poter manco VEDERE se prima non costruisco la cucina. Mi sembra esagerato non poter usare un mattarello in un monolocale, ma è risaputo che i giapponesi sono esseri umani strani.
Detto questo, altra ricetta svuotafrigo.
Semplice semplice: riso lessato, pomodoro e uova.
Stupore perché ce l’avete anche voi nel frigo? Bene! Stasera sapete cosa mangiare.
Ti giuro che questi pasti d’emergenza danno più soddisfazione della roba cucinata con tanto lavoro.
Sarà che uno non aveva aspettative, sarà che assomigliano alle cose di quando ero piccola (ed ora so che erano tutti piatti cucinati senza alcuna voglia).
Sarà quel che sarà, so solo che me ne mangerei un altro piatto ora.
Go, go, go!
La ricetta più buona che la storia ricordi!
Per preparare un riso al pomodoro con uova sode, per due persone, hai bisogno di:
- 200 grammi di riso;
- 4 uova;
- 400 grammi di passata di pomodoro;
- origano; sale;
- un cipollotto;
- 10 grammi d’olio.
Metti l’acqua del riso a bollire.
Adagia le uova in un pentolino e riempilo poi d’acqua.
Porta ad ebollizione e da lì conta 8 minuti.
In quel tempo versa l’olio in padella e comincia a fare soffriggere il cipollotto. Fiamma bassa.
Appena le uova sono pronte (quindi dopo gli 8 minuti) tirale fuori ed immergile in acqua fredda.
Io per levarle uso quell’aggeggio concavo con cui si raccoglie la pasta lunga. Questo:
Lascia le uova nell’acqua, a raffreddare.
Intanto versa la passata di pomodoro nella padella:
Raccogli anche tutta la passata rimasta nella bottiglia, bagnando con un po’ d’acqua del rubinetto. Non fare lo sprecone!
Il sugo ora deve andare almeno 20 minuti per essere decente. Fiamma bassa, aggiungi sale ed origano e se in quel tempo si asciuga troppo, aggiungi l’acqua con cui cuocerai il riso. Ed ogni tanto mescola.
Regolati dunque coi tempi e fai bollire il riso, tirandolo fuori al dente (se nella scatola c’è scritto 15-18, per esempio, tiralo fuori a 15).
In questo tempo di attese, sbuccia le uova sode.
Butta il riso in padella.
Concludi l’operazione: fiamma medio alta, fai assorbire tutto il pomodoro e se si asciuga troppo bagna sempre con l’acqua di cottura (che non devi mai buttare, quante volte devo ripeterlo?).
Prepara i piatti e su ogni porzione spezzetta le uova sode.
Ecco cosa dovresti avere davanti a te:
Ciao e buon appetito!
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