La cosa bella di vivere in un posto alla The Wicker Man è che quando il macellaio ti vede arrivare ti prende da parte e ti sussurra Oggi abbiamo appena sgozzato il canguro, ne vuoi una zampa? E guarda che con la coda ci fai un soffritto da paura.

Assaporare la vita di campagna vestito in giacca e cravatta? Non lo stai facendo nel modo giusto.
Quindi in questo periodo prepasquale ti offrono un po’ di tutto: musi di maiale e di vitello, fegati vari, cuori, polmoni ed ovviamente agnello in quantità inenarrabile.
Lo abbiamo appena scannato, ti dicono.
C’è la coscia intera, ti dicono.
Perché qui ci sono i riti del cibo un po’ in ogni periodo dell’anno e se perdi l’occasione tu l’agnello lo vedi giusto ad aprile del 2020 e sei sicuro di essere pronto a questo sacrificio?
Qui è tutto così. Mozzarelle da mezzo chilo solo a luglio e ad agosto (poi ti attacchi al cazzo e ti dai ai bocconcini=, menta solo in estate perché boh e soprattutto – il vero mistero – baccalà da ottobre a gennaio.
Se chiedi il motivo fanno i vaghi.
Che ok che sei uno di noi, ma fino ad una certa.

E se continui a fare domande ti bruciamo vivo, aggiungono sorridendo.
Chi sono io per andare contro alle tradizioni?
Quindi cosciottone d’agnello con patate per tutti, seguendo una ricetta che mi sono inventata e che è stata modificata in diretta da una ragazza che mi ha seguito passo passo su instagram, come si fa con gli scemi.
Risultato spettacolare, forse la carne più buona che abbia mai mangiato in vita mia.
Se sei di quelli Oh poverino l’agnello, via, il mondo è grande, mangia il tofu nella pace della tua casa che io divoro bestie innocenti sprofondando felice nel mio karma negativo.

Però prima di uscire dal blog ti diamo il bollino di qualità. In faccia.
Ma ora siediti, perché devo darti una cattiva notizia: ci vorranno due ore e mezza. Sì. Hai sentito bene. DUE ORE E MEZZA.
Però fidati: ogni minuto verrà ripagato nel momento in cui avrai in bocca questa meraviglia.
Prima di iniziare a cucinar però scatta la parentesi sugli Azzurri di Patate. Te li ricordi? Quelli del Io cuocio le patate al forno in 30 minuti, il trucco sta tutto nell’abbondante olio!
Bene: non è vero.

Eccomi, incazzata nera, davanti ad azzurro di patate.
Non lo affermo perché rosico e penso sempre di avere ragione. Ho provato e dopo due ore e mezza le patate erano buone, ma non VERAMENTE pronte, senza quella crosta spettacolare che un’ottima patata al forno deve avere, altrimenti è fuffa.
Questa volta non è che avessero scarsezza di olio, anzi, penso di non avere mai cacciato tanto unto in vita mia. Eppure un cazzo.

Io così, davanti alla teglia.
Quindi il mio consiglio è sempre quello di preparare le patate come ti ho detto in questo post qui. Metodo che non ripasseremo, abbiamo già troppe cose da fare.
Go, go, go!

La gioia.
Per preparare un cosciotto di agnello e patate, per due persone ma anche 4, hai bisogno di:
- un cosciotto di agnello. Il mio pesava un chilo e ottocento grammi. Anche se lo prendi a pezzi comprane parecchio perché tanto ha un bordello di osso;
- aglio secco, rosmarino secco e pepe;
- sale;
- olio per condire l’agnello, pesato a posteriori: erano appena 10 grammi;
- 600 grammi di patate, peso calcolato dopo la pulizia;
- 400 grammi di vino bianco;
- carta stagnola.
Se non trovi il cosciotto ma dei pezzi sparsi, non temere: il procedimento ed i tempi sono esattamente gli stessi.
A fine post ti metto una foto della versione a tocchetti.
Subito le presentazioni:
Per prima cosa dobbiamo tagliare questo cosciotto: in ogni suo lato e fino all’osso.
Penserai che così possa bastare:
E invece no. Devi proprio macellarlo, altrimenti non si cuocerà mai ed altro che due ore e mezza.
Per capirci:
Passiamo alla fase del condimento. Dobbiamo mettere olio, sale, aglio, pepe e rosmarino ma non solo sulla superficie, ma anche nelle fenditure.
Versati dell’olio sulle mani e comincia a massaggiare l’agnello in ogni sua parte, buco, fessura e via dicendo: olio ovunque.
Credici, perché è un’operazione importante.
Stessa cosa con il sale.
Difficilmente salerai troppo, quindi niente paura.
Infine aglio secco, rosmarino e pepe un po’ ovunque.
Se vuoi puoi cacciare pure dell’aglio intero tra le fessure e pure dei rametti di rosmarino. Come preferisci.
Versa 400 grammi di vino bianco sopra la carne.
Ora lascia a macerare per un’ora, fuori dal frigo.
Nel frattempo passiamo alle patate.
Devi pelarle, lavarle e tagliarle a tocchetti.
Segui queste istruzioni per raggiungere la cottura precisa col microonde. Poi riversale nella teglia.
Condiscile con ulteriore olio, sale, pepe e rosmarino.
Se hai preso l’agnello a pezzi sarà così:
Hai fatto insaporire l’agnello per un’ora?
Allora accendi il forno a 200 gradi, modalità statica.
Prima di infornare dobbiamo incartare tutto il santopadre per bene, con la carta stagnola, perché altrimenti si cuocerebbe troppo in superficie e dentro rimarrebbe cruda.
Quindi inforna per un’ora.
Esaurita l’ora, togli la teglia (mentre sopra la panca la capra campa) per levare la stagnola.
Avrà l’aspetto di una carne bollita:
Ed ecco quello a pezzi:
Ora inizia la cottura a sentimento.
Innanzitutto parliamo della temperatura: alzala a 220 gradi, ma pian piano che il tempo passa usa un po’ quella che ti pare. Io alla fine ho raggiunto i 250 e mi sono trovata bene. Dipende un po’ dal colore che ottieni, dalle patate, da quanto ti sei rotta il cazzo di aspettare. Tipo che vedi che la carne è pronta, ma sopra non è bella bruciacchiata.
Ogni tanto gira anche il cosciotto, perché deve cuocersi uniformemente e se non lo giri col cazzo che ci riesce.
Ci vorrà un’altra ora e mezza di questa tua creatività culinaria, tra alza la temperatura e gira il cosciotto (e metti la cera e togli la cera). Devi ottenere un’abbronzatura uniforme:
Scatta le foto, mettile su instagram e poi taglia a pezzi l’agnello.
E se l’avessi fatto con i tocchetti d’agnello?
Circa così:
Ecco il piatto meraviglioso che avrai davanti:
Ciao e buon appetito!