Sì. Ok.
E della bellezza del cibo però non parliamo più?

Dell’arte che si cela dietro ad un bell’uovo al tegamino, per esempio.
Perché alla fine noi siamo qui non per menarcela sui macronutrienti e l’acqua da bere e le calorie e quanti cazzo di minuti dobbiamo saltare la corda. Noi siamo qui per MANGIARE. Mangiare bene, mangiare grasso, mangiare magro, mangiare come ci piace.
Forse è tempo di riappropriarsi di questo spazio, di lasciare i cumuli di roba e di proteine fuori di qui, che tanto Max Pezzali lo dice da anni che questo vuoto non ci lascerà mai ed è inutile che ci speriamo.
Tanto vale riempirlo con quello che si può: burro d’arachidi, gnocchi fritti, salami. Pure yogurt greci, quando ci va.

A questa domanda risponderemo un altro giorno.
Questa storia mi sta veramente, VERAMENTE stressando.
Ma di brutto.
È rarissimo che riesca a godermi il cibo per davvero e pure le ricette cicciose ormai sono un lontano ricordo. Perché mi sto volendo così male?
Qui non siamo dalle fitness-blogger-mamme_e_mogli. Qui si è sempre mangiato la sugna e si è anche sempre andati a correre per compensare.
Sono sempre stati banditi gli hamburger vegetariani, le pizze fit ed altre stronzate.
Continuiamo per questa strada? Secondo me anche sì.

yeeee.
Purtroppo però le belle ricette scarseggiano: è raro che riesca a trovare qualche sperimentazione decente e spesso, per insofferenza, attingo direttamente dal menù di Pizzakaiju, che almeno vado sul sicuro.
Aggiungici che hanno aperto anche la pizzeria sotto casa e capisci pure te che è normale se non trovo niente di nuovo da proporti.

E giuro che passo almeno un pomeriggio a settimana a fare ricerche per la pappa. Con conseguenti conati di vomito al trecentesimo “Mio marito si è leccato i baffi”.
Così oggi cuciniamo un sugo coi pomodorini gialli, che qui non ci sono mai e come li ho visti non ho potuto resistere.
Sono più buoni di quelli rossi? No, sono diversi: ancora più dolci, ancora più morbidi. Quindi mi raccomando il sale.

Sì, ma non esagerare.
Go, go, go!
Per preparare una calamarata con sugo di pomodorini gialli, per due persone, hai bisogno di:
- 180 grammi di calamarata o altra pasta corta e bucata;
- una cipolla;
- 500 grammi di pomodorini gialli;
- abbondante basilico;
- 20 grammi d’olio;
- 15 grammi di ricotta salata affumicata (o ricotta salata semplice) + altri 20 complessivi da mettere sui piatti.
Metti l’acqua della pasta a bollire.
Nel frattempo lava i pomodori e tagliali a pezzetti. Se sono piccoli piccoli puoi lasciarli interi.
Trita il cipollotto.
Grattugia il formaggio.
Versa 20 grammi d’olio, falli scaldare e poi caccia dentro il cipollotto.
Fai andare per qualche minuto, finché è colorato.
Siccome i pomodorini impiegheranno proprio poco a cuocere, attendi le bolle dell’acqua della pasta, così puoi lavorare quasi simultaneamente.
L’acqua bolle?
Ok, metti i pomodorini in padella e la pasta nell’acqua.
Fai andare a fiamma piuttosto alta per circa 5 minuti e nei primi minuti aiutali a spappolarsi schiacciandoli con una schiumarola.
Appena fanno uscire un po’ di liquido e sono ammorbiditi, sono pronti. Spegni, metti il sale ed abbondante basilico.
Attendiamo la pasta.
Scola la pasta giusto un minuto prima del tempo indicato sulla confezione e falla saltare in padella 30 secondi, a fiamma alta, girando di continuo e bagnando con l’acqua di cottura se occorre.
A fiamma spenta metti 15 grammi di ricotta salata. Mescola tutto.
Prepara le porzioni e su ogni piatto metti dell’altro basilico ed il rimanente formaggio. Ecco cosa dovresti avere davanti a te:
Come dici? Manca qualcosa?
Tipo i valori nutrizionali?
Ma no, ma no, non è che mancano.
È che i valori nutrizionali possono andare anche a fanculo!
Semmai ciao e buon appetito!