Spaghetti allo scarpariello

Da quel che ho capito, la pasta allo scarpariello non ha un ricetta ufficiale. Non è come la carbonara o l’amatriciana, che c’hanno i dettami sacri, le loro tavole della legge e se si sgarra il procedimento persino Azathot si sveglia per farti il culo.

È un piatto povero, che – narrano le antiche leggende – la gente preparava quando aveva poco tempo ma tanta roba da smaltire. Formaggi, soprattutto.
C’è dunque chi si diverte a scegliere tra varietà di pecorini, chi usa il provolone insieme al parmigiano, chi cacioricotta a volontà.
Due quindi le regole di quest’oggi: usa il formaggio che ti pare, però non farlo filare.

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Spider-man lo sta facendo nel modo sbagliato.

Io me la immagino una pasta super rustica, di quelle paste che manco c’hai tanta voglia di preparare perché ti sei appena fatto un mazzo tanto, c’hai una fame del boia e l’unica cosa che vuoi è mangiare.

C’HO FAME!

Quindi manco ti degni di finire il sugo: lo cuoci il minimo indispensabile, ci cacci la pasta e via, verso la digestione.

La storia della nostra vita, insomma.

Go, go, go!

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Io e Gianni abbiamo scelto gli spaghetti, ma pare che pure i paccheri siano un formato di pasta molto usato.

Per preparare gli spaghetti allo scarpariello, per due persone, hai bisogno di:

  • 180 grammi di spaghetti;
  • 1 cucchiaio d’olio, uno spicchio d’aglio, basilico;
  • 500 grammi di pomodorini (datterini o quelli che vuoi);
  • 100 grammi di formaggio grattugiato, diviso in parti uguali tra pecorino e parmigiano. Come già scritto, i formaggi non sono tassativi: quello che hai nel frigo va più che bene.

Metti l’acqua della pasta a bollire e inizia col lavare e tagliare i pomodorini.

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Bravo, He-Man.

Decapitali e poi tagliali in 4 pezzi.

In una padella scalda un cucchiaio d’olio e poi metti l’aglio distrutto con lo spremiaglio.

Fallo andare per un minuto, a fiamma bassa,  poi butta dentro anche i pomodorini.

Usa una fiamma medio alta e fai cuocere per circa 15 minuti. Non dobbiamo formare un sugo vero e proprio, solo far spappolare i pomodorini e fare uscire la loro acqua.
Gira spesso.

Mentre attendi gratta i formaggi e, se riesci a coordinarti con i tempi dei pomodorini, cala pure la pasta (che devi scolare un paio di minuti prima del tempo indicato sulla confezione).

Il risultato del sugo deve essere una roba del genere:

Due consigli: innanzitutto sala il sugo il minimo indispensabile, poiché i formaggi sono saporiti e non ce ne sarà bisogno.
Poi se vedi che i pomodorini non cacciano abbastanza acqua, aggiungi tranquillamente l’acqua della pasta.

Scola la pasta, senza buttare la sua acqua di cottura, ed uniscila al sugo.

Concludi lì la preparazione, a fiamma bella alta, mescolando di continuo ed aggiungendo liquido mano a mano che viene assorbito.

Spegni la fiamma, che dobbiamo formaggiare. Un poco alla volta, girando. Non dobbiamo farlo filare, bensì raggiungere la cremosità.

Quindi spargine a manciatine, così:

Gira bene e poi aggiungine ancora.

Gira bene e poi aggiungine ancora.
Gira bene e poi aggiungine ancora.

Questo fino a quando hai esaurito il formaggio.

Spezzetta delle foglie di basilico ed aggiungile.

Mescola di nuovo benissimo.

Prepara i piatti e decora ogni porzione con qualche foglia di basilico spezzettata con le mani. Decorativo e buono, aggiungerei.

Se sono riuscita a spiegarmi, dovresti avere ottenuto un risultato simile:

Ciao e buon appetito!