Tutorial per omelette.

Dopo tanti mesi torna la rubrica Tu lo chiami cibo, ma io sto vomitando (sì, lo so che in Africa muoiono di fame).

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Sapevo avresti apprezzato.

Oddio, la questione è che l’omelette in sé è buonissima, è il ripieno che lascia a desiderare. L’ho preparata con funghi e mozzarella fiordilatte, prosciutto cotto ed Emmenthal. Pessime.
Se chiedi a me, però, io ho mangiato uova con dentro polistirolo colorato. Nel senso che i sapori non li ho sentiti per niente e non perché la materia prima facesse schifo. Troppo poco contrasto e stanchezza delle fauci dopo un paio di morsi.

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Non dico di avere reagito così, ma quasi.

Poi ho provato con ricotta e cotto e già meglio.
Troveremo prima o poi un ripieno che ci convince fino in fondo..
Quando e se troverò un ripieno che riuscirò ad apprezzare, te lo farò sapere. Intanto apprendiamo le basi.

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Che pure le cose più semplici, se non te le spiegano bene, ti fan bruciare casa.

L’omelette è una roba pesantuccia, pure se siamo abituati a mangiare cinghiale e nutella. Quindi in teoria una a testa basta, per cenare. Ad esagerare, puoi farne un paio. Di più è follia pura.
Poi fai come credi, eh.

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E fai bene, vai tra.

Ti metto le dosi per una omelette. Il mio consiglio è di usare due scodelle se devi preparare due omelette, così non ti devi manco sbattere a dividere il composto.
E, nel caso dovessi prepararne due, imburra SEMPRE da capo la padella, con la quantità di burro che ti indicherò. Altrimenti si attacca e ti tocca bestemmiare.

Infine – e poi parte il Go, go, go! – un piccolo consiglio pure sulla padella da usare: di pietra o comunque super antiaderente. Le regole sono quelle della frittata.

Puoi fare omelette grandi o piccole, io ti do le dosi per una padella da 28 cm.
Comunque devi versare abbastanza composto da ricoprire tutto il fondo della padella, non deve essere spesso.

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Quella volta che Picard costruì una Kaiju Omelette e gli diede pure un nome.

Go, go, go!

Per preparare una omelette, con padella da 28 cm, hai bisogno di:

  • 200 grammi di uova (4, circa)
  • un pochino di sale;
  • 20 grammi di burro;
  • Un ripieno a tua scelta. Nel mio caso 150 grammi di ricotta condita con un po’ di acciughe. Ho provato ricotta e prosciutto cotto, non male anche così.
    Ti sconsiglio
    però prosciutto ed emmenthal, funghi e fioridilatte e ricotta e crudo, visto che mi han fatto cagare.

Se hai scelto un ripieno che necessita cotture particolari (come i funghi), occupati prima di quello. Poi quando hai finito torna qui.

Se hai scelto la ricotta, mettila in una ciotola ed aggiungendo acqua un po’ per volta riducila a crema:

In una ciotola di plastica rompi le uova. Aggiungi sale, pepe e sbatti. Brevemente, quel che serve per amalgamare tutto.

Metti 20 grammi di burro nella padella che hai scelto e falli sciogliere, a fiamma bassa.
Distribuiscilo su tutta la superficie.

Non usare una fiamma alta, una bassa ma non bassissima va bene. Appena vedi che il burro soffrigge (fa le bollicine), versa il composto.

Ci vorranno pochi minuti per avere l’omelette e in questi minuti devi aiutare le uova a non attaccarsi sul fondo e nei lati. Ti basta usare una spatolina di legno e muovere la padella. Se hai sparso il burro bene per tutta la superficie e se la tua padella è antiaderente, non avrai problemi.

Quando vedi che la parte superiore non è più liquida, ci siamo. Puoi spegnere.

Riempi la metà dell’omelette:

Chiudi su se stessa la frittata, usando le dita perché qualsiasi strumento spaccherebbe tutto il santo padre.

La cosa più difficile sarà spostare l’omelette dalla padella al piatto.
Metti una spatola bella grande sotto una metà dell’omelette, alzi leggermente l’omelette, inclini la padella e fai scivolare il tutto sul piatto.

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Ed ecco una foto più brutta, ma almeno si vede il ripieno:

Finito.
Ciao e buon appetito!

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You nailed it.

Frittatona di cipolle

La frittata. Quella cosa che, ad ogni tentativo, mi ha ridotto in questo stato:

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Ci ho provato tante volte e tutte – TUTTE! il risultato è stato una roba bruciata o molliccia o bruciata e molliccia insieme. Le bestemmie fioccate, le cene saltate, i giuramenti del Mai Più, le urla incazzate. Quanti ricordi.

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Nell’immagine: un uomo colto dalla disperazione a causa della frittata.

Sì, dovrebbe essere il piatto più facile del mondo. Ma se non sai come cazzo si fa, come fa ad essere facile? Se nelle ricette su internet dicono Taglia le zucchine, sbatti le uova e poi fai la frittata, come fa uno ad imparare?

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Ah, ecco.

Per fortuna non mi sono arresa. Sapevo che, prima o poi, avrei incontrato qualcuno che mi avrebbe trattato come merito: come una ritardata culinaria, a cui si deve spiegare tutto sillabando.
Così ho provato, provato, provato ed ancora provato. Senza mai perdere la speranza.

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Ci ho voluto credere.

Finalmente ho trovato questo video di Stefano Barbato. Dettagliato, preciso, quasi cucinato in tempo reale. Ho seguito le istruzioni al millimetro e ce l’ho fatta: ho appreso il sacro segreto della frittata e sono pronta a passartelo. 

Innanzitutto la padella: siccome le mie sono tutte vecchie e mi sono sempre trovata malissimo, ne ho comprata una apposta. In pietra. Sappi che se usi una roba del genere nulla si può bruciare o attaccare e per noi CuochiNo, per alcuni piatti, risulta un vantaggio. Ecco il consueto Pizzakaiju&Friend:

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Siamo ancora felicissimi.

Sappi che ti serve anche il coperchio della padella, quindi preparati per bene.
Cominciamo.
Go, go, go!

Per preparare un frittatone di cipolle, per due persone, hai bisogno di:

  • 300 grammi di cipolle bianche. Già pulite, eh, quindi comprane di più;
  • 5 uova;
  • parecchio prezzemolo;
  • sale, pepe;
  • 50 grammi di parmigiano grattugiato;
  • 2 cucchiai d’olio.

Inizia tagliando a fettine le cipolle. Se bagni la lama del coltello con un po’ d’acqua, il tuo piangere sarà notevolmente limitato.

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Metti un cucchiaio d’olio nella padella ed accendi la fiamma. Medio alta.

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Quando l’olio si è spalmato per tutta la padella, caccia un pochino di cipolle.

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Attendi che inizino a sfrigolare, poi butta dentro anche il resto delle cipolle.
Sala e pepa (leggermente) ed inizia la cottura.

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Fiamma alta, per qualche minuto. Dovranno essere un po’ colorate. In realtà il livello della cottura della cipolla dipende anche dalla tua capacità di digerirla: più cuocerà e più sarà digeribile, vedi tu.
Io mi sono fermata a questo punto. Ci sono voluti meno di 5 minuti:

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Ora lascia riposare la cipolla nella padella ed occupiamoci delle uova.

Rompi 5 uova e mettile in un contenitore. Ti consiglio di spaccarne una per volta in un contenitore piccolo per poi travasarle nel contenitore più grande: se ti si dovesse distruggere un po’ di guscio (e capita a tutti, anche se tutti sono Azzurri di Rompimento di Uova) almeno non finirebbe nella frittata.

Una volta che hai rotto le uova, aggiungi un pizzico di sale e sbattile leggermente con una forchetta.

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Trita il prezzemolo e gratta il parmigiano.
Unisci il parmigiano alle uova e mescola bene.

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Fai lo stesso col prezzemolo ed un po’ di pepe.

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Infine butta dentro anche le cipolle, che ormai si saranno raffreddate, e amalgama bene bene gli ingredienti.

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Ci siamo: il composto è pronto.

Prima di proseguire, ti svelo il grande segreto del Frittatore Maestro: non bisogna avere fretta di mangiare poiché la frittata va cotta a fuoco basso. Che è un trucco stronzo, ma se nessuno – NESSUNO! – lo scrive da nessuna parte, uno come se lo immagina?

Caccia un cucchiaio d’olio nella padella che hai usato per cuocere la cipolla (non c’è alcun bisogno di lavarla). Scalda la padella a fuoco basso e quando l’olio si sarà ben distribuito, metti un goccio di composto in padella.
Quando riuscirai a a staccarlo dal fondo senza alcuna difficoltà, significa che la padella ha raggiunto la giusta temperatura e quindi possiamo proseguire.

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Vedi come si stacca bene da dio?

Versa quindi tutto il composto.

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Chiudi col coperchio e fai cuocere per 8 minuti.

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Mi raccomando: coperchio e fiamma bassa!

Quando riapri devi assicurarti di due cose:

  • che la frittata si stacchi completamente dal fondo. Non accadrà per magia: usa una spatolina di legno per muovere i bordi. Potresti anche dover smuovere parti più centrali.
  • se c’è molto liquido sulla superficie, significa che non puoi ancora girarla. Quindi richiudi col coperchio e continua la cottura per qualche altro minuto.

Ecco la mia dopo 8 minuti, 8 minuti che non sono stati sufficienti. Ed eccomi anche mentre smuovo i bordi con la spatolina:

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Quindi ricopri ancora se è come qui sopra, attendi che si rapprenda bene sulla superficie e riapri di nuovo. Per quanto? Fai un paio di minuti alla volta e controlla, così non puoi sbagliare.

Una volta che raggiungiamo questo punto della preparazione, arriva il momento critico in cui è necessario girarla. E come? Se sei un mago e vuoi farla saltare, bravo. Noi comuni mortali ci limitiamo ad usare il coperchio.

Mettilo bene in aderenza con la padella, rovescia la padella. La frittata finirà sul coperchio e poi sarà sufficiente farla scivolare di nuovo sulla padella:

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Capito?

Ora chiudi di nuovo col coperchio e fai cuocere per altri 8 minuti. Sempre fiamma bassa, mi raccomando.

Come fare a sapere se è pronta? Rigirarla di nuovo è un ottimo metodo, ma attenzione a non essere troppo confident, che poi la spacchi proprio verso la fine ed è un peccato.

Finito. Siamo fieri possessori di una frittata che dovrebbe avere questo aspetto:

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Ci ho cenato? Assolutamente no! Ho aggiunto un po’ di salsicce di maiale nero ed ecco la mia porzione abbondante:

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Madonna, la fame.

Ti lascio col video sacro, fanne buon uso.

Ciao e buon appetito!

 

Torta salata con speck cotto, carciofi e scamorza.

Qui urge aggiornare più spesso.

Sto cucinando, tanto e bene, e sto sperimentando anche di più. Che poi sperimentare significa anche solo preparare una roba che non ho mai fatto, come la torta salata che ti sto per dare. Solo che qui non ci sto più dentro: sto accumulando troppa roba. Tra foto, appunti e pagine varie sto cominciando a fare confusione. Quindi preparati, che romperò il cazzo non più a giorni alterni, ma EVERY DAY.

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Ok, ok, la smetto di straparlare.

Oggi prepariamo la nostra prima torta salata. È facile, non ci vogliono mille anni ed il risultato è ottimo. Tranquilla che non ho intenzione di farti sbattere per preparare la pasta sfoglia. Già fatta è il nostro motto.

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Tina approved.

Iniziamo. Go, go, go!

Ti serve una teglia da 24 centimetri.
Calorie di mezza teglia (più o meno). 1150. TANTE.

Per preparare questa torta salata, per due persone, hai bisogno di:

  • un rotolo di pasta sfoglia tonda;
  • 300 grammi di carciofi. Per praticità ho usato quelli surgelati, consiglio la marca orogel:
  • 150 grammi di speck cotto o prosciutto cotto arrosto (o di un altro salume che ti piace);
  • 250 grammi di ricotta (se la trovi di bufala è anche meglio);
  • 2 uova;
  • 100 grammi di scamorza affumicata;
  • 25 grammi di parmigiano grattugiato:
  • aglio, prezzemolo, olio, pepe.

Comincia a preparare i carciofi. Non hai bisogno di mie direttive: se li compri freschi sai meglio di me come fare, quelli surgelati hanno le istruzioni scritte sopra.

Io li ho cotti con un cucchiaio di olio ed uno spicchio d’aglio. Eccezionalmente, l’aglio l’ho lasciato intero e l’ho levato a fine cottura: in forno, con ricotta ed il resto, secondo me non c’entrava una ceppa. Sempre a fine cottura ho aggiunto un po’ di sale e del prezzemolo tritato.

Lascia raffreddare i carciofi nel tegame dove li hai cotti, tanto abbiamo un bordello di roba da preparare e c’è tempo.

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carciofi.

In una ciotola metti le uova, la ricotta, il sale ed il pepe. Mescola bene. Devi ottenere una crema omogenea.

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Taglia la scamorza a dadini non troppo grandi.

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Abbiamo tutti gli elementi, quindi prima di iniziare ad assemblare la torta accendi il forno: modalità statica e la temperatura è scritta sulla pasta sfoglia che hai acquistato. Nel mio caso, 200 gradi.

Apri la pasta sfoglia. Non togliere la carta da forno in cui è avvolta, perché la mettiamo direttamente nella teglia:

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No, non ti tratto come un pirla: è che la prima volta è tutto oscuro, quindi è meglio essere chiari.

Bucherella tutta la superficie e i bordi con una forchetta.

Fodera il fondo con lo speck cotto:

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Ora metti i carciofi (privati dell’aglio, mi raccomando). Non serve tritarli, basta che siano a pezzi:

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Adesso copri tutto con la crema di ricotta, aiutandoti con un cucchiaio:

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The Spoon.

Cospargi con la scamorza:

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Infine ripiega i bordi verso l’interno e copri la superficie rimanente col parmigiano:

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Ormai ci siamo.
Inforna per circa 30 minuti (dovrà formarsi una bella crosticina) e dovresti avere ottenuto questo risultato:

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Merita una foto pure l’interno, con tanto di sponsor:

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Ti consiglio di prepararla la mattina (o il primo pomeriggio) per la sera, poiché è più buona dopo un po’ di tempo (consiglio valido per quasi tutto quello che si cucina nel forno).

Ed anche per oggi abbiamo finito.

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Sì, possiamo tutti andare a fanculo.

La prossima volta prepareremo una semplicissima pasta fresca con broccoli e salsiccia. Semplice ma definitiva, eh, che una volta hai assaggiato questa non credo cambierai più ricetta.

Ciao!