Mi piace l’odore di ‘nduja al mattino.

Come ogni volta che ci mettiamo a parlare di ‘nduja, già si respira grande serenità nell’aria.

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Pensando alla ‘nduja.

Ti ho passato la parola del Sacro Salume per la prima volta qui, ma poi abbiamo cucinato diverse altre robe con lui protagonista. Che non ti linko, basta che clicchi sul menù di Pizzakaiju e le cerchi da sola.
Mi sembra un ottimo modo per chiudere un anno ed aprirne uno nuovo: nel vecchio ci si sfonda di ‘nduja, nel nuovo se ne elogiano le ormai arcinote doti. 

Cominciamo subito? Cominciamo subito.

Ho preparato un sugo di pomodoro carichissimo di ‘nduja per condire degli gnocchi senza patate, la cui ricetta stronzata ti ho passato qui.
Sappi che il sugo non è che sia piccante: di più. Roba da farti esplodere la bocca. Avvisata.

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Cose che possono capitare quando si sottovaluta un sugo con la ‘nduja.

Go, go, go!

Per preparare un sugo con ‘nduja, per condire degli gnocchi senza patate per due persone, hai bisogno di:

  • Gnocchi preparati in casa per due persone, le cui dosi e il metodo di preparazione trovi qui;
  • uno spicchio d’aglio, qualche foglia di basilico;
  • un pezzo di ‘nduja bello grande. Non posso darti le dosi, poiché ogni ‘nduja ha le sue caratteristiche. In più esiste pure quella in barattolo, che è probabilmente più rintracciabile in ogni parte d’Italia;
  • un chilo di pomodorini o di pomodori da sugo. Più sono spatasciati e più il sugo verrà meglio. Regola che nessuno ti dice, poiché il sugo si fa coi pomodorini, quelli buoni, eh che non significa un emerito cazzo. Spatasciato: spiaccicato, pomodoro bello andato (ma non marcio!), quello che il Don Alfonso ti vende a metà prezzo sennò li deve buttare entro sera (sempre se poi si ricorda veramente di farti lo sconto).

Metti l’acqua degli gnocchi a bollire.
Taglia a pezzi la ‘nduja.

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Scalda una padella abbastanza grande da contenere i pomodori e caccia dentro la ‘nduja. Senza grassi aggiuntivi, la ‘nduja è cicciosa abbastanza.
Falla sciogliere, a fiamma bassa.

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Nel frattempo, taglia i pomodorini a pezzetti.

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Appena la ‘nduja si è sciolta, aggiungi l’aglio schiacciato con lo spremi aglio.

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Che trasformazione, eh?

Lascia insaporire per un paio di minuti, poi caccia dentro anche i pomodorini e qualche foglia di basilico.

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Alza la fiamma a medio alta e fai cuocere per un po’. Almeno 20 minuti, fino a quando il sugo si sarà formato. Più cuoce e meglio è, ma attenzione a non fare evaporare tutto, eh. Dopo un po’ puoi anche abbassare la fiamma in medio basso, se vuoi proseguire la cottura fino all’arrivo degli gnocchi. Se si fanno aspettare troppo, spegni e basta e riaccendi la padella quando si degnano di presentarsi.
Aggiusta di sale, ma non esagerare: la ‘nduja è molto saporita, potrebbe non essere necessario sale aggiuntivo.

Quando gli gnocchi sono pronti, levali con la schiumarola e metti nel sugo.

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Mescola bene, fai insaporire per pochi secondi e poi spegni tutto.

Direttamente sui piatti aggiungi qualche altra foglia di basilico. Se sono riuscita a spiegarmi, dovresti avere ottenuto questo risultato:

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Secondo me è un’ottima ricetta per aprire il 2018.

Buon anno e soprattutto buon appetito.
Ciao!

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Gnocchi senza patate.

È che è crollata la casa, c’è stato un terremoto, una tremenda inondazione. E le cavallette, chiaro.
Per questo manco da tre giorni. Mica perché sono troppo occupata a grattarmi la panza e a guardare i gatti e a mangiare schifezze per poi fare sport e dimenticare le nefandezze ingerite.
No. Le cavallette, GIURO.

Però quel che conta è tornare e tornare pure con il botto. Perché si levella oggi, cara mia, si levella.

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Stai bene? Hai mangiato? E che hai mangiato?

Ricorderai senz’altro il fallimento totale nel preparare gli gnocchi di patate in casa.
Oggi salteremo il problema principale, che è trovare delle patate decenti, e prepareremo degli gnocchi con solo farina e acqua.
Perché quel giorno pioveva come Cthulhu la mandava e di fare la spesa non c’era verso. Ma la bolletta dell’acqua l’avevamo pagata e della farina avanzata c’era. Eravamo felici possessori persino di una scatola di pelati. E quindi via, di gnocchi al sugo.

Go, go, go!

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Ricetta salvavita persino in caso di invasione aliena. Dai, che farina e acqua non mancano mai.

Per preparare degli gnocchi per due persone hai bisogno di:

– 250 grammi di farina. Ho usato la 00, prossimamente voglio provare quella di semola di grano duro;
– 250 grammi di acqua.

Avrai bisogno anche di un coltello e di una frusta (di quelle che si usano per i dolci) oppure di un semplice cucchiaio di legno.

Quel che conta è che la quantità dell’acqua e della farina siano identiche. Se devi aumentare o diminuire, sai come regolarti.

Fai bollire l’acqua. Io ho usato il microonde, ma se preferisci il metodo tradizionale del pentolino fa pure.

In una ciotola di plastica metti la farina, poi versaci l’acqua bollente.

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Da notare la tazza di Ashita no Joe.

Mescola tutto velocemente con un cucchiaio di legno o con una frusta. Devi ottenere questo:

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Adesso impasta.

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Un kaiju al lavoro.

Ci vorrà una decina di minuti ma, senza aggiungere nient’altro, riuscirai a formare un impasto liscio, omogeneo e senza grumi.

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Adesso da questo impasto grande stacca dei pezzi di pasta piccoli, più o meno di questa dimensione:

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Con due mani comincia a lavorare i pezzetti, creando dei salsicciotti:

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Se durante questa fase ti accorgessi che l’impasto si attacca leggermente al tavolo, non aggiungere farina. Limitati ad infarinare il tavolo e a lavorare i pezzetti là sopra, altrimenti rovineresti l’impasto, rendendolo troppo secco.

Da questi salsicciotti, con un coltello, taglia dei pezzetti.

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Pezzetti che schiaccerai poi con una forchetta, uno per uno, per formare le classiche righe (che servono a renderli più guardabili e soprattutto a trattenere il sugo):

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Fai riposare gli gnocchi su un canovaccio pulito, per un paio d’ore. Ma nulla ti impedisce di cucinarli subito dopo la loro preparazione.

Tutto sommato non si tratta di un lavoro lungo: una trentina di minuti ed avrai la cena per due:

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Come avrai notato, non ho messo sale nell’impasto (proprio come quando preparo le tagliatelle). In questo caso si dovrebbe mettere, ma non mi fido delle mie doti di salatrice. Non è stato un problema: gli gnocchi non erano sciapi e comunque basta salare leggermente di più l’acqua in cui bollono e/o il sugo.

Ecco gli gnocchi poche ore dopo, poco prima della bollitura:

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Qual è il tempo di cottura? Non c’è. Quando vengono a galla sono pronti, esattamente come quelli di patate.

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Visto come salgono? E senti come pompa il pippero?

Io li ho conditi con un sugo di pomodoro carico di ‘nduja, ma tu li puoi fare un po’ come ti pare. Magari con burro e salvia oppure puoi osare e prepararli alla sorrentina, che non si sbaglia mai.
Ecco il risultato finale:

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Ne metto un’altra perché anche il food porn ha bisogno di essere alimentato:

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La prossima volta prepareremo degli spaghetti con crema di peperoni e capperi, molto buona!

Ciao!