Pasta con zucchine e gamberi

Le nostre sofferenze sono finite: la macchina fotografica è tornata a casa. Quindi questa sarà l’ultima ricetta con le foto dimmmmmmmmerda che ti beccherai.

Bravo, fatti bello per l’occasione.

Come forse puoi notare le novità non sono finite qui: ho cambiato l’aspetto del blog, così ti becchi il meraviglioso tasto CERCA in alto. Sia da cellulare che da computer.
Il blog è pure più ordinato, così uno può finalmente scrivere Chi è quel mona che sbatte la porta con stile.
Era ora.

Immagine correlata

Vedi? Quel carattere non conferisce alcuna eleganza a questa solenne dichiarazione.

Quest’ultima ricetta nel mondo delle immagini tristi è una ripetizione della vecchissima pasta coi gamberi, con l’aggiunta delle zucchine.
C’era bisogno? Sì. Perché tutte le volte che vedo questo piatto in giro ci ritroviamo una pappetta di zucchine. E non so te, ma io i denti ce li ho e vorrei usarli più possibile.

Go, go, go!

Tutti in cucina!

Per preparare una pasta con gamberi e zucchine, per due persone, hai bisogno di:

  • 180 grammi di pasta corta;
  • mezzo chilo di gamberi (più o meno saranno 12);
  • 300 grammi di zucchine;
  • 20 grammi d’olio + un cucchiaio da mettere sui piatti;
  • abbondante prezzemolo;
  • uno spicchio d’aglio;
  • sale.

Per la pulizia dei gamberi ti rimando a questo post qui.
Devi fare proprio uguale uguale uguale.

Fai, fai. Intanto io ti aspetto qui.

Attenta a non farti male durante l’operazione!

Bene. Ora che hai corpi e teste ben separati, possiamo partire.

Metti l’acqua della pasta a bollire.
Intanto taglia a rondelle le zucchine.
Trita abbondante prezzemolo.
Taglia a pezzetti uno spicchio d’aglio.

In una padella versa 20 grammi d’olio, fai scaldare ed aggiungi lo spicchio d’aglio.
Appena è colorato, butta dentro anche le zucchine.

Fai andare a fiamma medio alta, girando spesso. Non mettere il sale, altrimenti le zucchine buttano fuori acqua e noi non lo vogliamo: devono cuocere ma rimanere croccanti.
Dopo una decina di minuti dovremmo già quasi esserci (le zucchine dovrebbero impiegare 15 minuti totali). Come capirlo? Saranno un po’ colorate e se le assaggi, beh, sono praticamente pronte.

A quel punto puoi buttare la pasta ed unire le teste di gambero e schiacciarle con un cucchiaio di legno per fare uscire il loro liquido immondo.

Quando hai spolpato bene le teste, butta dentro anche i corpi.

I gamberi hanno bisogno di pochissimo tempo di cottura, tipo 5 minuti scarsi.
Sono pronti quando saranno diventati di un bianco bello deciso.
Solo a questo punto puoi aggiungere il sale.

Nel caso la pasta fosse in ritardo, spegni il tutto e tieni in caldo. Riaccendi però la padella un minuto prima dell’arrivo della pasta, perché deve essere bella calda.

Tira fuori la pasta un paio di minuti prima del tempo indicato sulla confezione, senza buttare l’acqua di cottura (come sempre).
Concludi la cottura in padella, a fiamma bella alta, girando di continuo e bagnando con l’acqua di cottura se il tutto risultasse troppo asciutto. In questa fase butta dentro anche abbondante prezzemolo.

Prepara i piatti e su ogni porzione cospargi con ulteriore prezzemolo e poi versa un po’ d’olio.
Se sono riuscita a spiegarmi dovresti avere davanti a te una roba del genere:

Ed ora i valori nutrizionali del tuo cazzo di piatto.
Ecco cosa stai per ingerire:

  • calorie: 622
  • carboidrati: 69 grammi
  • proteine: 47 grammi
  • grassi: 18 grammi

Ciao e buon appetito!

Trofie con gamberoni e limone (+ deliri da un mondo post elettrico)

Per un guasto alla rete elettrica sono quasi due giorni che vivo senza elettricità.
E subito è il caos.

Ridursi così è un attimo.

Niente luce la sera, niente acqua calda (e quindi c’ho due mani gonfie così perché ho lavato i piatti con questo gelo) e se non fosse per il vicino di casa che ci ha prestato un po’ della sua, di energia, non potrei manco aggiornare.
Starei lì, a fissare il vuoto, ad aspettare Charlie con il suo biglietto dorato.

Voi vi rendete conto che quel signore, fino ad un secondo prima, fingeva di essere invalido e faceva lavorare il nipote minorenne?

Così il mio cervello pensa. E pensa. E ripensa.
Innanzitutto la considerazione più ovvia in un momento di crisi come questo: se Skynet prendesse il potere, senz’altro non ci scaglierebbe contro un esercito di robot. Non ne ha proprio bisogno: l’uso delle armi è il potere dei deboli. Un essere che incarna tutta la tecnologia presente e che può plasmarla a suo piacere si deve limitare a renderla impossibile da usare. Niente più alcuna forma di energia e di tecnologia per nessuno.
Stop.
In meno di due settimane l’umanità sarebbe decimata peggio che durante un’apocalisse zombie: in molti si suiciderebbero per il tedio (io per prima), tanti andrebbero fuori di testa e ammazzerebbero tutti quelli intorno a loro e quanto tempo ci metteremmo a morire di fame, una volta saccheggiati i supermercati di fagioli?

Si assisterebbero a scene del genere, con i Pikachu del mondo davvero incazzati.

L’altra profondissima riflessione riguarda le menzogne con cui ci hanno allevato sin da quando eravamo piccolissimi. Un po’ come il nonno di Charlie, la Findus ci ha illusi talmente tanto ed in una maniera così subdola che uno se ne domanda anche la necessità.
Mi spiego.
Era normale pensare che il signore con la barba bianca che pescava i merluzzi per fare i bastoncini non esistesse. Non è che qualcuno di noi ci credeva davvero.
Sarebbe stato bello, però no.

Peccato, però.

Così i bambini di oggi non credo si facciano troppe domande su Carletto e i suoi sofficini.
Al massimo vogliono il pupazzo e ripetono NON HAI FAME??? fino a quando le mamme tiran loro un sofficino surgelato sui denti per farli smettere.

SIMPATICISSIMO.

Però con noi bambini che avevamo dieci anni nel 1994 ci sono andati pesanti.
Tua mamma ti faceva i sofficini, tu eri contento. Prendevi una forchetta ed emulavi quel bambino là.
Quello che creava questa magia:

Ci ho provato tutte le volte.
A parte che per creare un sorriso non dovevi solo premere leggermente, ma iniziare proprio un mestiere che manco un carpentiere, ma anche nel remoto caso in cui tu riuscissi ad emulare questo fantastico gesto nulla usciva da quella fessura. NULLA.

Perché questa bugia stronza? A cosa serve? Io i sofficini me li compravo lo stesso, sarebbe bastato un bambino contento di mangiarli e basta.
Infinite le boiate che mi sono fatta comprare, da bambina, solo perché le avevo viste in tv.

E non tutte le richieste erano sensate, tipo questa.

Adesso, io non ho mai cercato di rompere il tonno con un grissino, ma a questo punto l’unica cosa che mi aspetto è che il grissino mi si spezzi in mano.

Ma chi ci crede più?

A te vengono in mente altre balle tanto non necessarie quanto deludenti? Se sì, fammelo sapere in un commento, che questo blog è davvero la vuotezza della partecipazione.

In attesa di tue, parliamo di pappa: oggi ti propongo una ricetta rubata ad Orecchiette e forchette. Si tratta di un piatto di trofie con gamberoni e limone, una variante del piatto di base che trovi qui.
Meglio, peggio? Diverso. Ovviamente il limone stempera un po’ il gusto del gamberone, ma senza coprirlo. Secondo me è un’ottima variante, mi è piaciuta parecchio.

Go, go, go! 

FAME.

Per preparare delle trofie con gamberoni e limone, per due persone, hai bisogno di:

  • 180 grammi di trofie;
  • circa mezzo chilo di gamberoni (11-12, indicativamente);
  • prezzemolo;
  • il succo di mezzo limone. Sembra poco, non lo è;
  • buccia di limone. Quanta? Beh, dipende da quanto è grande il limone e quanto ti piace. Io ne ho usati tre, ma erano piccoli;
  • 20 grammi d’olio ed uno spicchio d’aglio.

Per la pulizia dei gamberoni ti rimando a questo post qui: c’è il tutorial completo, con tutte le foto. Mi rifiuto di pensare che tu abbia dimenticato le basi.

Devi arrivare, come sempre, ad avere solo teste e corpi. I corpi tagliati a metà, sennò sono troppo grandi:

Ora possiamo partire.
Metti l’acqua della pasta a bollire.
Mentre attendi, trita il prezzemolo.

Spremi il mezzo limone e grattugia la buccia con una grattugia (strano, pensavi di dover usare un frullatore, vero?).

Versa 20 grammi d’olio (circa 2 cucchiai) in una padella, falli scaldare e poi mettici l’aglio scamiciato ma intero, al massimo diviso a metà.
Inclina la padella e fai soffriggere l’aglio in tutto l’olio per qualche minuto, fino a quanto sarà un po’ colorato.
In questa maniera aromatizzerà l’olio e lo potremo togliere, che col limone a me piace poco.

Così.

Leva l’aglio con la pinza e metti in padella le teste.
Schiacciale bene con un cucchiaio di legno od una spatola, per fare uscire tutto il liquido tanto immondo quanto saporito.
Operazione che devi eseguire a fiamma bassa, non serve affatto violenza per cucinare i gamberi.

Appena sei sicura di avere sfracellato tutte le teste, puoi aggiungere i corpi ed il succo del mezzo limone.

Fai andare sempre a fiamma bassa, fino a quando i gamberi avran cambiato colore: da trasparenti devono diventare di un bel bianco deciso.
A quel punto spegni ed attendi la pasta.

Il sugo sarà così, cerca di non farlo asciugare troppo:

Attendi la pasta, scolala bene e poi cacciala in padella.
Mescola il tutto, aggiungendo prezzemolo e parte della buccia di limone che hai preparato.

Prepara i piatti e su ogni porzione aggiungi altro prezzemolo e – a gusto, assaggia prima – altra buccia di limone grattugiata.
Ecco cosa dovresti avere davanti:

Ciao e buon appetito!

Frittatona con zucchine e gamberi

Viviamo in un mondo in cui la preparazione della frittata viene così tanto sottovalutata che, se cerchi le ricette, ti dicono solo prepara la frittata e mangia.

E tu così, dopo aver fallito, ormai completamente insano di mente a causa delle uova e delle padelle che col cazzo erano antiaderenti.

Invece noi conosciamo bene quel senso di disagio che ci pervadeva ogni volta che la puzza di bruciato si presentava in cucina.
O, anche, l’ansia e l’angoscia che ci assalivano quando arrivava il momento di doverla capovolgere.

Lo so, ognuno è solo nel suo dolore.

Quando ho provato a raccontare le mie disavventure di frittatamento ho incontrato solo indifferenza, perché la mia incapacità di frittatare era mia e soltanto mia.
Cacciavo le uova nella padella, provavo ogni metodo possibile, ma sempre e soltanto roba carbonizzata veniva fuori.

Le ho provate tutte, tutte.

Poi ho trovato il tutorial di Stefano Barbato e la mia vita – così come la tua, quando te l’ho passato – è cambiata.

Momenti EPICI.

Abbiamo già preparato altre frittate pure senza il suo aiuto, ormai, perché siamo diventati super bravi.
Però oggi gli rubiamo direttamente una ricetta: una bella frittata con zucchine e gamberi, che c’ho messo quasi 40 minuti a cuocere per via dei liquidi dei crostacei, ma che vale la fatica.

Non farti annebbiare dai 40 minuti: ho detto frittata di zucchine e gamberi, dai.

Go, go, go!

Per preparare una frittatona con zucchine e gamberi, per due persone, hai bisogno di:

  • 6 uova. Più fresche possibili;
  • 300 grammi di zucchine;
  • 300 grammi di code di gambero. Peso calcolato dopo la pulizia, comprane un pochino di più perché devi togliere loro la corazza;
  • prezzemolo tritato, uno scalogno, pepe, sale;
  • 20 grammi d’olio.

Se hai deciso di comprare dei gamberi surgelati, ricordati che per cucinarli dovrai prima scongelarli e che questa operazione va fatta gradualmente: li devi mettere in un piatto e lasciarli in frigo. 
Se l’operazione dello scongelamento non fosse finita quando arriva l’ora della pappa, fai scorrere un po’ d’acqua appena appena tiepida sui gamberi e concludi così la questione.

Dovrai poi togliere loro la corazza esterna e l’intestino. Il tutorial per pulire i gamberi lo trovi in questo vecchio post, in quello odierno trovi solo la foto dell’operazione conclusa. Ah, se sono gamberi grossi, tagliali a metà. 

Lava le zucchine e tagliane 150 grammi a rondelle piuttosto sottili. Gli altri 150 grammi grattugiali con i buchi grossi della grattugia.

Trita il prezzemolo.
Trita anche lo scalogno.

Versa un cucchiaio d’olio sulla tua fedele padella da frittata (io consiglio sempre quelle in pietra e ricordati che un coperchio è necessarissimo) e scaldalo. Caccia dentro lo scalogno e fallo soffriggere.

Quando è un po’ colorato puoi aggiungere tutte le tue zucchine.

Aggiungi il pepe e sala un po’, così le zucchine cacceranno l’acqua che altrimenti renderebbero più difficile la cottura della frittata e fai andare il tutto a fiamma medio alta, girando spesso, fino a quando le zucchine saranno morbide ma non sfatte. Ci vorranno meno di dieci minuti (per la precisione 7).

Rompi le uova e mettile in una ciotola. Spaccale sempre una alla volta in un bicchiere e poi travasale nella ciotola grande: eviterai di mettere i gusci nella frittata perché lo so che a volte ti si spappolano in mano.
Quando uno c’ha la potenza mica è sempre in grado di controllarla.

Metti il prezzemolo nelle uova e sbatti il tutto con una forchetta.

Aggiungi anche i gamberi, un po’ di sale e del pepe e continua a sbattere il composto.

Infine versa anche le zucchine e concludi lo sbattimento.

Siamo pronti per iniziare la frittata vera e propria.
Riaccendi la fiamma sotto la padella in cui hai cotto le zucchine, versando altri 10 grammi d’olio (circa un cucchiaio). Fai scaldare a fiamma bassissima per un paio di minuti, poi fai la prova della forchettata: versa pochissimo composto. Quando riesci a staccarlo dal fondo senza problemi significa che la padella è arrivata alla giusta temperatura:

Versa dunque tutto il composto, cercando di distribuirlo sulla superficie della padella in maniera omogenea.

Adesso devi farti forza ed aspettare.
Metti il coperchio e fai cuocere a fiamma bassissima fino a quando la superficie non è più liquida. Barbato dice che ci vogliono 8 minuti, io ne ho impiegati almeno 30. Dipende dal tipo di fornello, dal liquido che rilasciano zucchine e gamberi e dal volere di Cthulhu.
Siccome girare la frittata è la parte più complessa di tutte devi assicurarti che la frittata si stacchi naturalmente dal fondo della padella. Aiutala con una spatolina, partendo dai bordi e rialzando pian pianino anche la parte centrale.
Dopo un po’ vedrai che muovendo la padella si muoverà pure la frittata e che quindi si può pensare di operare.
Però condizione importantissima è che la superficie a te visibile non sia più liquida.

Vedi? C’è ancora un po’ di liquido però la frittata si stacca benissimo. Ci siamo quasi.

Quando tutte le condizioni sopra elencate sono finalmente nella tua cucina, devi girarla. Come? Innanzitutto coi muscoli, perché questa frittatona pesa un po’. Poi aiutandoti con il coperchio e con il piattone che userai per poggiare il frittatone quando sarà pronto, se ne hai uno.
Devi solo mantenere la calma: chiudi fermamente col coperchio, gira la padella e la frittata sarà sul coperchio. Se riesci, fai scivolare la tua frittata sulla padella. Se non riesci, fai scivolare la tua frittata prima su un piatto e poi sulla padella. 
Ed eccoci qui.

Chiudi di nuovo col coperchio e fai cuocere per altri dieci minuti, sempre a fiamma bassissima.

La parte inferiore ha bisogno di meno cottura, soprattutto dato che abbiamo appena passato 30 minuti a cuocere quella superiore. Potresti voler girare la frittata ulteriormente per controllare la prontezza, ma secondo me fai prima a rialzarla LEGGERMENTE con la spatolina per controllare il colore.

Quando è pronta falla riposare nel piattone.

Tagliala a pezzi e guarda che bellezza:

Ecco a voi 40 minuti di frittata.

Siediti e mangia, che te lo sei meritato.

Ciao, buon appetito e tanti saluti agli Azzurri di Frittata!

Saluti distinti.