Pasta con galotìri (o crema di Feta).

Per ben una settimana qui, nell’unico supermercato disponibile, la feta non è stata ordinata.

La mia reazione di fronte al banco frigo.

Temevo già di dover cominciare il solito pippone di Once upon a time, nel Cilento… e invece no, tutto è già tornato alla normalità. Ieri ce n’erano addirittura DUE confezioni (DUE!), quindi red alert rientrato.

Comunque ammetto che la mia paura era piuttosto limitata: nel frigo riposava ancora una porzione abbondante di Galotìri, quindi non avevo troppo timore di dover affrontare la rota da formaggio.

Nell’estate 2018 tutto è formaggio. TUTTO!

Innanzitutto ecco il link doveroso ad Apriti Sesamo, che al solito è la musa ispiratrice delle mie cene formaggiose dell’ultimo periodo (e non solo, a dirla tutta).
E poi Go, go go! che oggi proprio non ho niente da dire di interessante.

Potrei iniziare a scrivere frasi a caso, ma secondo me passare alla ricetta è una scelta più saggia.

Per preparare una pasta con galotìri, per due persone, hai bisogno di:

  • una porzione di galotìri. Trovi la ricetta qui e sappi che necessita di circa 24 ore di riposo;
  • 180 grammi di pasta, corta o lunga è uguale;
  • 30 grammi d’olio extra vergine di oliva, più buono possibile;
  • uno spicchio d’aglio;
  • pepe nero.

Ricordati di tirare fuori la crema di feta un paio d’ore prima della cena, così non è gelida.

Ecco la mia:

Metti a bollire l’acqua della pasta ed inizia a cucinare il sugo quando già l’hai calata, perché è tutto velocissimo.

Scalda i 30 grammi d’olio in una padella, aggiungi poi l’aglio in camicia, schiacciato. Inclina la padella in modo che aglio ed olio siano tutti in uno stesso punto e fai soffriggere il tutto per 3 minuti circa.

Leva l’aglio con una pinza ed attendi la pasta, lasciando la padella con un fuoco basso, per non fare raffreddare l’olio.

Scola la pasta tre minuti prima del tempo indicato sulla confezione e cacciala in padella.

Falla saltare per un paio di minuti, a fiamma medio alta, girando di continuo.
Abbassa poi la fiamma al minimo, togli la padella dalla fiamma per dieci secondi per fare diminuire la temperatura e poi aggiungi il/la galotìri.
Mescola bene, fai andare il tutto a fiamma bassa per 30 secondi, giusto il tempo necessario per scaldare il formaggio.

Spegni e prepara le porzioni. Spolvera ogni piatto col pepe nero e basta, mangia.
Ecco qui cosa dovresti avere davanti:

È così buono – ma così buono – che ti ritroverai a sperare che il tuo compagno di panzate non finisca la sua porzione per fare il bis.

Così.

Ciao e buon appetito!

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Galotìri (feta al latte). Ricetta greca.

L’avevo detto che prima o poi avrei pucciato la feta nel latte.
Ormai manca solo che me la pappi per colazione.

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Lo ammetto.

Da quando questo formaggio è diventato la mia droga dell’estate 2018, Apriti sesamo mi sta riempiendo di idee per utilizzarlo. Questa ricetta a lei ricorda l’infanzia (la nonna, la natura, le caprette che fanno ciao), per me è solo l’inizio di una dipendenza senza fine.

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Sciogliere la feta sul cucchiaino, il nuovo trend di questa estate fantastica.

Questa è una ricetta facilissima, l’unica difficoltà è quella di attendere almeno 24 ore prima di strafogarsi: la crema ha infatti bisogno di un tempo di assestamento.

So che pare un sacrificio terribile, ma ce la possiamo fare.

Dai, almeno 24 ore. Non fare così.

In frigorifero dura almeno 4 giorni e lo so perché al quarto c’ho condito la pasta (pasta di cui ti darò anche la ricetta, ma intanto partiamo con le istruzioni di base). Se non te lo mangi subito, ricordati di mescolarlo con un cucchiaio una volta al giorno.

Go, go, go!

Per preparare il Galotìri, per due persone, hai bisogno di:

  • 200 grammi di feta;
  • 150 grammi di yogurt greco. Io ho usato il Fage, quello con il 5% di grassi;
  • 100 grammi di latte intero di capra. Se hai difficoltà ad usarlo usa il latte intero di mucca, però secondo me quello di capra è più adatto;
  • un pizzico di sale;
  • pomodori, origano, olio buono e pane per accompagnare.

Versa i 100 grammi di latte in un pentolino e portalo ad ebollizione. Lascialo poi raffreddare fino a quando raggiunge la temperatura di 35-37 gradi.
Ci tengo a scrivere ‘sta cosa dei gradi perché ho detto Sì, e va beh, e come cazzo faccio a sapere quando si raggiunge la temperatura? Mica c’ho il termometro.

Io già ero così.

Apriti Sesamo mi ha risposto in maniera concreta: mettici dentro il dito, la tua temperatura è di circa 36 gradi, quindi non dovresti sentire molta differenza.

Quelle cose piccole che uno non ci pensa e ti aprono il mondo.

Mentre attendi che il latte si freddi, sciacqua la feta sotto l’acqua corrente.
In un pentolino di cui possiedi il coperchio spezzetta con le mani la feta. Aggiungi poi i 150 grammi di yogurt greco. Appena il latte di capra è a temperatura, versalo lì dentro.

Aggiungi un pizzico di sale e mescola bene. Mettici il coperchio e lascia riposare in frigo per 24 ore. 
Ecco il giorno dopo come sarà: una crema con i pezzettoni di formaggio, mondiale.

Fotografare le cose bianche non è facile.

Come mangiarlo? Facile.
Innanzitutto ricordati di tirarlo fuori dal frigo un paio d’ore prima dell’utilizzo, giusto perché così i gusti si sentono meglio.

Worf se ne è dimenticato. Ma va beh, è buonissima lo stesso, dai. E poi magari è una fissa solo mia, quella di non volere la roba fredda da frigo.

Poi procurati un olio più buono possibile, dei pomodori rossissimi e dell’origano. Anche un pane che sia decente: io, per l’occasione, l’ho preparato in casa con questa ricetta qui.

Condisci le fette di pane con l’olio e l’origano:

Spalma sopra abbondante galotìri e, se vuoi, aggiungi anche i pomodori.
Ecco qui la bellezza:

Ciao e buon appetito!