Banana Bread

Col fatto che comincio ad avere un piccolo seguito di Kaiju interessatissimi alla pappa (d’altra parte sono Kaiju, quindi solo al cibo potevano pensare) sto sperimentando TANTISSIMO.
Talmente tanto che in casa c’è più cibo di quello che il mio stomaco possa contenere.

Mi aggiro per le stanze proponendo ogni giorno 4543543 pietanze diverse.

Se non mi segui su Instagram sbagli, perché è lì che avviene la magia.
TutorialBrutti, esperimenti di cene, assaggi, recensioni. Qui arriva il prodotto finito, là faccio le figure di merda.

Da quando ho deciso di preparare dolci, la situazione è notevolmente peggiorata. Appena la noia mi piglia, mi alzo dal letto ed accendo il forno.

E poi chi se le mangia?

Solo che a differenza di tante foodblogger che cucinano solo per fotografare, io cucino per mangiare. Diciamo che se non facessi sport, in questo momento, sarei una botte.
Ma il mio corpo non si arrende, combatte il grasso come può e per ora tutto bene.

E comunque la vita è troppo breve per essere a dieta.

A questo si riferiva, Robin Williams. 

Questo banana bread è durato meno di 10 ore. Divorato subito, talmente era buono.
Non sto qui a dire che mi spiace: no.
Talmente NO, che ti passo la ricetta che ho rubato ad Alice, ormai il mio punto di riferimento sui dolci. Non ho cambiato NIENTE ed era mondiale.

Ah, sempre Alice mi ha consigliato questa roba che ti faccio vedere:

Si chiama Eritritolo ed io ancora non ho imparato a pronunciarlo senza storpiarne il nome, ma fa niente, l’importante è crederci. Si tratta di uno zucchero che non fa male, che non alza la glicemia (se ti interessa) e soprattutto ha zero calorie. Quindi, ogni tanto, preparerò dei dolci con questa roba per minimizzare i danni.
OGNI TANTO, perché alcuni non si possono fare, poiché lo zucchero ha tante funzioni, mica solo quello di dolcificare.
Però oggi lo usiamo, oggi possiamo. Ma tranquillo: ti indico pure le dosi dello zucchero, mica son stronza.

Go, go, go!

In cucina!

Ho usato uno stampo 24×14, con una profondità di 6 cm (che magari son tutti uguali,  ma meglio essere sempre precisissimi).

Per preparare un Banana Bread hai bisogno di:

  • 250 grammi di banane mature. Non nere, ma manco acerbe. Ah, sono circa 2;
  • 2 uova;
  • 15 grammi di noci spezzettate;
  • 15 grammi di granella di mandorle o mandorle spezzettate in maniera grossolana;
  • 35 grammi di gocce di cioccolato oppure di cioccolata spezzettata a mano;
  • 200 grammi di farina 00;
  • 50 grammi di farina integrale;
  • 100 grammi di zucchero oppure 120 grammi di eritritolo;
  • 60 grammi di burro;
  • 1 bustina di vanillina;
  • 2 grammi di sale;
  • 8 grammi di lievito per dolci;
  • cannella (facoltativa, io non l’ho messa perché non la adoro);
  • poco burro per imburrare l’impasto.

Tanta roba, ma il procedimento è strafacile.
Anzi, accendi il forno a 180 gradi perché ci vogliono dieci minuti scarsi. 

Nel mixer riduci in poltiglia le banane.

Trita in maniera grossolana (quindi a mano, niente mixer), cioccolata, noci e mandorle.

Sciogli il burro nel microonde. Quando vedi che la maggior parte è sciolta ma rimane roba intera, tipo questa…

… mescola con una forchetta, così eviti di bruciare tutto. Tanto si scioglie da solo, ormai è caldissimo.

Ora prendi una ciotola.
Dentro metti banane, burro, uova.

Zucchero (o eritritolo).

Mescola brevemente con una frusta.

Non devi montare, solo rendere tutto omogeneo.

Aggiungi la vaniglia, il sale, la cannella e la roba tritata.

Mescola di nuovo (anche con un cucchiaio, eh) e poi aggiungi lievito e farine.

Mescola di nuovo, facendo inglobare tutto bene. Puoi usare le fruste, puoi usare il cucchiaio. Vedi tu come ti piace.

Imburra bene l’impasto, sia sul fondo che su tutti i lati.

Versa l’impasto, cercando di renderlo tutto dello stesso livello, sennò ti viene una roba con le onde. Aiutati con una paletta o qualcosa del genere.

Ora inforna, 180 gradi (modalità statica) per 40 minuti.
Tiralo fuori e per sapere se è pronto fai la prova dello stecchino: infilzalo nel banana brear in più punti, facendolo andare in profondità: se esce fuori asciutto, è pronto.

Ecco che aspetto avrà:

Ciao e buona merenda!

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Cookies

Ebbene sì: i tempi in cui non preparavo dolci sono finiti.

Ho resistito finché ho potuto, ma poi ho cominciato a sentire voci che chiedevano fortissimo torte e muffin e brownie e qualsiasi cosa avesse dentro una quintalata di zucchero.
Davvero, ho cercato di non cedere. Ma si sa anche che non ho forza di volontà.

Esatto.

Poi il sensei Luca Pappagallo ha deciso di darmi il calcio in culo finale, preparando i biscotti americani. Basta, a che pro puntare i piedi e continuare a rifiutarsi?
Quindi ci ho provato. E la prima volta erano venuti unammmerda. Probabilmente perché non bisogna mai cucinare quando ti girano i coglioni a mille ed io, quel giorno, ero abbastanza a mille.
Ma la seconda… lasciamo stare. Delle bombe di gioia, ecco cosa sono.
E quindi te le devo regalare. Come sempre.
Go, go, go!

I nostri saranno molto più belli.

Con questa dose che ti sto per dare preparerai mezzo chilo di biscotti. E se sei di quelli che contano le calorie, 100 grammi ne contengono 500 (se usi la mia stessa cioccolata, che era 550 calorie ogni 100 grammi).

Per preparare dei Cookies hai bisogno di:

  • 175 grammi di farina 00;
  • 113 grammi di burro;
  • 55 grammi di zucchero di canna;
  • 85 grammi di zucchero semolato;
  • 1 uovo (circa 60 grammi);
  • una bustina di vaniglia;
  • 5 grammi di bicarbonato di sodio;
  • 3 grammi di sale;
  • 150 grammi di cioccolata. Io ho usato quella fondente al 50%, nessuno ti vieta di usarne una più fondente. Ho provato quella milka al latte e con quella bianca, ma mi sono piaciuti poco.

Preparati perché è facilissimo ed è questo il vero problema: puoi farteli davvero quando cazzo ti pare ed ingrassare senza ritegno.

In una ciotola mescola i 175 grammi di farina, i 3 grammi di sale e i 5 grammi di bicarbonato.

Fai sciogliere i 113 grammi di burro al microonde.
Senza farlo bruciare. Quando vedi che è già in gran parte sciolto, tiralo fuori e mescola con una forchetta. Così si scioglierà del tutto e tu non fai casini inutili.

In un’altra ciotola versa il burro, i 55 grammi di zucchero di canna e gli 85 di zucchero semolato.

Mescola bene.

Aggiungi l’uovo.

Aggiungi poi la bustina di vaniglia.

Puoi ora unire la farina a questo composto.

Ora taglia la cioccolata con un coltello. Devi ridurla a pezzettoni, né grandi né piccoli. Insomma, li devi incorporare al composto, quindi valuta tu la grandezza. Ecco i miei:

Il tuo composto ora dovrebbe avere un aspetto molto compatto:

Cacciaci dentro la cioccolata, con anche tutta quella che si sarà polverizzata durante la lavorazione. Mica si butta niente.

Incorpora bene la cioccolata all’impasto.

Ora devi mettere il composto in frigo per almeno un’ora. Se vuoi coprilo con una pellicola trasparente, altrimenti fregatene come faccio io.

Trascorso questo tempo riscalda il forno a 190 gradi. Deve essere ben caldo quando ci metterai dentro i biscotti, nel dubbio aspetta qualche minuto in più prima di iniziare la cottura.

Metti della carta da forno su una teglia e con le mani forma delle palle di impasto.

Disponile sulla teglia ben distanziate tra loro perché durante la cottura cambieranno tantissimo forma ed hanno bisogno di spazio.
Ti conviene fare due infornate, anche perché cuociono meglio. 

Inforna a 190 gradi per 12-13 minuti. 
Se a 12 il centro del biscotto di sembra veramente troppo morbido, rimettili dentro per un minuto. Un minuto dopo sono pronti e basta, lasciali raffreddare bene.
Dovrebbero avere un aspetto del genere:

Che poi in foto non rendono per un cazzo, nella realtà sono molto più belli di così.
I biscotti sono molto morbidi: croccanti ai lati e al centro supermorbidosi. E già questo tipo di consistenza lo vedrai all’uscita dal forno, quindi fidati di me: tredici minuti sono un tempo più che sufficiente di cottura. 

Ciao e buon appetito!

Meringhe

Creare le meringhe non è un lavoro semplice.
È una di quelle operazioni che formano il carattere: impari ad attendere, a valutare, ad osservare le pieghe dello spaziotempo.
Tutte le creature dell’universo provano un’irrazionale paura per le meringhe. Ma sbagliano a pensarlo. Perché non è irrazionale. È Vashta Nerada.

Se non cito Doctor Who almeno una volta a settimana non son felice.

Citazioni colte a parte, prenditi un giorno di tempo per costruirle. Meritano? Ni.

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Esatto.

Il punto negativo è che dopo UNA meringa hai gli zuccheri a palla e sembrerai un cocainomane.
Il punto positivo è che sono molto diverse da quelle che ho sempre mangiato nei bar: non sono dei pezzi di cartapesta zuccherosi.
Innanzitutto sanno di uovo. Poi fuori sono croccanti, ma dentro morbidose. Troppo buone.
Quindi vedi tu se provare, io la ricetta te la metto perché non è per un cazzo intuitiva ed io me la devo tatuare per non dimenticarla.

Ah, sappi che non saranno bellissime esteticamente. Al solito, è kaiju food.

A ben pensarci, assomigliano parecchio ad una versione bianca di Hedora. 

La ricetta non solo l’ho rubata ad Alice,ma mi ha anche seguito passo passo per tutta l’operazione. Senza di lei avremmo avuto dei pezzi di zucchero giallini, quindi se hai bisogno di dritte per cucinare dolci ora sai dove andare.

Go, go, go!

In cucina!

Per preparare delle meringhe hai bisogno di: 

  • albumi;
  • zucchero.

Ebbene sì, nessuna dose. Per una questione molto semplice: prima pesi gli albumi ed in base al numero ottenuto otterrai la quantità di zucchero. Il peso dello zucchero deve essere il doppio di quello degli albumi. 

Ma non è finita qui. Metti caso che tu abbia 60 grammi di albumi e quindi 120 di zucchero.
I 120 grammi di zucchero li devi dividere in tre parti, poiché dovrai aggiungerli in tre momenti diversi durante la montatura. 
Quindi procurati tre scodelline, ognuna delle quali dovrà contenere 40 grammi zucchero.
Ed ora cominciamo.

So che queste difficilissimi operazione matematiche ti sfiancano, ma resisti.

Dividi gli albumi dai tuorli. Stai ben attento che neppure una goccia di rosso finisca nel bianco, perché in quel caso non si monta più un cazzo.
Quindi STAI ATTENTO DIO BONO.

Versa gli albumi in una ciotola e aggiungi la prima parte di zucchero.

Monta con le fruste, senza mai fermarti.
Dobbiamo ottenere degli albumi montati fermissimamente ed ho notato che non c’è un tempo preciso. Dipende dalla quantità di albumi.
La prima volta ne ho montati 120 grammi ed ho impiegato quasi dieci minuti. La seconda volta ne ho montati 60 grammi ed ho impiegato la metà.

Detto questo, la seconda ondata di zucchero va inserita più o meno a metà del tempo complessivo di montatura. Ossia: deve essere già un po’ montato e cambiato, senza però essere solido.

Forse una foto può essere utile, anche se un composto bianco in lavorazione non è che sia tanto facile da immortalare:

Aggiungi dunque lo zucchero.

Continua a montare, senza fermarti e quando il composto è praticamente solido (tipo che manca un minuto alla conclusione), puoi versare l’ultima parte di zucchero.

Attenzione a non montare troppo gli albumi, che anche qui puoi sputtanere l’operazione. Quando vedi che ormai è piuttosto denso e le fruste diventano un po’ pesanti, fai delle prove rovesciando la ciotola. Quando l’albume sarà talmente fermo da poter rovesciare la ciotola completamente senza che il composto cada a terra, ti puoi fermare.

A questo punto puoi accendere il forno a 90 gradi. 

Prendi la teglia che hai deciso di usare e ricoprila di carta da forno.
Con un cucchiaio caccia delle palle di albume montato, un po’ distanziate l’una dall’altra.

Adesso inforna.
E sappi che ci vorrà un po’ e dovrai controllare spesso, perché ogni forno è a sé.
Le meringhe non devono cuocersi in forno, ma solo asciugarsi e lo faranno LENTISSIMAMENTE. 
Puoi iniziare a farle andare per un’ora e mezza a 90 gradi, poi controlla. Se non sono umide né sopra né sotto, ok. Se sono umide, prolunga.
Le mie hanno avuto bisogno di due ore e mezza.

Finita questa prima fase ed appurato che le meringhe non sono più umide all’esterno, continua la cottura per un’altra ora a 65 gradi. 

Infine spegni e lasciale nel forno fino a quando saranno del tutto raffreddate.

Tutte queste operazioni dovrai compierle mettendo un cucchiaio sulla chiusura del forno, per evitare che si chiuda completamente e si formi la condensa.

Dopo tutto questo, dovresti avere delle cosette come queste, davanti a te:

Ovviamente non prendere i tempi che ti ho dato come assoluti: impara a capire come riscalda il tuo forno e trova i TUOI tempi, poiché le meringhe sono Vashta Nerada, te l’ho detto.

Ciao e buona merenda.