Gnocchi alla ciccia.

Una ricetta adatta al caldo torrenziale. Certo, suderai tutto quanto e te ne pentirai ad ogni boccone, ma in pratica non devi cucinare. Ci limiteremo a buttare roba grassa in una padella, facendola sciogliere. Nella prima versione (che mi sono tenuta per me perché in fondo non ti odio) c’era burro, gorgonzola, panna, parmigiano. E ringrazia che ancora non avevo scoperto l’esistenza della sugna.

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Gente che si esalta solo a sentirla nominare, la sugna.

Il burro l’ho tolto.
Dai, è già qualcosa.
La sugna ho evitato.
E non c’è manco il guanciale.
Il resto però non è omettibile e sappi che ti stai per mangiare un piatto di mille calorie.
Una bomba, ma merita.

Go, go, go!

Per preparare gli gnocchi alla ciccia, per due persone che combatteranno strenuamente contro la digestione, hai bisogno di:

  • mezzo chilo di gnocchi di patate;
  • 100 grammi di gorgonzola piccante (ma valuta, ogni gorgonzola è a sé);
  • 50 grammi di fontina;
  • 50 grammi di parmigiano;
  • 100 grammi di panna fresca da cucina;
  • 30 grammi di noci ;
  • pepe.

Metti l’acqua degli gnocchi a bollire, che tanto è tutto velocissimo.

Spezzetta con le mani le noci, in modo molto grossolano.

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Grattugia il parmigiano. Non serve a polvere, risparmia le forze.

Taglia a pezzotti gorgonzola e fontina.

Ora che hai tutti gli elementi pronti, prendi una padella e caccia dentro i 100 grammi di panna e tutti i formaggi.
Accendi una fiamma bassa.

Fai sciogliere tutto, aiutando i formaggi a mescolarsi usando un cucchiaio di legno. Quando sono quasi del tutto sciolti spegni ed attendi gli gnocchi.

Appena vengono a galla, tirali fuori con la tua fedele schiumarola ed aggiungili alla crema.

Mescola bene e valuta la densità della crema: se fosse troppo liquida, accendi una fiamma bassa e mescola finché si addensa. Altrimenti hai già finito. (se è troppo densa aggiungi altra panna o latte, ma se hai seguito le istruzioni non dovrebbe essere accaduto).

Sui piatti cospargi di pepe ed aggiungi le noci.

Ecco cosa dovresti avere davanti a te:

Ciao e buon appetito!

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Penne con salsiccia e crema di finocchio, con arancia grattugiata.

Sono le otto del mattino e, come me, già stai pensando solo al cibo?

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Ed ho anche il caffè in pancia.

Dai, che leggendo questo post ti terrai lontana dalla dispensa per ben cinque minuti. Che lo so che la cioccolata, il panettone ed il salamino secco ti stan chiamando dalla cucina. So pure che non c’è salvezza e che prima o poi riusciranno a prenderti.

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Inutile fuggire.

Cosa mangiamo per cena, oggi?
Io ti propongo delle penne con salsiccia e crema di finocchio, con dell’arancia grattugiata sopra.
Che sembra una fighettata vergognosa, ma a me è piaciuto un bordello.

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Giuro, pure l’arancia ci sta bene.

Go, go, go!

Per preparare le penne con salsiccia e crema di finocchio, per due persone, hai bisogno di:

  • 180 grammi di penne;
  • 300 grammi di salsiccia;
  • circa 500 grammi di finocchi, ma sto parlando del peso dopo la pulizia. Comprane due e vai sul sicuro, al massimo ti avanzerà un po’ di crema;
  • la buccia di due arance;
  • 20 grammi d’olio (un cucchiaio a testa), da mettere sui piatti.

Intanto le presentazioni:

Del finocchio in realtà si può mangiare tutto, ma siccome a noi serve una vellutata non fibrosa (e la parte esterna è quella meno morbida) dobbiamo pulirlo.
Dagli una sciacquata e cominciamo.

Innanzitutto stacca la barbetta verde e tienila da parte.

Poi devi tagliare quelle cose somiglianti a delle dita, il culo e togliere il primo strato esterno.

Useremo solo la parte centrale, che è anche la più saporita:

Taglia ora il finocchio a pezzi e mettilo in una ciotola.

Passiamo ora alla salsiccia.
Incidila leggermente e con le mani leva il budello.

Tagliala poi a pezzi.

Delle arance ci serve soltanto la buccia.
Lavale bene, asciugale e basta, grattugeremo la buccia direttamente su piatti.

Ora possiamo assemblare il tutto.
In una pentola di cui possiedi il coperchio butta dentro i finocchi. Metti il coperchio e fai cuocere a fiamma medio bassa, aggiungi il sale, metti anche una mezza mestolata d’acqua. Ogni tanto girali, per assicurarti che non si attacchino al fondo e aggiungi acqua se occorre. 

Avranno bisogno di circa 15-20 minuti per essere belli cotti.
Contemporaneamente metti l’acqua della pasta a bollire e facciamo partire pure la salsiccia.

In un’altra padella antieìaderente aggiungi ora la salsiccia. Fiamma medio alta. Se desideri usare la padella di alluminio, ti tocca mettere 10 grammi d’olio, quindi vedi tu.

Gira spesso e cucina a fiamma medio-alta. Quando l’esterno è bello colorata, abbassa per completare la cottura. Ogni tanto aggiungi un cucchiaio d’acqua della pasta per deglassare il fondo (cioè quando vedi che c’è un bel bruciacchiamento sul fondo della padella).

Il risultato deve essere questo:

Appena la salsiccia è pronta è giunto il tempo di calare la pasta.

I finocchi sono pronti quando sono abbastanza morbidi da poter essere tritati col mixer ad immersione ed avranno questa faccia:

Aggiungi una mestolata d’acqua di cottura della pasta per ottenere una consistenza morbida ed aziona il mixerino per formare una crema:

A fiamma spenta aggiungi la crema di finocchio nella salsiccia. Mescola bene, lascia insaporire per qualche secondo ed assaggia. Vedi se vuoi aggiungere del sale: dipende da quanto è saporita la salsiccia.

Tira fuori la pasta un paio di minuti prima del tempo indicato sulla confezione e cacciala nella padella con la salsiccia. Senza buttare la sua acqua di cottura.

Completiamo la cottura aggiungendo, fiamma medio alta, aggiungendo acqua.

La consistenza finale non deve essere liquida, ma manco asciuttissima. Una pappa, semmai.
Ti mostro uno scatto per farti capire meglio:

Prepara i piatti e cospargi ogni porzione con arancia grattugiata ed un po’ di barba di finocchio ed un cucchiaio d’olio a testa, che ci sta benissimo e completa il sapore.
Ecco cosa dovresti avere davanti:

Ciao e buon appetito!

Strascinati con sugo di carciofi

Ormai è chiaro che i carciofi teronici non sono uguali a quelli nordici.
Nella ricetta originale Catia ne cucina solo 4 con ben due scatole di pelati. Io ne ho acquistati 6 per ottenere 200 grammi scarsissimi di roba mangiabile e li ho cucinati con 300 grammi scarsi di passata.

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La disperazione mentre pulivo i carciofi.

Buoni, eh, ma risicatissimi. Per fortuna erano in offerta, altrimenti avrei pure pagato 6 euro per non mangiare una ceppa.

Lamentele economiche a parte, la cena è stata tanto semplice quanto buona, quindi ti passo la ricetta.
Fermo restando che sì, ok, i carciofi freschi, ma mai più per cucinare qualcosa di molto, molto, ma molto carciofo (come potrebbe essere una lasagna o una vellutata). Se è vero che il gusto è mondiale, è pure vero che non si può chiedere un mutuo per preparare una cena.

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sossoldi.

Iniziamo.

Go, go, go!

Per preparare gli strascinati con sugo di carciofi, per due persone, hai bisogno di:

  • 180 grammi di strascinati (se sono secchi. Quelli freschi salgono a 250);
  • circa 300 grammi di carciofi freschi (io ne ho comprati 6 freschi ed ho ottenuto 200 grammi);
  • 300 grammi di passata di pomodoro;
  • mezza cipolla;
  • 100 ml di vino bianco;
  • un cucchiaio d’olio, pepe e prezzemolo.

Pulisci i carciofi come già ti ho illustrato.

Tagliali a pezzetti, non piccoli. I miei carciofi erano così risicati che li ho semplicemente puliti e poi lasciati così. Divisi in 4 pezzi.

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Eccoli.

Metti a bollire l’acqua della pasta.

In una padella fai scaldare un cucchiaio d’olio e soffriggi la cipolla tritata.
Dopo pochi minuti caccia dentro anche i carciofi ed il vino bianco.

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Fai evaporare il vino a fiamma medio bassa, poi aggiungi la passata.

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Metti il coperchio e fai cuocere 30 minuti, a fiamma bassa. Anche 40, nel caso in cui il sugo non si fosse ancora abbastanza ristretto.

Nel frattempo, trita il prezzemolo.

Come ormai facciamo sempre, butta la pasta e tirala fuori con una schiumarola a tre minuti dalla fine della cottura. Riversala nel sugo e concludi la cottura, aggiungendo acqua nel caso servisse.

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Ormai è un’operazione che conosci a memoria.

Spegni la fiamma, aggiungi il prezzemolo tritato e mescola bene.

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Se sono riuscita a spiegarmi come si deve, dovresti avere ottenuto questo risultato:

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Molto semplice, ma dato che l’unica ricetta di pasta coi carciofi era con carciofi surgelati, mi sembrava giusto darti un’idea di come si possono preparare freschi.

La prossima volta prepareremo una bestia seria: il baccalà. Quindi inizia a metterlo in acqua, che ci vogliono almeno tre giorni di ammollo per dissalarlo.

Ciao!