Quando giochi a una roba tipo Wolfenstein lo scopo è chiaro: è normale che prendi e spari a qualsiasi cosa si muova. Stai lì, in copertura, e ti ripeti raffiche brevi e precise, raffiche brevi e precise!

Poi i cattivi sono i nazisti e tutti odiano i nazisti, no?
Idem per quanto riguarda titoli alla Bulletstorm: l’imperativo è CASINO! ed in quel caso più l’arma crea bordello e più hai centrato il punto.
Ci sono poi titoli ibridi, che devono darti una scusa per ammazzare qualcuno. Per esempio l’ultima trilogia di Tomb Raider: non è che Lara ci tenga a massacrare tutte quelle persone, ma è costretta. Non capisce perché, ma ovunque vada cercano di farla fuori, non è che può circolare senza pistole, archi e tante bestemmie.
Si fa male di continuo, si domanda perché capitino tutte a lei e niente, ogni tanto ci scappa il morto. Anzi, qualche decina di morti.

Cara Lara, ti assicuro che Sandrina forse ha più sfiga di te.
Così il Principe di Persia si ritrova casa invasa e quindi usa la sciabola per sgozzare i cattivi e quelli di Double Dragon devono per forza lanciare bidoni in giro perchè si devono difendere dalla tipa sadomaso con la frusta.

La dura vita della strada.
Pure Super Mario non è che sia orgoglioso di lanciare gusci di tartarughe in giro, ma quelli poi gli tirano le stelline ninja sui baffi. Bisogna pur difendersi.
Per non parlare di Link, che ha il giardino invaso da mostri che boh.

Poi va a casa e si sfoga spaccando i vasi.
Tutto molto chiaro, tutto molto preciso, tutto molto contestualizzato.
Ma c’è un’eccezione. O, almeno, c’è per come vivo io il personaggio.
E quell’eccezione ha un nome ed un cognome: Nathan Drake.

Sembra innocuo, in realtà è un pluriomicida.
Te lo dico subito: non è che io ricordi benissimo le trame dei primi 3 Uncharted. Li ho giocati, mi sono piaciuti, tuttavia subito dopo i titoli di coda sono stati cancellati dalla memoria. Rimane lo stupore per la grafica, le vertigini per lo scalare posti assurdi e l’affetto per i personaggi. Basta.
Però il 4 l’ho giocato all’uscita e mi ha colpito di più e quindi posso parlare con un minimo di cognizione di causa.
E la mia conclusione è che Nathan Drake non ha scusanti.

Pure in ‘sta gif sgranata si intuisce la grafica della madonna.
Sì, è vero che ha tanti nemici nel mondo e che non si sa bene come questi nemici hanno arruolato eserciti interi da sacrificare, tipo carne da cannone. Ed è senz’altro vero che in alcune situazioni o spara o muore, quindi ok.
Però in altre è abbastanza evidente il meccanismo entro in una stanza, riempio di buchi chiunque respiri e passo oltre. Ma mica passo oltre col fiatone e l’ansia, come nel caso di Lara Croft.
No: Drake SI DIVERTE. Come se sterminare un esercito di persone fosse una roba più che normale, più che logica, tanto sono pixel, mica gente vera.
La leggerezza con cui Drake passa dallo scherzare su stronzate al cecchinare pirati e banditi è destabilizzante. Questa dicotomia comportamentale mi ha sempre fatto pensare a lui come al più feroce e pericoloso sociopatico dei videogiochi.
Altro che GTA o Carmageddon.

Siete turisti della violenza.
Ora che ti ho rovinato per sempre il tuo personaggio preferito, possiamo passare al cibo.
Persino nella profonda teronia è arrivato il freddo e mangerei solo zuppe calde.
Ho quindi preparato una vellutata di finocchi finalmente decente (sarà almeno il mio quarto tentativo) e te la passo. Proprio semplicissima, che mi sa che era l’unico modo per valorizzare il finocchio.
Go, go, go!

Tra poco si mangia.
Per preparare una vellutata di finocchi, per due persone, hai bisogno di:
- 750 grammi di finocchi, peso calcolato dopo la pulizia. Comprane circa il doppio, del finocchio purtroppo si scarta parecchio (anche se tecnicamente si potrebbe frullare tutto);
- 350 grammi di patate, peso calcolato dopo la pulizia;
- 5 grammi di semi di finocchio + qualche altro seme per decorare;
- un filo d’olio da mettere su ogni porzione;
- 100 grammi di latte.
Il tutorial per pulire i finocchi lo trovi qui, ma ripetiamo l’essenziale.
Innanzitutto leva la barba verde e tienila da parte.
Poi devi tagliare quelle cose somiglianti a delle dita, il culo e togliere il primo strato esterno.
Useremo solo la parte centrale, che è anche la più saporita. Riduci i finocchi a pezzetti abbastanza piccoli e mettili nella pentola che hai deciso di usare.
Pela le patate, lavale bene, riduci a dadini pure loro e cacciale nella pentola.
Aggiungi al tutto anche i 5 grammi di semi di finocchio.
Riempi la pentola d’acqua ma tieniti leggermente sotto al volume della verdura. Di un dito o giù di lì.
Accendi la fiamma alta, aggiungi un po’ di sale, chiudi col coperchio ed attendi le bolle.
Appena bolle togli il coperchio, metti una fiamma medio bassa (va bene il sobbollore, non serve che vada a cannone) e fai cuocere il tutto per 20 minuti.
Esaurito questo tempo patate e finocchi dovrebbero essere abbastanza morbidi da tritarli col mixer ad immersione. Quindi tritali e versa i 100 grammi di latte (a temperatura ambiente).
Mescola bene, assaggia ed aggiusta di sale.
Prepara le porzioni e decora ogni ciotola con della barba di finocchio, qualche seme di finocchio ed un filo d’olio.
Ecco cosa dovresti avere davanti:
Ciao e buon appetito!