Mentre tutti sono presi a riscoprire i Queen, supergasati dalla visione di Bohemian Rapsody – e sono così ignorante che devo googolare per scriverlo giusto – io sto distruggendo le mie orecchie ormai da una settimana ascoltando solo e soltanto e solamente i Dragon Sound.
Mica avevo mai sentito parlare di Miami Connection, eppure è incredibile perché è difficile scegliere le parole giuste che possano rendergli giustizia. Perché è tremendo. Forse il film più brutto che abbia mai visto in tutta la mia ormai lunga carriera di fruitrice di cagate immonde. Osceno nella storia, che è solo una scusa per darsi dei pugni coreografati malissimo.

L’allenamento più brutto della storia di tutti gli allenamenti.
Terrificante nei monologhi strappalacrime, creati per tentare – in una maniera che definire goffa non rende l’idea – di dare una personalità ed un background ai vari personaggi. Orrorifico nelle sperimentazioni narrative, che manco Tommy Wiseau nelle sue giornate migliori.
Miami Connection è strutturato un po’ alla Streets of Fire – o Strade di Fuoco, per chi l’ha visto negli anni ’80, quando l’unica parola inglese conosciuta era prisencolinensinainciusol.
C’è un gruppo musicale ed una storia di bande che si contrappone ad una d’amore. E soprattutto c’è la musica originale, suonata dai Dragon Sound.
Mi trovo poi costretta a sottolineare la presenza di una recitazione ad altissima intensità, che ti lascia senza fiato tanta è la merdosità. Roba da ta-ta-ta-tachicardia.

Momenti epocali.
Ora non è che io ci tenga a fornirti degli spoiler, ma un minimo desidero farti capire la qualità della monnezza che ti sto consigliando. Quindi se vuoi arrivare vergine alla visione, passa alla ricetta. Altrimenti eccoti un paio di anticipazioni che non dovrebbero rovinarti l’esperienza.
Innanzitutto ti presento i Dragon Sound: gruppo multirazziale di orfani che, nonostante abbia creato una meravigliosa maglietta con su il nome della band (maglietta che mi sono prontamente comprata, da vera fan numero uno) suona quasi sempre a petto nudo.

Magliette splendide.
E non perché i componenti sian dei palestrati: fanno piuttosto schifo, tipo che a momenti bisogna tapparsi gli occhi per evitare di indugiare sullo scempio dei loro corpi.
Oltre a suonare in un gruppo musicale ed essere tutti senza famiglia, praticano anche le arti marziali. Nessuno sa il perché.

Il figo del gruppo.
Poi ci sono gli altri, che non ho capito chi fossero né cosa volessero di preciso. Ma non ha importanza: ci basta sapere che sono dei NINJA cattivissimi e che vanno in giro per la città in motocicletta.
I ninja, essendo cattivi anni ’80, fanno quello che tutti i cattivi anni ’80 devono fare: vendono ladddroga. Sono anche titolari di una palestra frequentata solo da ciccioni immondi, altro mistero del film.
Inutile dire che la presunta trama sta tutta nella relazione tra la sorella di uno dei ninja ed il musicista ghoul dei Dragon Sound. Non trovo una foto, ma assomiglia davvero al primo ghoul di Romero.

Questo.
I dialoghi sono scritti a caso e ci sono stati momenti in cui non potevo credere di stare assistendo ad un simile scempio. Ti assicuro che sono così assurdi che è impossibile trasmettere a parole il senso di stupore che si prova mentre si osservano i momentoni di cui Miami Connection è costellato. Come la confessione del Scusate, non sono un orfano. O il monologo finale del padre e, soprattutto, quello della Stupid Cocaine.

Una roba che dovrebbe diventare un meme.
Non sono una grande appassionata del brutto, ma ci sono livelli di oscenità tali che superano ogni giudizio oggettivo. Sono rimasta affascinata dalla quantità di cagate che sono riusciti ad inserire in un’ora e mezza scarsa di film ed è diventato di certo la visione migliore del 2019. Nulla potrà batterlo, nulla.
Spero di averti incuriosito abbastanza da andarlo a recuperare: è noioso e verso la fine ti dovrai tirare delle pizze in faccia per proseguire, ma dopo mi ringrazierai.
Ora che ti ho dato il consiglio cinematografico della settimana, andiamo a mangiare una bella zuppa.
Go, go, go!

Arriva la pappa!
Per preparare una crema di broccoli con fagioli speziati d’accompagnamento, per due persone, hai bisogno di:
- 200 grammi di fagioli cannellini secchi;
- 800 grammi circa di broccoli (peso calcolato dopo la pulizia). Circa, eh. Non di più però, che così è già tanto;
- Cumino a piacere;
- 5 grammi di curcuma;
- sale, pepe bianco;
- 20 grammi d’olio per condire i fagioli, 10 per la crema di broccoli e altri dieci a testa da mettere sui piatti