Oh, non ho un cazzo da dire.
Succede.
Non ho visto film interessanti. Sto giocando pochissimo. Di parlare di pensieri astratti non ho voglia e stamattina mi sono pure massacrata la testa sbattendola contro il muro, mentre facevo le trazioni.
Quindi ho il cervello un po’ stanco. In me regna il vuoto assoluto.
Eh.
Potrei parlarti di American Moon di Mazzucco e di tutti gli approfondimenti cheAdrian Fartade ha girato, in risposta.
Peccato che io non abbia visto American Moon (e mi sia pure passata la voglia di provarci) e che manco ho finito di guardare Adrian Fartade. Insomma, un po’ poco, come materiale.
Certo, potrei iniziare a blaterare sull’importanza di essere un complottista serio, per non sminuire il valore dell’informazione alternativa. Se dici puttanate sull’allunaggio, poi chi ti crede quando cominci a fare domande su argomenti più pressanti?
Potrei.
Ma non ne ho voglia.
No, proprio non mi va.
Oppure potrei anche FINALMENTE scrivere quel post sulla pedofilia che ormai rimando da un anno. Quello dove ipotizzo la necessità di dare spazio a coloro che soffrono di questa anomalia (perché non mi piace la parola patologia, né perversione, né malattia) per aiutarli a viverla meglio. Ricordarci che essere pedofili ed essere violentatori non sono sinonimi.
Ma non ho voglia. No.

Poi si scrivessi queste cose altamente impopolari, la gente se ne andrebbe indignata
Oppure, che so, perché non raccontarti dell’incredibile esperienza che sto avendo con gli audiolibri? Sta diventando il mio nuovo passatempo preferito e mi sono resa conto di non avere mai letto un libro in vita mia. Non così, per lo meno. Con la cura dei toni, dei dettagli, delle pause, dei sospiri.
Sì, ma che palle, magari la prossima volta. Magari quando finirò di audioleggere Anche gli Androidi sognano pecore elettriche.

E se Blade Runner mi faceva cagare prima, figurati adesso.
No, facciamo che ti do la ricetta e basta. Facciamo che oggi sto zitta e mi riposo la testa. Facciamo che complichiamo una stupida pasta aglio, olio e peperoncino e la rendiamo ancora più bestiale di quel che è.
Facciamo, dai.
Go, go, go!

È ancora sconvolto per quella cosa della pedofilia.
Per preparare degli spaghetti aglio, olio, peperoncino e mollica, per due persone, hai bisogno di:
- 180 grammi di spaghetti;
- 100 grammi di pane. Secco o meno non ha importanza, tanto lo ripassiamo in forno. No, il panbauletto non va bene;
- 80 grammi di olio complessivi;
- del peperoncino, uno spicchio d’aglio;
- qualche foglia di basilico;
- qualche gambo di prezzemolo;
- prezzemolo tritato.
Partiamo dall’olio: dobbiamo aromatizzarlo e per farlo dobbiamo farlo macerare qualche ora. Se riesci a prepararlo 5-6 ore di anticipo sarebbe cosa buona e giusta.
Che devi fare? Molto semplice.
Versa 70 grammi d’olio in un pentolino e dentro devi metterci il peperoncino tritato, lo spicchio d’aglio scamiciato e tagliato a metà, qualche foglia di basilico e dei gambi di prezzemolo.
Accendi la fiamma bassa, attendi che l’olio soffrigga bene e poi spegni.
Lascialo riposare lì dentro più tempo possibile.
Quando è ora di mangiare, occupiamoci del pane.
Accendi il forno a 200 gradi.
Devi tagliare il pane a fette, spesse più o meno un dito.
Con un pennellino cospargile bene con l’olio che hai aromatizzato. Non lo userai tutto, quell’olio.
Inforna a 200 gradi fino a quando diverranno belle abbronzate. Ci vorranno dai 5 ai 10 minuti, dipende dal forno e dal pane.
Ah, se stai usando una griglia come questa, sulla base del forno metti una teglia grande che possa raccogliere l’olio che inevitabilmente cadrà. Almeno eviti di dover perdere tempo a pulire. Che non so te, ma per quel che mi riguarda se non avevo voglia di parlare di pedofilia, ho ancor meno voglia di lavare il forno.
Non è finita qui, perché dopo tutto questo lavoro dobbiamo tritare il pane. Non a polvere, in maniera grossolana.
Usa il mixer ed attivalo a scatti, sennò polverizzi tutto. Che va bene uguale, ma a pezzettoni è più buono.
Adesso metti l’acqua della pasta a bollire.
In padella versa l’olio che è rimasto nel pentolino e recupera pure il peperoncino e l’aglio. L’aglio spezzettalo.
Prepara la pasta e scolala un paio di minuti prima del tempo indicato sulla confezione, senza buttare la sua acqua di cottura.
Cacciala in padella e concludi la cottura, bagnando con l’acqua di cottura e girando di continuo con delle pinze. Fiamma bella alta.
In questa fase aggiungi anche il prezzemolo tritato.
A fiamma spenta caccia una manata di pane che hai crostinato.
Mescola ancora. Se vuoi puoi metterne un’altra manata, ma poi basta, sennò si secca troppo.
Prepara ora le porzioni, coprendo ogni piatto con l’infinità di pane che hai preparato. E condendo con gli ultimi 5 grammi di olio a testa che abbiamo lasciato da parte (pensavi che avessi scritto 80 grammi a caso, eh, confessa!).
Ecco cosa dovresti avere davanti a te:
Ciao e buon appetito!