Il problema del preparare i dolci in casa è che finiscono subito. Manco me ne accorgo, ma sei secondi dopo che si sono raffreddati sono già dentro al mio stomaco.
Ed io lì, a bestemmiare per le calorie ingerite.

Così.
Tra il non cucinarli più e il sentirsi in colpa, ho trovato la giusta via: farli quando ho già deciso che voglio andare in overdose di zuccheri. Così sforno la torta, mi siedo e la mangio tutta. Religiosamente.

Gente che mi capirebbe.
Non sono un’Azzurra di crostate e se possiedi una ricetta infallibile per la frolla, usala. Anche se hai appreso l’antichissima arte del mettere la frolla nella tortiera, non pensare che io possa darti consigli utili: sicuramente sei più brava di me.
Se invece sei imbranata e magari è persino la prima crostata creata con le tue manine di merda, sei nel posto giusto.

Se ce l’ha fatta lui…
Go, go, go!
Abbiamo già preparato una crostata, che trovi qui.
Questa ricetta l’ho rubacchiata a Catia in cucina, cambiando però qualche cosa qui e là.
Per preparare una crostata alle ciliegie, in una tortiera da 24 cm, hai bisogno di:
- 500 grammi di ciliegie. Sono tante, ma è meglio abbondare poiché bisognerà denocciolarle e nel farlo alcune si spappoleranno. Tanto di sicuro non le butti, al massimo le mangi mentre cucini;
- un barattolo di marmellata di ciliegie. Io ho usato la Rigoni, che è la meno dolce e quindi non invade;
- 300 grammi di farina 00;
- Dai 100 ai 120 grammi di burro a temperatura ambiente;
- un uovo a temperatura ambiente;
- 80 grammi di zucchero;
- una scorza di mezzo limone;
- facoltativo: 8 grammi di lievito per dolci (sconsigliato).
Nella mia versione della foto ho messo anche il lievito, che è una roba che a volte metto e a volte non metto. Ogni volta che lo inserisco, però, me ne pento: mi vengono dei bordi troppo spessi che saranno anche buoni ma risultano parecchio invadenti.
Quindi il mio consiglio è di non mettere mai il lievito nelle crostate, tanto se segui le dosi che ti ho dato l’impasto non verrà mai duro.
Altro consiglio: metti le ciliegie in frigo per diverse ore. Durante la fase di denocciolamento ti si spappolerebbero in mano, altrimenti. Non uso mai il frigorifero per frutta e verdura perché trovo faccia cambiare loro il sapore, ma in questo caso è stato praticamente obbligatorio.
Finite le avvertenze, cominciamo sul serio.

Quanta impazienza.
Partiamo dalla frolla, che dovrà comunque stare in frigorifero ALMENO mezzora. Meglio se tutta la notte, così impazzirai meno durante lo stendimento.
Con un pelapatate leva la buccia di un limone.
Tritalo poi con un mixer, per ridurlo a polvere. Non lo userai tutto, ma anche qui va a gusti.
In una ciotola metti 300 grammi di farina, un po’ della buccia del limone grattugiato, 80 grammi di zucchero, l’uovo e 100 grammi di burro.
Impasta con le mani.
Se vedi che l’impasto non viene, aggiungi un altro po’ di burro. Poco alla volta, fino a che ottieni un composto omogeneo e non ci vorrà molto: al contrario della sfoglia per le tagliatelle, quella della frolla deve essere lavorata meno possibile. Ecco l’aspetto che dovrebbe avere:
Stendila con un mattarello, sopra un foglio da carta da forno.
Ricoprila con un altro foglio e riponila in frigo per almeno 30 minuti. Se hai tempo, lasciala lì tutta la notte.
Se, come me, hai improvvisato tutto lì per lì, inizia a denocciolare le ciliegie.
Puoi usare tranquillamente il denocciolatore che usi per le olive. A mano è un culo così, non te lo consiglio proprio.
Abbiamo tutto pronto, quindi inizia ad accendere il forno. 200 gradi, modalità statica.
Imburra la teglia che hai scelto di usare.
Adesso devi provare a stendere la sfoglia.
Io di solito inizio con grande volontà, col mattarello…
… ma poi quando cerco di staccarla dal tavolo mi si spacca tra le mani, quindi la lavoro direttamente nella tortiera.
Molto probabilmente questo mi succede perché non lascio la frolla abbastanza tempo nel frigorifero, ma non ho le prove.
Comunque ti basta lavorare la frolla come fosse un grande pongo e creare quindi la base della torta.
Non userai tutta la frolla: useremo quello che ti avanza tra poco.
Ricordati di preparare anche i bordi, senza farli troppo spessi.
Se hai deciso di mettere il lievito si gonfieranno, se hai deciso di non metterlo rimarranno della dimensione che hai creato tu. Quindi vedi un po’ che fare.
Versa sulla base la marmellata, con l’aiuto di un cucchiaio.
Adesso aggiungi le ciliegie. Senza creare disegni particolari: mettile come ti pare e quante te ne pare.
Tra uno spazio e l’altro, sbriciola un po’ di frolla avanzata.
Inforna, 200 gradi per almeno 25 minuti. La mia ha impiegato 35 minuti, ma il tutto varia da forno a forno, quindi stacci attenta.
Controlla con uno stuzzicadenti se la frolla è cotta. È sufficiente che la bucherelli in diversi punti: se esce della farina umida, ha bisogno ancora di cottura.
Certo, con tanta marmellata è difficile che tu riesca ad eseguire la prova dello stecchetto al centro: limitati quindi al bordone.
Comunque anche il colore è parecchio rappresentativo. Deve essere abbronzata. Ecco la mia:
Intera forse non fa grandissima figura, quindi ecco uno scatto rubato tra una portata e l’altra:
Ed una delle tante fette finite nella mia pancia:
Sappi che l’intera torta si porta con sé 2800 calorie.
Io ne ho mangiata metà tutta in una botta, ma avrei potuto pure divorarla da sola.
Ciao e buona merenda!
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