Frittata con la feta

Oh, sono un paio di giorni che faccio palestra da paura. Carica tipo supereroe.

Io voglio essere JetJ Jaguar

E tutto perché ho scoperto quello che i migliori scienziati avevano già provato, da tempo: se mangi hai più energia e puoi giocare a fare la scimmia con più convinzioni.
Invece io era un mese che non cenavo e la mattina dopo trazionavo, saltavo sulle parallele, tiravo calci al sacco senza niente in corpo a parte il caffè. Dopo 20 minuti stramazzavo, ma io proseguivo lo stesso per un altro paio di ore.

Perché non mangiavo? Perché stavo cercando un nuovo equilibrio nella forza.

#luke skywalker from el amor es más fuerte

No, ti prego, non iniziare.

Era un anno che ci stavo provando e finalmente ci sono riuscita: non mangio più MMMMMMERDA. Sì, ok, se ora mi porti un mars io me lo sbrano volentieri (lo sai che ho un debole per il mars), ma in casa non c’è più niente. Non un biscotto, non una merendina, manco un gelato confezionato. NIENTE.
Questo ha comportato un po’ di cambiamenti di orari e di alimentazioni e pure parecchio stress nelle prime settimane. Avevo perennemente voglia di dolce e mi sono drogata con la zuccheriera per un bel po’. Tipo metadone, ogni tanto andavo e mangiavo un cucchiaino.
Ma ora che ce l’ho fatta basta, mai più, non mi riavrete mai più.

#luke skywalker from el amor es más fuerte

Esatto.

Quindi per un mese è successo che al posto dei miei pranzi spazzatura cucinavo. E poi rimanevo con la panza pesante per sempre, con zero voglia di mangiare altro. Saltavo la cena e la mattina dopo crepavo sotto i pesi.
Ora ce l’ho fatta. Sono due gioni che pranzo e ceno. Sono due giorni che sto bene.

#fox kids from Superhero Movies and TV shows of the 1990s

In formissima.

Lo so, non un topic interessante.
Ma oggi non ho un cazzo da dire e quello che un po’ spaventa è che molto spesso avrò un cazzo da dire, visto che mi ritrovo a cucinare il doppio di prima e quindi (spero) avrò molte più ricette nuove da darti.

Partiamo con una frittata al forno con la feta.
Go, go, go!

#fox kids from Superhero Movies and TV shows of the 1990s

In cucina!

Per preparare una frittata al forno, per due persone, hai bisogno di:

  • 7 oppure 8 uova. Peso complessivo: 380 grammi;
  • 200 grammi di feta;
  • sale;
  • 30 grammi di capperi dissalati;
  • 80 grammi di olive nere;
  • 100 grammi di pomodorini.

Useremo una teglia da 20×20.

Accendi il forno a 180 gradi, modalità statica. 

Innanzitutto bagna la carta da forno sotto il rubinetto e poi strizzala bene. Ora puoi foderare la teglia che hai scelto di usare, senza manco bestemmiare più di tanto.

Prepariamo tutti gli ingredienti.
Sciacqua bene la feta sotto l’acqua per levare la salamoia.
Sciacqua bene i capperi per togliere tutto il sale.

Taglia a metà tutte le olive.

Infine taglia a pezzetti i pomodorini.

Rompi le uova, riversale in una ciotola, sbatti bene. Mettici anche un po’ di sale.

Aggiungi tutti gli ingredienti ed amalgama. Pure la feta, spezzettandola grossolanamente con le mani.
Versa il composto ottenuto nella teglia.

Inforna. 180 gradi per 30 minuti. 
Per controllare che sia cotta fai la prova dello stecchino, come se fosse una torta: se lo stecchino esce asciutto, ci siamo.

Sarà bella spessa e fluffosa. Ecco la visione della frittata da vicino:

Ciao e buon appetito!

Frittatona di spaghetti con lammerda

Avevo voglia di frittata di pasta.
Avevo voglia anche dimmmmerda.

Ho unito quindi le mie vaste conoscenze culinarie ed ho creato la frittatona definitiva per chi si sente in vena di schifo immondo.

sapevo avresti apprezzato. 

Che poi tutti a bistrattare i wurstel (o la panna, per dire) ma poi io in giro vedo supermercati zeppi di cagate assurde e fast food che non ci sono giusto qui, perché viviamo in mezzo alle capre e ai maiali.
Quindi dove siano questi fini intenditori di cibo è per me un mistero.

Si vede dal fisico.

Comunque non ho niente da dire di intelligente. E nemmeno di stupido.
Ho appena mangiato, ho la panza piena ma mangerei ancora.
Ho un’abbronzatura che manco a luglio, perché passo i pomeriggi sul balcone ad ascoltare complottisti straparlare della pandemia.
Vedo film di merda, videogioco solo a The Binding of Isaac in una sorta di loop autistico che non mi lascia più andare.
Quindi basta imbrattare lo spazio virtuale col nulla.
Go, go, go!

Tutti in cucina!

Per preparare una frittatona di spaghetti con lammmerda, per due persone, hai bisogno di:

  • 180 grammi di spaghetti;
  • 30 grammi d’olio;
  • 100 grammi di groviera (o altro formaggio simile, pure il cheddar va bene);
  • 200 grammi di wurstel di pollo;
  • 7 uova (300 grammi);
  • sale.

Il procedimento della frittata di pasta dovresti saperlo a memoria, l’abbiamo ormai preparata tipo dieci volte.Ti linko questa versione qui, giusto per avere un riferimento, ma tanto ora ripetiamo le parti salienti.

E tra le parti salienti c’è la necessità ASSOLUTA di essere fieri possessori di una padella antiaderente, altrimenti col cazzo che ti vengono le frittate.
Padelle antiaderenti e TANTE uova: chi dice di preparare una frittata con tre uova o sta cucinando per dei lillipuziani oppure è una persona falsa.

Questa sarebbe la giusta punizione per certi millantatori. 

Per il resto, la frittatona di spaghetti è la versione facile della frittata: impossibile da bruciare e da sbagliare, se si sta attenti proprio il minimo indispensabile.

Prepariamo gli ingredienti.
Metti a bollire l’acqua della pasta. 
Grattugia il groviera con i fori larghi della grattugia.

Taglia a rondelle i wurstel.
Nella padella della frittata, senza aggiungere grassi, caccia dentro i wurstel.

Fai andare a fiamma medio bassa, girando spesso.
Devono diventare belli abbronzati senza bruciarsi, quindi stacci dietro.

Se l’acqua della pasta  è pronta, cuoci gli spaghetti ma scolali tardi, la dobbiamo scuocere. Dobbiamo fare finta di avere la pasta avanzata del giorno prima, quindi cuocili 2 minuti in più rispetto al tempo indicato sulla confezione.

Quando i wurstel sono pronti, toglili dalla padella e tienili da parte.

In una ciotola metti le uova e sbattile leggermente, quel che basta per mischiare bianchi e rossi.
Aggiungi poi poco sale ed il formaggio e mescola bene.

Unisci i wurstel e mescola di nuovo.

Siamo pronti per fare la frittata.
Se come me usi 2 padelle, ricordati di mettere 5 grammi dell’olio che ti ho indicato sulla padella “secondaria”, quella che userai per cuocere la parte inferiore.
Altrimenti si attacca tutta la madonna, fidati.

Accendi una fiamma media sulla padella.
Appena l’olio sfrigola, caccia dentro gli spaghetti.

Fai soffriggere per un minuto, mescolando sempre.
Poi versa il composto.

Distribuiscilo in maniera omogenea e se dovessi accorgerti che le uova non sono sufficienti, ricordati che sei sempre in tempo ad aggiungerne. ORA non dopo. Dopo sputtani i tempi di cottura.

Dopo di che il sistema è sempre lo stesso: munisciti di spatolina piatta, muovi i bordi nei primi minuti di cottura per assicurarti che non si attacchi. Assicurati che la frittata non si sia attaccata nemmeno al fondo, muovendo la padella (deve proprio muoversi bene se scrolli il manico della padella). Nel caso si fosse attaccato, niente paura: con la spatolina gratta sotto, staccando manualmente i pezzi di frittata indisciplinati.
Non accadrà nulla di tutto questo perché stai usando la padella giusta ed abbiamo messo pure l’olio, ma non si sa mai.

Non scomodare Mothra per una frittatona di spaghetti, è lunga da spiegare ma vedrai che è semplice. 

Usa sempre una fiamma medio alta, ma se vedi che hai problemi e ti si attacca al fondo, usa una fiamma al minimo. Ci metterai di più, ma non avrai problemi.

La frittata avrà bisogno più o meno di dieci minuti di cottura, poi bisognerà girarla.
Come ormai sai, non possiamo girare la frittata finché sopra si vede ancora del liquido. Quindi se vedi liquido al centro della frittata che non vuole proprio solidificarsi, rotea la padella facendo scivolare quel liquido sui lati: si cuocerà più in fretta.

Quando sopra non c’è più liquido, bisogna girarla.

No, otterrai la frittata più buona della tua misera esistenza, quindi stai attento.

Per girarla hai bisogno o di un coperchio o di un’altra padella identica. Se usi la padella che ti ho fatto vedere poche immagini più su, ricordati di scaldarla un minuto prima del suo utilizzo, sennò non è a temperatura.

Qualsiasi sia il tuo oggetto del giramento di frittata, si fa nella stessa maniera: copri la padella e con mano ferma capovolgi tutto, con un solo movimento preciso. 

Ed otterrai questo:

Dobbiamo ora cuocere la parte di sotto. Ci vorrà, grosso  modo, metà del tempo impiegato per cuocere la prima parte. 
Se hai cotto la prima parte 10 minuti, conta 5. Sì, capitan ovvio, ma è meglio essere sempre chiari.

Sempre fiamma medio alta (o bassissima, a seconda di come ti sei comportato fino ad ora). Per essere SICURO che sia pronta ti consiglio di girarla di nuovo.
Ed otterrai questa bellezza.

Mettila in un piatto, fai raffreddare e niente, abbiamo finito.
Ti faccio vedere due foto, perché meritano.
Una che mi è venuta perché la fotocamera ha deciso di fare l’arte:

E l’altra col taglio, così vedi come dovrebbe essere l’interno.

Ciao e buon appetito!

Ah, no, aspetta. Ho girato anche il video:

Ora sì che ti posso salutare: ciao e buon appetito!

Frittata al forno ( + leggere romanzi senza saper leggere né scrivere)

Viviamo nel migliore dei mondi possibili.
In un posto in cui trovano la soluzione a tutto, persino al superfluo.
Perché io sto leggendo, finalmente. Senza manco prendere in mano un libro, un eReader, un tablet.

Ti vedo interessato.

Ci ho provato seriamente con i 30 minuti di lettura al giorno. Già al terzo giorno trovavo scuse. Al quarto mi sono addormentata alla terza riga.
Allora ho abbassato il tiro. Non ce la faccio a trovare la forza di affrontare i 30 minuti. Mi impongo UN CAPITOLO al giorno. Dai, ce la posso fare. 

Ho fallito subito. La sera, a letto, ero troppo stanca pure per ricordarmi perché desiderassi così tanto leggere un romanzo.

Ho mandato a fanculo tutto e ciao.

Poi il solito Rick DuFer parla di audiolibri e di audible ed io ci provo. Mi avevano già consigliato di darmi all’ascolto, ma io subito con i miei NO da retrogrado, tipici di quello che si vergogna di accettare il presente. Come se ci fosse una qualità intrinseca nell’atto di leggere. Quando qui il punto vero è soffermarsi su una narrazione. Se la legge la voce nella mia testa o quella di un attore, poco cambia.
Così ho messo su La casa in collina di Cesare Pavese.
Sono passati due giorni e sono quasi a metà romanzo.

Grazie, grazie.

Ho scoperto di avere un buco di almeno 40 minuti al giorno, mentre lavo i piatti e metto a posto la cucina. Un buco in cui non posso fare niente di niente, se non ascoltare l’acqua che scende e cristare per le posate che mi cadono a terra. Adesso leggo.
E lo so che arriverà subito l’estremista che sosterrà che quella non è lettura e forse è così, forse non ha poi tutti i torni. Ma non sono mai stata una grande sostenitrice dei riti e se farmi leggere un romanzo di Pavese è l’unica alternativa a non leggerlo e basta, preferisco riempirmi le orecchie di racconti di guerra, di bombardamenti su Torino ed aneddoti prepartigiani che stare là ad ascoltare il rubinetto del cazzo.

E tu sconvolgiti, se vuoi.

Sono così abituata ad ascoltare cose (tra podcast, video youtube e dialoghi surreali online) che questo è il momento perfetto per scoprire gli audiolibri. Mi sono resa conto di distrarmi molto di più proprio quando sono al comando supremo della lettura: fisso il vuoto, prendo il telefono, accendo la nintendo, rileggo la stessa riga 34 volte.
Così no. Così ascolto e basta. E se capita che vado con la mente per un secondo e mezzo, basta che mi renda conto che non posso mettere pausa, che per farlo devo togliere le mani dall’acqua, levarmi la cuffia, raggiungere il cellulare… per tornare subito con l’attenzione piena. Che sai che due coglioni, trovare di nuovo la temperatura giusta dell’acqua per lavare i piatti.

Insomma, se hai il mio stesso problema prova Audible e vedi un po’ come ti trovi.

Sìsì, l’odore della carta. Il feticismo del libro. Sìsì.

E adesso frittata al forno, con tanta verdura che fa bene alla pelle, fa bene ai capelli e se te la mangi fa pure meglio.

Go, go, go!

Per preparare una frittata al forno, per due persone, hai bisogno di:

  • 7 uova. Peso complessivo: 380 grammi.
  • 50 grammi di parmigiano;
  • sale, pepe;
  • 120 grammi di carote;
  • 180 grammi di zucchine.

Useremo una teglia da 20×20.

Accendi il forno a 180 gradi, modalità statica. 

Inizia lavando la zucchina e raschiando la carota con un pelapatate.
Grattugia la zucchina con la grattugia (e con che cosa, sennò?) usando i buchi larghi:

Otterrai questo:

Stessa cosa con la carota. Grattugia coi fori larghi ed unisci alla zucchina.

Rompi le uova una alla volta in un bicchiere (così evitiamo che un uovo marcio possa farci bestemmiare più del dovuto) e poi riversale in una ciotola.
Sbattile brevemente, con un pochino di sale e di pepe.

Grattugia 50 grammi di parmigiano a polvere e caccialo nella ciotola.

Mescola di nuovo. Aggiungi le verdure.

E mescola ancora.
Fodera una teglia con la carta da forno e rovescia lì sopra il composto ottenuto. Cerca di distribuirlo in maniera uniforme, usando un cucchiaio o una spatola.

Adesso inforna. 180 gradi per 30 minuti. Ovviamente il tempo è sempre relativo, ogni tanto controlla e per sapere se è pronta fai la prova con lo stuzzicadenti: perfori la frittata in più parti e se lo stuzzicadenti esce non umido, la frittata è pronta.
Se la vuoi più secca, dovrai prolungare la cottura. Ma a quel punto saprai tu come desideri che diventi.

Ti faccio vedere l’interno. La mia frittata era molto, molto umida. E sono stata contenta così.

Ciao e buon appetito!