Ripetiamo l’ovvio: la nostra persona viene completamente rinnovata ogni 3 – massimo 5 – anni. Inutile che stai lì a consigliare film che hai guardato al cinema negli anni ’80, libri letti alle medie e via dicendo. Non ti ricordi un cazzo e se incontrassi il te di allora gli sputeresti in faccia. Per i vestiti, per come parla, come si comporta, per quel FOTTUTO CAPOLAVORO di film che adesso manco riesci a finire.
Io mi sono rassegnata a questo, è un loop che conosco fin troppo bene. Ora che mi filmo, poi, mi trovo addirittura insopportabile nei modi (perché, signori, sono quasi tre anni che faccio video e infatti quelli più vecchi sono per me del tutto intollerabili).
Quindi sto provando le vecchie ricette del blog. E quante ne sto buttando nessuno lo sa (e quanto sto mangiando male!).
Mentre rispolvero vecchie ricette mai più fatte (sacrificandomi per l’umanità) cercando di capire se sono o non sono mangiabili (al momento sto sperimentando col risotto al panettone e no, non sono felice dei miei pasti), il mio palato nuovo e funzionante ti propone qualcosa che pare azzardato ma non è: salsiccia e uva. Strabuono. Almeno per i prossimi 3 – massimo 5 – anni.
Go, go, go!
Per preparare una pasta uva e salsiccia, per due persone, hai bisogno di:
- 180 grammi di mezze maniche o pasta simile. Puoi fare anche orzo o riso (in quel caso, 200 grammi);
- 250 grammi di salsiccia;
- 200 grammi di uva bianca;
- 20 grammi di pistacchi, tostati e non salati.
Cominciamo dai pistacchi.
Devi sgusciarli e tritarli in maniera molto grossolana con il coltello. Non con il mixer, perché non vogliamo una polvere, vogliamo MASTICARE. Se sulla busta c’è scritto TOSTATI (e quasi sicuramente c’è scritto), sei a posto. Altrimenti solito procedimento: padellino senza grassi, fiamma bassa, gira spesso, fai andare per al massimo 5 minuti (appena senti odore nell’aria, spegni, sennò bruci tutto).
Poi devi tagliare a metà l’uva e con l’aiuto di un coltellino, togliere tutti i semini.

Metti l’acqua della pasta a bollire, che ci siamo.
Togli il budello dalla salsiccia, tagliala a pezzi.
Partiamo.
Padella antiaderente, senza grassi, metti la salsiccia.

Fai scaldare a fiamma bassa (niente olio, non serve). Quando vedi che la salsiccia inizia a sfrigolare rilasciando l’unto, alza a media e prosegui la cottura per almeno 10 minuti. Magari anche 15. Non dobbiamo stufare la salsiccia, (quindi non fiamma bassissima), deve soffriggere nel suo grasso.
Pian piano cambierà colore, gira spesso, non farla attaccare al fondo, quando inizia ad abbronzarsi puoi abbassare la fiamma.
Verso la fine, quando stai per spegnere, aggiungi POCA ACQUA (tipo un cucchiaio) per deglassare il fondo.
A quel punto aggiungi l’uva, fai saltare 30 secondi (giusto il tempo di riscaldarla) e spegni, attendendo la pasta.

Scola la pasta un minuto prima del tempo indicato sulla confezione e concludi la cottura in padella: fiamma bella alta (deve soffriggere), mescola sempre. Se occorre, aggiungi anche l’acqua di cottura (ma con l’unto della salsiccia non dovrebbe servire).
Prepara le porzioni e su ogni piatto metti i pistacchi tritati.

Ciao e buon appetito!