Il pesto greco o Tirohtipiti

È chiaro che se facessi un viaggio in Grecia tornerei a casa con almeno 25 chili in più.

Vade retro, ciccia!

Lasciamo stare i fritti, a cui in fondo posso anche provare a resistere.
Pure la Moussaka. Sarà sicuramente buonissima, ma dopo una fetta credo che potrei morire contenta.
Però come cazzo gestirei tutti i formaggi? Li mettono ovunque, probabilmente anche nel gelato. E coi formaggi io non ce la faccio. Non li gestisco, siamo realisti. Io mi ci ammazzo.
Figurarsi se poi si parla di feta: non resta che arrendersi alla ciccia e mangiare.

Eh, voglio vedervi contro la feta.

Apriti sesamo lo ha fatto ancora. Dopo un anno di disintossicazione mi ha fatto tornare nel tunnel e mi ha fatto preparare una roba che si chiama tirosalàta. E sai che è? Loro lo chiamano insalata di formaggio, ma in realtà è una sorta di pesto, composto prevalentemente di feta e ricotta. Tipo le mie due cose preferite al mondo insieme.
Viene chiamato anche Tirohtipiti che significa – appunto!pesto. Quante cose impari, eh?

Ma non impariamo troppo, non siamo mica da GialloZafferano.

In Grecia si mangia col pane, ma qui nel Cilento il pane è forse la cosa più schifosa che ci sia ed io non avevo proprio voglia di crearne uno con le mie manine di merda.
Quindi ho pensato: ma se è un pesto sarà pure adatto a condire la pasta, no?
Spoiler: sì, lo è.

Scherzo: sono sicura.

Go, go, go!

Per preparare il pesto greco, sufficiente a condire la pasta per due persone, hai bisogno di:

  • 200 grammi di ricotta di capra o di pecora. Puoi usare anche altre ricotte, ovviamente, sarà buono lo stesso;
  • 150 grammi di feta;
  • 10 grammi di aceto di vino rosso;
  • 40 grammi di olio extra vergine di oliva (più sarà buono e più verrà buono il risultato);
  • 5 grammi di paprica piccante;
  • peperoncino in polvere da mettere sui piatti.

La preparazione è mostruosamente veloce.

Apri la feta e sciacquala bene sotto l’acqua corrente. Non usare un fiotto esagerato, che poi la disintegri.
Fatto questo mettila in una terrina e schiacciala più possibile con una forchetta.

Unisci ora la ricotta.

Caccia dentro i 5 grammi di paprica piccante e i 10 grammi di aceto di vino rosso.

Mescola benissimo.

Versa ora i 40 grammi d’olio e con la forchetta lavora il composto fino a quando sarà più omogeneo possibile. Rimarranno i pezzetti di formaggio, ma dovranno essere piccolini. Ci vorrà un po’ di tempo ed un po’ di impegno.
Otterrai un pasticcio del genere.

Il pesto è pronto. Se lo devi usare in giornata non metterlo in frigo, perché tende a compattarsi molto. Se lo vuoi usare il giorno dopo, tiralo fuori dal frigorifero qualche ora prima del pasto e lavoralo un po’ con la forchetta per farlo rinvenire.

Quando devi condirci la pasta, basta che la cacci nella ciotola.

Se ti sembra che il composto sia un po’ troppo secco, bagna con l’acqua della pasta. Leggermente, mi raccomando, che poi rovini tutto.

Poi sui piatti spolveri di peperoncino in polvere.
Ecco il tuo risultato finale:

Ciao e buon appetito!

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