Tagliatelle panna e salmone (vs i saggi consigli dei pesaculisti)

È umanamente impossibile saltare per 30 minuti di seguito, dicono.

Siamo sicuri?

Ok. Compro una corda, dopo appena tre sessioni salto addirittura per un’ora. Dopo una settimana e mezza aggiungo pure le cavigliere da un chilo e mezzo, per intensificare l’esercizio.

Il giorno di riposo è la parte più importante dell’allenamento. I professionisti si allenano a giorni alterni, a volte anche di meno. Così affermano i grandi opinionisti.
Ok. Peccato che io non mi fermi mai, mi alleni tre ore al giorno e stia benissimo. Sarò la reincarnazione di Jury Chechi?

Yuri ognuno lo scrive un po’ come gli pare.

Del tutto inutile allenarsi senza una dieta equilibrata. Bisogna mangiare pasta integrale, niente grassi saturi e tante proteine. È il saggio consiglio di Marianno, 30 chili in sovrappeso e pesaculista convinto.
Ok. Mi sfondo di Mars ed ottengo degli addominali che non sono quelli di Boyka, ma quasi.

Se non hai visto Undisputed IV rimedia subito.

Oggi siamo qui per sfatare tutti quei luoghi comuni che serpeggiano nelle teste delle persone e nei siti di sport-alimentazione.

Veloce riassunto dell’esistenza di Pizzakaiju: grassona fino ai 22 anni (arrivavo quasi a 90 chili), lunga vita di dieta senza sport. Ogni tanto iniziavo qualche cosa (corsa, nuoto, minigolf), prendevo subito peso, mi deprimevo, smettevo.
Tre anni fa, raggiunta una magrezza abbastanza ok, inizio ad allenarmi. A casa. Piccoli pesi, un po’ di yoga, il wii fit.

Io avevo la forma di Kirby.

In pochissimo tempo, con un allenamento comunque piuttosto scarno di un paio d’ore misere per tre volte a settimana, ho cambiato leggermente fisico ed ho capito pure che lo sport è una figata.

Da lì ho iniziato ad aumentare sempre di più: pesi sempre più grandi, diversificazione dell’allenamento, studio dei possibili cambiamenti per sviluppare muscoli differenti.
Piano piano si arriva all’allenamento di adesso, che è il più completo che per ora sono riuscita ad organizzare. Tre giorni alterni.

  • Giorno 1: manubri da 8 chili, gambe con cavigliere da 2 chili. 50 ripetizioni per gli esercizi delle braccia, 100 per quelli delle gambe. Trazioni, addominali, flessioni e 30 minuti di corda o bici. Il tutto mi tiene impegnata almeno 3 ore.
  • Giorno 2: utilizzo del macchinario per i muscoli della schiena e delle gambe. 50 ripetizioni alzando il peso massimo possibile. Trazioni, addominali e 30 minuti di corda o bici;
  • Giorno 3: allenamento al sacco per un’ora e mezza (40 minuti di pugni ed il resto calci), trazioni e 30 minuti di corda e bici.

Senza riposo, mai.

Un mio spirito guida.

In questi tre anni non ho controllato per niente il cibo ingerito, anzi, l’ho raddoppiato. Mangiando schifezze senza ritegno, dalla pizza al burro d’arachidi fritto.
Da qualche tempo i risultati sono rallentati: ho poco grasso ancora resistente, soprattutto nelle gambe. E non se ne va.
Siccome stavo cercando un modo per accelerare i miei risultati ho provato a dare retta al mondo.
Negli ultimi 2 mesi ho seguito dunque tutti quei saggi consigli che chiunque ti dà, pure se non ha mai alzato il culo dal divano negli ultimi 7 anni. Devi valutare i nutrienti, mica solo le calorie. Bisogna mangiare poco a cena ed avere un pranzo equilibrato. Elimina i dolci e fai colazione, il pasto più importante della giornata.

Di solito rispondevo così… ma perché non provare?

Risultato? Il grasso che avevo faticosamente fatto diminuire i 2 mesi prima, a suon di allenamenti e buondì fritti nella sugna, è tornato. In più ho avuto giornate molto sonnolente (cosa per me non normale) e difficoltà intestinali (altra roba fantascientifica).
Ho preso due chili che, per quanto uno possa pensare che in mezzo ci sia anche un aumento di massa muscolare, senz’altro del grasso c’è lo stesso.

Quindi io sono qui per dirti che è inutile che stai lì a cercare risposte nel web e nelle parole degli altri, pure nelle mie. Gli articoli del web sono innanzitutto scritti pensando non allo sport di per sé, bensì al dimagrimento. Quasi ogni approfondimento è strutturato pensando che tu sia lì per iniziare dopo un’esistenza di riposo assoluto e dando per scontato che tu sia un barile di liquami puzzosi che ha deciso di sembrare meno schifido durante le vacanze al mare.

Ma la domanda non era tipo I sogni aiutano a vivere o La vita è un sogno?

Fare sport è bello di per sé. Questa frase non la vedrai scritta in quei siti lì: cercheranno solo di donarti un bignamino per perdere peso nel minore tempo possibile, ossia nella maniera più imbecille che ci sia.
Non è vero che gli sportivi professionisti si allenano 15 minuti alla settimana e non è manco vero che mangiano sano per forza. Dipende dai gusti, dal metabolismo, dall’atleta.
Non è vero che se ti senti stanco devi riposare. Il corpo si adatta a tutto ed in maniera velocissima. Quello che conta, semmai, è il cibo. E quello conta per davvero.

La regola d’oro è Moderarsi.

Non puoi pensare di fare 3 ore di sport al giorno senza tre pasti soddisfacenti al giorno. E se mangiare una bistecca coi piselli a pranzo non ti piace e preferisci il panettone, non vedo perché dovresti privartene.
Se non ti piace mangiare a pranzo e se ti senti male se salti la cena , non è che devi dare retta a quelli che divorano 6 pacchetti di patatine al giorno però ti fanno la morale.

Innanzitutto bisogna capire che non c’è una regola perché ogni corpo è a sé. Reagisce diversamente ad ogni stimolo: al digiuno, al troppo cibo, allo sport, al riposo, al caldo, al freddo. Ad esempio non è vero che bisogna bere 2 litri d’acqua al giorno per stare bene, non è che devi sforzarti: bevi quando hai sente, il corpo te lo dice tranquillo quando ne ha bisogno. A meno che tu abbia qualche malattia particolare.

Tipo quella delle ossa grosse.

La gente mi dice spesso che non ho bisogno dei dolci, è solo abitudine e mi domando da dove possa uscire la necessità di quest’affermazione. C’è qualcuno che crede che i dolci siano un bisogno? Bah. Io non ne ho mica bisogno. Come non ho bisogno delle lasagne al ragù: semplicemente mi piacciono. E siccome mi faccio un mazzo tanto e so che brucio, con il movimento, pure mia nonna cotta al vapore, perché dovrei smettere?
Per questioni di salute, mi dicono.

Molto interessante.

Ah, perché se vengo a controllare nella tua dispensa pensi che siccome non hai le merendine allora mangi bene? Pensi davvero che il Philadelphia sia un formaggio light e sano, per esempio? E vogliamo parlare dello scatolame che custodisci tanto gelosamente? La panna? Qualsiasi salume e carne allammmerda (con animali allevati chissà come) che hai nel frigo? E dell’automobile, che sicuramente hai? E del fatto che vivi in città, quasi certamente?
Insomma, proprio a me devi scassare le palle, perché mangio le merendine a pranzo invece di mangiarle nel pomeriggio, come hai fatto tu dopo un pranzo carico di tortelloni con la panna?

Regola numero 1: sono ben pochi quelli che hanno un’alimentazione davvero corretta e sono ancora meno quelli che praticano dello sport, tra quelli che predicano.
Chi fa sport di solito si fa i cazzi suoi, sperimenta sul proprio corpo per cercare un equilibrio ed è tendenzialmente così disperato per i suoi risultati che col cazzo pensa a rompere l’anima agli altri.

La disperazione di chi si allena spesso e non è mai contento.

Io sto andando per tentativi.
Mi alleno e cerco di mangiare quello che mi va, senza esagerare. Al momento sto provando il tris Colazione molto abbondante – pranzo tranquillone – cena in cui tutto è concesso. Vedrò se funzionerà soltanto tra qualche mese. Perché tutto è a lungo termine: già quelli che ti promettono risultati in 4-5-massimomassimo8 settimane sono dei cazzari che manco Wanna Marchi.
Quel che è certo è che io non ho consigli, se non quello di fregartene dei consigli. Bisogna valutare se stessi, constatare come il corpo reagisce ai vari stimoli e cercare la strategia migliore per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Non con la dieta della rinuncia – il male per ogni sportivo -, bensì con l’equilibrio.

Anche perché mica sempre si riesce a scansare tutte le torte che ti tirano addosso. A volte mangiarle è questione di cortesia.

D’altra parte una certezza c’è: i risultati sono proporzionali all’intensità dell’allenamento ed alla sua frequenza. Se qualcuno vi dice che allenarsi tutti i giorni porta al deperimento dei muscoli potete far scattare le pernacchie, tanto sono tutte stronzate (e di solito l’unico allenamento fatto dal tizio/tizia è quello di alzarsi per andare al cesso, tra una sessione intensissima di tv e l’altra).

Poi dipende sempre dalla routine quotidiana: se si ha un lavoro impegnativo, è senz’altro impensabile allenarsi ogni giorno senza stressarsi nella mente e nel corpo.

Ah, già che son qui parliamo di quelle meravigliose bilance che dovrebbero calcolare quantità d’acqua nel corpo, massa grassa e massa magra. Spoiler: non funzionano.
Ne ho usata una economica per qualche tempo e i valori non cambiavano mai. Andando a logica, posso capire anche il perché: non ho avuto cambi di peso repentini, ho solo sostituito il grasso con i muscoli. In tre anni di sport ho aumentato di due chili complessivi. Queste bilance (almeno quelle economiche) sono probabilmente pensate per rassicurare un ex ciccione o un ex secco che decide di fisicarsi, ma senz’altro non sono pensate per fornire dati realistici a chi semplicemente trasforma il corpo non in maniera drastica.

Spero di aver sciolto un po’ del tuo stress da sportivo e di aver eliminato il senso di colpa che provi ogni volta che apri il barattolo di burro d’arachidi.
Ora possiamo mangiare con gioia.

Eseguire questo esercizio tutti i giorni può aiutare a rafforzare i polsi.

Nel periodo di natale in giro ci sono solo tre ricette: l’insalata russa, gli alberelli di natale costruiti un po’ con qualsiasi cosa e la pasta al salmone.
L’insalata russa mi fa schifo, gli alberelli di natale sono la tristezza culinaria di questo millennio… però la pasta al salmone a me piace.
Quindi ecco la mia versione.
Go, go, go!

Dai, ti risolvo la serata.

Per preparare delle tagliatelle panna e salmone, per due persone, hai bisogno di:

  • Tagliatelle per due persone, che puoi costruirti seguendo questa ricetta. Ti servono 200 grammi di farina 00 e 2 uova (a temperatura ambiente);
  • 200 grammi di salmone affumicato;
  • prezzemolo;
  • 150 grammi di panna fresca;
  • pepe, sale;
  • 15 grammi di burro;
  • mezza cipolla rossa.

In realtà nel video cucino le penne, ma anche le tagliatelle hanno un loro perché: si succhino molto più la panna, forse danno più soddisfazione?
Poi, certo, se vuoi usare la panna a lunga conservazione perché sei in quei giorni in cui vuoi il cibo fallout, il brick mettilo tutto e non aggiungerlo sui piatti.

Ciao e buon appetito!

Un pensiero su “Tagliatelle panna e salmone (vs i saggi consigli dei pesaculisti)

  1. Pingback: Tortilla del contadino che non sa (+ Walk On, pesaculista) – La cucina e le bestemmie di Pizzakaiju

I commenti sono chiusi.