Le domande importanti della vita. Tipo A chi vuoi più bene, a Fallout 3 o al New Vegas? Oppure Quale razza hai scelto per giocare a Dragon Age Origins? O, ancora, Quante volte sei crepato prima di capire come cazzo si poteva sconfiggere Old Hero, in Demon’s Souls?

Confesso: io ho cercato la soluzione sul web (che Pazuzu lo benedica, sempre) perché le imprecazioni e le mani sudate hanno avuto la meglio.
Poi ci sono domande più semplici, più pragmatiche, quelle che ti fan capire se con quella persona lì puoi ancora continuare a parlare oppure se è meglio tornare nel magico mondo dell’autismo.
Tipo Nel ragù ci metti la pancetta tritata? Nell’amatriciana, pancetta o guanciale? Il risotto si manteca con l’olio o con il burro?

E le risposte si attendono a pistola spianata, sempre.
Infine c’è quella più importante.
Perché puoi pure sopportare la pancetta nella carbonara. Con dolore, ma ce la fai. E pure l’olio nel risotto fa schifo, ma va beh, in qualche modo si può trovare un terreno comune. E sul ragù non siamo mai stati troppo fiscali.
Ma se si risponde di No a quest’altra domanda, che cazzo si fa?

Ecco.
Della differenza tra pizzetta e pizza ho parlato lungamente in questo post qui. E quindi già sai che io non preparo pizze: non ne sono in grado, non ho il forno a legna e sulla pizza vera non si scherza.
Con le pizzette invece tutto è permesso: usare mozzarelle dimmmerda, cacciarci sopra l’ananas e volerle straunte. Anzi, DEVONO essere straunte, in fin dei conti.
Quindi oggi impariamo forse la pizza finta madre, quella che quando vedo un film e la inquadrano mi viene una voglia assurda pure se fa schifo a guardarsi.
E quella pizza è la pizza con il salamino piccante, altrimenti conosciuta come Pizza Pepperoni.

Anche Lady Gaga non risponde di sé, quando le offrono una fetta di pepperoni.
Il procedimento è facilissimo e ricalca in buona parte quello della pizzetta di base che trovi qui.
Però non tutti i condimenti possono stare nel forno 25 minuti senza bruciarsi e la pizzetta ha comunque bisogno di tranquillità per cuocersi all’interno bene bene, quindi oggi facciamo un mini level up ed impariamo a gestire i tempi del forno per tutti quegli ingredienti che ne uscirebbero carbonizzati.
Go, go, go e sigla!

♥♥♥
Useremo una teglia 30×20.
Per preparare la base di una pizzetta pepperoni, per due persone, hai bisogno di:
- 250 grammi di farina per pizze e focacce. Sui sacchi di farina c’è scritto proprio così, se trovi quella con la dicitura macinata a pietra compra quella, che mi è sembrata più decente rispetto alle altre;
- 7 grammi di lievito di birra fresco;
- 3 grammi di zucchero o di miele;
- 125 grammi di acqua tiepida;
- 5 grammi di sale fino;
- 25 grammi d’olio extravergine di oliva.
Per condirla hai bisogno di:
- un barattolo di polpa di pomodoro;
- 80 grammi di salame piccante;
- circa 200 grammi di mozzarella. E non usare quella di bufala e manco quella fiordilatte buona: quella di bufala ti rovinerebbe la pizza, quella di fiordilatte dovresti prima trattarla malissimo per rovinarla (in frigo, tre giorni almeno, già tagliata per farle uscire il latte e farla seccare più possibile). Usa la MOZZARELLA PER PIZZA, quella finta, quella che è proprio stata creata dall’uomo solo per filare. Quella che tua nonna, se la vede, c’ha un infarto. Stiamo cucinando una pizzetta maledetta, devi sempre ricordartelo;
- se vuoi peperoncino in polvere o frammentato, da inserire solo alla fine. Oppure olio aromatizzato al peperoncino.

Gif casuale.
Partiamo dai tempi.
L’impasto che ti ho dato ha bisogno di minimo un’ora e 45′ di lievitazione: la prima ora come palla, i 45 minuti già stesa in attesa del pomodoro. Se vuoi puoi anche allungare la prima lievitazione a due ore: non cambia molto, dipende come ti sei organizzata (a volte un’ora in più può fare comodo). I 45 minuti, invece, rimangono intatti.
Non starò qui a ripetere tutto il procedimento, perché lo trovi qui.
Facciamo finta che tu abbia impastato per dieci minuti, fatto lievitare una o due ore, steso la pasta e fatto lievitare nuovamente per altri 45 minuti.
Mentre ti aspetto, gif da intervallo.

Pizze del sabato sera.
Accendi il forno a 210 gradi.
Mentre attendi versa la polpa in un pentolino e fai restringere. Ci vorranno circa 20 minuti. Aggiungi poco sale e magari pure una punta di zucchero per togliere l’acidità. Appena sobbolle, spegni.
Grattugia la mozzarella.
Affetta pure il salamino, se non l’hai comprato già affettato.
Versa la passata di pomodoro sull’impasto della pizzetta, distribuendolo bene bene per tutta la superficie.
Metti in forno e fai cuocere per dieci minuti.
Tira fuori la pizza. Mettici sopra il salamino piccante.
Sì, PRIMA, perché se metti il salame dopo si secca troppo durante la cottura ed è un peccato.
Nelle foto finali vedrai la pizza fatta con il salamino sulla superficie ma dopo tanti tentativi ho deciso che è meglio inserirlo all’interno.
Poi è tutta la mozzarella. Non ti preoccupare se sembra brutta: è una fase, poi diventerà la pepperoni che tutti sognano.
Puoi metterla grattugiata o a pezzetti, tagliata a coltello.
Inforna per altri 15 minuti o 20. Controlla la superficie, ogni forno è diverso.
Ecco come sarà:
Solo a questo punto valuta se usare un po’ di peperoncino frammentato o in polvere.
Ed ecco qui la fettona di inizio pranzo:
Se la prepari molto prima e la vuoi riscaldare, metti il forno a 180 gradi e falla andare per 5 minuti. In effetti riscaldata è ancora più buona.
Ciao e buon appetito!

Ciao, con l’ennesima gif fondamentale.
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