Era un po’ che collezionavo croste di parmigiano senza sapere bene perché.
Di solito, in preda alla fame durante il cucinamento, me le mangio pure se sanno di muffa. Perché in quel momento qualsiasi cosa è buona, persino la suola di ciabatta bollita.
Ma questa volta ho resistito stoicamente, perché avevo in mente di cacciarle in una zuppa, anche se non sapevo né quale né quando.

Una zuppa di angeli e madonne? Certo, è un’idea, ma nel Cilento mica si trovano queste cose fighette.
Poi sono inciampata in un post di Scatti Golosi dove tutti erano Azzurri di Pasta e Patate e mi han fatto venire voglia. Perché io non l’ho mai mangiata, a casa mia non si usava e non ho mai imparato. Ho rimediato e adesso ti dono la ricetta.

E pure con Pizzakaiju.
Oh, questa è la versione base, non quella azzeccosa napoletana.
E sì, ovvio, sicuramente a casa tua è più buona, la tua trisavola ci metteva dentro le ciglia di cerbiatto glassato che donavano al piatto quella marcia in più che faceva leccare i baffi anche ai più piccini di casa.

L’ingrediente segreto di Freddy, invece, è una tonsilla di teenager cotta al vapore. Pensa.
Go, go, go!
Per preparare la pasta e patate, per due persone, hai bisogno di:
- 180 grammi di ditali rigati;
- 450 grammi di patate, peso considerato dopo la pulizia;
- una cipolla dorata (o mezza, se è grande);
- sale, pepe, qualche foglia di basilico;
- 3 pomodorini. 6 se sono piccoli;
- un cucchiaio d’olio;
- croste di parmigiano. Quelle che hai, non esiste un troppo;
- 50 grammi di parmigiano grattugiato oppure di pecorino toscano (ma non quello rosso di Pienza, è troppo invadente);
- se ti avanzano salumi vari, cacciaceli dentro. La pancetta affumicata ci sta benissimo.
Metti una pentola d’acqua a bollire. Senza sale, senza niente. Appena fa le bolle, partiamo.
Mentre attendi trita la cipolla, così ci portiamo avanti.
In una pentola dove potrai cucinare tutta la zuppa (quindi capiente e con il coperchio) versa un cucchiaio d’olio ed aggiungi la cipolla. Falla stufare a fiamma bassissima mentre prepari tutti gli altri ingredienti.
Pela le patate, lavale bene e tagliale a tocchetti non troppo grandi e più o meno tutti uguali.
Gratta il parmigiano.
Lava i pomodorini e riducili a pezzi grandi.
Spezzetta anche le croste di parmigiano.
Appena la cipolla è colorata e morbida, caccia dentro patate, croste di parmigiano e pomodorini.
Ricopri tutto con l’acqua calda che hai preparato. E metti del sale.
Con l’acqua non esagerare, tieniti giusto un dito sopra il volume delle patate.
Aspetta il bollore, poi abbassa la fiamma (è sufficiente il sobbollore, non deve andare a cannone) e metti il semicoperto (semicoperto: coperchio un pochino rialzato grazie ad un mestolo di legno)
Ci dovrebbero volere circa 20 minuti, ma ogni tanto controlla, dipende dalle patate.
Dobbiamo raggiungere una cottura non ancora completa: devi poter infilzare le patate con la forchetta, senza però che ti si riducano in poltiglia.
A questo punto assaggia il brodo ed aggiusta di sale, tenendo però conto che metteremo il parmigiano che ha una sua sapidità.
Ora caccia qui dentro la pasta e mescola bene.
Se l’acqua è molto evaporata, aggiungine altra (sempre bollente), senza però esagerare a meno che tu la voglia super brodosa alla fine. A me piacciono le zuppe parecchio ristrette, non troppo liquide. Non ci sarà tempo di fare evaporare l’acqua in eccesso perché sennò più che pasta mangeresti Didò, quindi piuttosto tieniti più stretta ed aggiungine mano a mano se vedi che non è sufficiente.
Fai cuocere la pasta fino a tre minuti prima del tempo indicato sulla confezione, senza coperchio e girando ogni tanto.
A fiamma spenta versa il parmigiano grattugiato.
Mescola il tutto molto bene, poi chiudi col coperchio.
Lascia riposare 5 minuti.
Apri ed eccoci:
Prepara i piatti e cospargi ogni scodella con del pepe e decora con qualche foglia di basilico spezzettata con le mani.
Davanti a te dovresti avere questa robetta qui, brodo più o brodo meno:
Ciao e buon appetito!
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