La gente normale si gasa con le degustazioni di vini e caviale. Per i Kaiju è diverso. I Kaiju assaggiano tre cose e ne parlano con fin troppo ardore: l’energia atomica, la pizza ed il burro d’arachidi.

Anche i treni e le metropolitane, ma con minore euforia.
Nell’ultima settimana e mezza ho creato ben tre tipi di burro d’arachidi e poi ho sperimentato anche la loro conservazione. Li ho lasciati un po’ in credenza, un po’ in frigo ed ho preso nota di tutte le mutazioni impercettibili.
Comunque, premessa fondamentale: per me si prepara qualcosa in casa quando il corrispettivo industriale è una monnezza. Come nel caso della pasta all’uovo oppure della besciamella.
Mai mi sognerei di cercare di ricreare la coca cola, la nutella o il cucciolone.

E se qualcuno dovesse anche solo pensare di iniziare il pippone salutista, sa dove deve andare, vero?
Quindi te lo dico subito: il burro d’arachidi che ti sto per passare è buono, buonissimo. Ma non è il Jif e mai lo sarà.
Ecco perché lo chiameremo Crummy Peanut Butter.
Ho girato parecchio su internet prima di trovare una ricetta non eretica. Hanno tutti deciso che si mescolano robe a caso, soprattutto olio di semi a litri. E no: col cazzo.
Ecco qui i risultati dei miei primi tre esperimenti:

Il primo a sinistra è quello buono.
Come puoi vedere, l’ultimo sulla destra è super crunchoso, il secondo è troppo colorato ed il terzo è finalmente una crema spalmabile.
Ecco un panino spalmato con il Jif:
Ed ecco, infine, il pane con il mio definitivissimo burro d’arachidi:
Ricetta che ho rubato a Stefano Barbato, che finalmente mi ha tolto tanti dubbi, tra cui quello principale: ci vuole l’olio di semi nel burro d’arachidi?
Risposta: NO.
Ci sono comunque delle piccole differenze nel gusto e nella consistenza tra il burro home made e quello industriale marcato Jif: per ricrearlo credo sia necessario recarsi a Whiterun (nella regione di Skyrim) ad imparare qualche incantesimo particolare.

Manco Potter c’è riuscito. Ed era la nostra ultima speranza.
C’è da dire che più il tuo mixer è potente e più otterrai robe spettacolari. Col robottone serio ho ottenuto una crema superspalmabile, praticamente perfetta:
Col mixerino piccolo è venuto più grumoso, ho impiegato più tempo e soprattutto a volte ho dovuto smettere di tritare perché il motore si era surriscaldato.
Quindi partiamo con le idee ben chiare: stiamo per imparare il Crummy Peanut Butter e se si chiama così, ci sarà pure un perché.
Go, go, go e sigla!

Poteva mancare un bambino spazzatura?
Per preparare del Crummy Peanut Butter hai bisogno di:
- 200 grammi di arachidi. Peso già sgusciato. Ti serviranno circa 300 grammi di arachidi col guscio per arrivare a questa quantità. A meno che tu abbia un mixer super professionale, ti sconsiglio di tritare più di 200 grammi di arachidi: il motore si surriscalderebbe troppo;
- 4 grammi di sale. La percentuale, in generale, deve essere il 2 per cento del peso delle arachidi;
- Facoltativo: 10 grammi di miele di acacia. Quello di castagno è troppo saporito, il millefiori eccessivamente dolce. Questo aggiungilo solo se desideri avvicinarti al gusto del Jif, altrimenti puoi ometterlo. 5 grammi di miele ogni 100 grammi di arachidi.
Con lo stesso procedimento puoi creare pure quello di noci. Stesse dosi di sale e di miele.
Innanzitutto puoi decidere se tostare o meno le arachidi. Se decidi di tostarle, preri scalda il forno a 220 gradi, modalità ventilata, e lasciale dentro dagli 8 ai 10 minuti. Ancora integre.
Controlla comunque la confezione: a volte le arachidi sono già tostate anche se non sgusciate.
Se usi delle arachidi già tostate le devi però mettere nel microonde per 30 secondi: durante la lavorazione devono essere calde.
Una volta sgusciate e scaldate cacciale nel mixer ed aggiungi i 4 grammi di sale
Ora tu penserai che basta attivare il robottino ed è finita lì.
No.
Va tritato un minuto alla volta. Poi ci si ferma, si mescola tutto con un cucchiaio, e poi si ricomincia.
Quindi aziona il tuo mixer per un minuto. Le arachidi verranno tritate e si formerà una polvere.
Smuovi il tutto con un cucchiaio ed ottieni questo:
Riaziona il mixer un minuto.
Muovi il tutto con un cucchiaio.
Ripeti l’operazione fino a quando otterrai una crema molle, come questa:
Continua ad usare il mixer per un minuto o due alla volta. Piano piano passeremo dal granuloso:
Al liscio:
Adesso, se hai deciso di unirci il miele, puoi cacciarcelo dentro e riazionare il mixer per un paio di minuti.
Ti faccio vedere bene una cucchiaiata, per farti capire meglio la consistenza ottenuta:
Anche con l’uso di un mixer potente ti tocca ogni tanto fermare e rigirare tutto. Ma si fa meno fatica.
Il burro d’arachidi è pronto: infilalo in un barattolo, chiudilo e conservalo.
Ma ovviamente le cose da sapere non sono finite qui.
Fondamentale: anche se la consistenza ottenuta a prima vista sembra cremosa, con la sedimentazione il burro cambierà. Diventerà più solido, più compatto. Quindi assicurati di fermare il tuo lavoro col mixer quando il tutto è molto, molto spalmabile.
Come conservarlo?
Normalmente non metto il Jif in frigo: non ne ha bisogno. Stessa cosa per quello fatto in casa. Quindi fai come ti pare: se ti senti più al sicuro, frigo. Altrimenti credenza. Dipende anche in quanto tempo te lo pappi.
Appena fatto, però, lo faccio raffreddare bene e poi lo caccio in frigo un paio d’ore, per fargli prendere una consistenza più compatta.
Quanto dura?
Non lo so. Sospetto che lo finirai prima di sapere quando e se si formeranno muffe.
E questo è tutto quello che so sul burro d’arachidi fatto in casa.

Nemmeno Bubba ha un asperger come il mio.
Ciao e buona merenda!
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