Te lo dico subito: oggi non ce n’è per nessuno.

Ma di brutto!
Io volevo solo fare una torta salata. Con ricotta e spinaci. Giuro, non volevo proprio altro dalla vita che una semplice e buona torta salata.
E invece che cazzo mi ritrovo, in ogni sito in cui sono capitata?
La quiche.

Che uno ci prova pure a mantenere la calma.
Ovviamente non le vere quiche. Semplici torte salate chiamate a cazzo. Dopo la carbonara sputtanata con la panna e i piselli e spesso confusa con la gricia, la ricotta di bufala orrendamente fatta cagliare per formare allegre cremine, il gateau di patate chiamato gattò e l’utilizzo dell’olio per mantecare il risotto… adesso pure questo?!

E pensa io.
Ed io che pensavo che l’internet servisse per celare la propria ignoranza. Ed invece no. Invece l’ignoranza regna e per trovare il vero significato di quiche, ormai, bisogna addentrarsi nel deep web.
Quiche: torta salata che ha una crema con dentro uova e panna acida.
Torta salata: qualsiasi altra torta salata senza i due ingredienti citati sopra.
Esaurita la questione, passiamo alla ricetta.
Oggi prepariamo quindi una torta rustica con spinaci e ricotta e impariamo pure a crearci una pasta per la base da zero. Brisé? Frolla? Boh, chiamiamola base e smettiamo con le pippe mentali.

Sappiate che il prossimo che dirà quiche avrà la visita del mio macellaio di fiducia.
Cominciamo.
Ah: è da mangiare TOTALMENTE FREDDA. Non c’è paragone come gusto e la frolla (un po’ come se fosse una torta) dà il meglio di sé solo così.
Go, go, go!
Per preparare una torta rustica con spinaci e ricotta, per uno stampo variabile dai 18 ai 22 cm (cambierà solo lo spessore del condimento), hai bisogno di parecchie cose.
Per la base:
- 180 grammi di farina 00;
- 90 grammi di burro ammorbidito;
- 2 tuorli;
- 20 grammi d’acqua fredda;
- 5 grammi di zucchero;
- 5 grammi di sale.
Per il ripieno:
- 300 grammi di spinaci;
- 300 grammi di ricotta vaccina;
- 50 grammi di parmigiano;
- 2 uova;
- 20 grammi di burro;
- 20 grammi di panna fresca;
- pepe bianco, noce moscata e sale.
Iniziamo dalla base.
Metti la farina ed il burro in una ciotola.
Impasta con le mani, fino a quando il burro sarà bello farinoso.
Dividi i rossi dai bianchi e aggiungi i tuorli nella ciotola. Caccia dentro anche i 20 grammi d’acqua, il cucchiaino di sale (5 grammi) e quello di zucchero (sempre 5 grammi).
Impasta bene con le mani.
Ad un certo punto ti sentirai stretta a lavorare nella ciotola, quindi rovescia tutto sul tavolo e continua lì con l’impasto.
Dovrai ottenere una palla omogenea.
Adagiala su della pellicola trasparente e schiacciala bene con le mani. Ricoprila interamente con la pellicola e falla riposare in frigorifero per un’ora.
Mentre attendiamo, occupiamoci di tutto il resto.
Gli spinaci puoi usarli freschi o surgelati, con i surgelati ci sarà un passaggio in più. Ora ti spiego.
Metodo con gli spinaci surgelati. Cucinali al microonde:
Dovrebbero esseri le istruzioni sulla confezione, ma nel caso: chiudi col coperchio e fai andare 4 minuti a potenza massima. Tira fuori gli spinaci, girali, richiudili e fai andare per altri 3 minuti.
Questo è il risultato:

Tanti cordiali fanculo all’abbondante acqua salata.
Lasciali raffreddare un minimo, poi cacciali su un tagliere e spezzettali più possibile.
Per gli spinaci freschi: li cucineremo al vapore.
Come si fa? Semplicissimo: versa un dito d’acqua in un pentola piuttosto capiente ed adagia lì il cestino per la cottura a vapore.
Metti tutti gli spinaci. Non ti preoccupare se sembrano tantissimi: si sgonfieranno.
Chiudi col coperchio ed attendi che l’acqua si metta a bollire. Dopodiché abbassa la fiamma al minimo e più o meno in dieci minuti saranno pronti.
Eccoli:
Questi non c’è bisogno di spezzettarli, si romperanno da soli durante il successivo passaggio.
Metti 20 grammi di burro in una padella e, come inizia a sciogliersi, caccia dentro pure gli spinaci.
Falli andare per dieci minuti, a fiamma medio bassa. Quest’operazione serve a farli insaporire un po’ e soprattutto a fare evaporare il liquido in eccesso. Girali spesso. Alla fine, sala (ma non tanto, mi raccomando).
In un’altra ciotola metti la ricotta, 2 uova e i 20 grammi di panna.
Mescola bene, poi aggiungi anche i 50 grammi di parmigiano.
Mescola bene bene. Aggiungi un po’ di pepe bianco, del sale e noce moscata abbondante.
Mescola e caccia pure gli spinaci:
Mescola di nuovo, formando questa crema:
A questo punto un’ora sarà passata, quindi puoi tirare fuori la tua pasta dal frigo.
Inseriscila tra due fogli di carta da forno e comincia a darle una forma circolare, con un mattarello.
Ci vorrà un po’ e sarà pure un lavoro piuttosto faticoso, ma sarai ripagata quando ti siederai per mangiarla.
Imburra la teglia che hai deciso di usare.
Accendi il forno a 180 gradi, modalità statica. (NOTA: DA PROVARE A 200 gradi, magari si accorciano i tempi).
Con la delicatezza che ti contraddistingue, fai aderire la pasta al fondo della teglia. Mettici tutto il tempo del mondo, l’importante è che non la spacchi.

Senza fretta.
Una volta che sei riuscita a stendere bene la pasta sulla teglia, bucherella il tutto con i rebbi della forchetta, così l’aiutiamo a cuocersi meglio.
Riversa il ripieno nella tua futura torta rustica:
Livellalo bene, di modo che sia tutto della stessa altezza.
Ed ora inforniamo!
A 180 gradi per un’ora, mettendo la teglia nella parte più bassa del forno. Se vedi che sopra scurisce troppo puoi spegnere le resistenze superiori o abbassare leggermente la temperatura.
A fine cottura, dovresti essere fiera creatrice di questa roba qui:

Un buon non compleanno a me.
Come sempre, ti mostro un po’ di foto per avere un’idea più precisa del risultato finale. Ecco durante il taglio:
Ed ecco le fette:
Madonnaccchebbuona:
Nel caso dovessi scoprire, a fine cottura, che parte della brisé non è perfettamente cotta, non ti preoccupare: bestemmie a parte, qui dentro non c’è lievito e quindi te la puoi mangiare. Limitati, la prossima volta, a prolungare la cottura per altri 5 minuti e vai così, che è una figata.
Ciao e buon appetito!
Priorità! Una parola importante, molto importante, che ad un certo punto ha dato una svolta alla mia vita. Giuro.
E questa torta è al top. Nessuna altra parola da aggiungere 🙂
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