Spaghetti all’assassina

Nell’ultimo periodo non ho tempo per vivere. Nonostante le mie giornate inizino alle cinque e mezza causa orologio biologico sballato, mi ritrovo ad addormentarmi alle undici senza avere combinato niente. A volte riesco a leggere qualche fumetto, magari riesco pure a vedere una serie tv. Ma un film per intero sono due settimane che è una roba proibitiva.
Quindi oggi ricetta breve, che è movie time.

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Un altro che aveva il mio stesso problema era Michael Jackson.

La roba che stiamo per cucinare si chiama Spaghetti all’assassina oppure Spaghetti bruciati. Si cuociono gli spaghetti direttamente nel sugo, a fiamma molto alta, fino a quando non diventano neri ed un po’ croccanti.

Go, go, go!

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Ma chiamiamoli Spaghetti alla Michael Myers. Siamo pure ad Halloween…

Per preparare gli spaghetti alla Michael Myers, per due persone, hai bisogno di:

  • 180 grammi di spaghetti;
  • Peperoncino (ma pure un po’ di ‘nduja ci sta da Pazuzu);
  • uno spicchio d’aglio;
  • 10 grammi d’olio;
  • 350 grammi di passata di pomodoro minimo, ma se vuoi puoi usarne di più e cuocere gli spaghetti interamente nella passata:
  • 10 grammi d’olio a testa da aggiungere sui piatti. Oppure ulteriore passata di pomodoro per rendere il tutto meno secco;
  • stracciatella da aggiungere sui piatti (se come me non hai la stracciatella, compra 2 burratine da 100 grammi, ti bastano ed avanzano).
  • una padella di ferro.

La padella di ferro ci vuole. Non tanto per motivi salutisti (in una padella antiaderente ti mangeresti il rivestimento esterno, ma tanto  è sempre una pasta che un po’ di cancro se lo porta dietro inevitabilmente), ma perché il gusto è DEL TUTTO DIVERSO.
Con la padella di ferro ha un sapore di affumicato. Con le altre padelle viene solo bruciata, manca quel qualcosa che non so che cazz’è ma manca.

Metti l’acqua della pasta a bollire.
Se hai deciso che sui piatti vorrai della passata di pomodoro per stemperare la secchezza, scaldane un po’ in un pentolino, salandola e poi lasciala al caldo.

In una padella fai soffriggere in 10 grammi d’olio l’aglio e il peperoncino. Se l’aglio è fresco spremilo con lo spremiaglio, altrimenti taglialo a pezzetti (ma ricordati di levargli l’anima). Se vuoi mettere la ‘nduja, questo è il momento. In questo caso ti consiglio di usare uno spremiaglio, così si scioglierà invece di rimanere a pezzi (bruciandosi, inevitabilmente).

Se hai messo la ‘nduja attendi che si sciolga.

Caccia dentro anche la passata e fai cuocere il tutto a fiamma bassa, in attesa di essere pronti ad aggiungere gli spaghetti. Sala, se occorre, ma se hai messo la ‘nduja lo sconsiglio caldamente.

Quando l’acqua della pasta sarà a bollore, cala gli spaghetti e falli cuocere solo il tempo di ammorbidirli. Un minuto è sufficiente.

Esaurito quel tempo non scolarli, ma levali dalla pentola con quel coso che non so come si chiama e battezzerò Raccoglispaghetti e buttali direttamente nella padella del sugo. Non buttare l’acqua della pasta. Metti il coperchio per mantenerla calda, ci servirà.

Alza la fiamma al massimo (sì, come se cuocessi una bistecca) e copri gli spaghetti col sugo.

Aggiungi anche una mestolata d’acqua di cottura. Gira spessissimo e se gli spaghetti si attaccano alla padella gioisci, perché è ciò che vogliamo. Fregatene pure dei tempi di cottura scritti sulla confezione della pasta, poiché in questo caso li faremo croccantissimi. L’ideale sarebbe far evaporare tutto il liquido nei tempi di cottura indicati sulla confezione e poi proseguire con l’affumicamento. Ma se non riesci non abbatterti: non sarà comunque una pasta al dente!

Se durante la cottura gli spaghetti fossero ancora crudi e non avessero più liquido da assorbire, aggiungi altra acqua calda.

Ad un certo punto, girando e girando, la pasta avrà assorbito sia passata che acqua.

Ma non è ancora pronta.
Continua – sempre a fiamma alta – a girare gli spaghetti di continuo e a staccarli dalla pentola quando si attaccano. Smuovili spesso usando una schiumarola (vedrai che gli utensili in silicone non sono adatti ad azioni tanto violente) e fermati quando vuoi tu. Quando PER TE il bruciato è sufficiente, allora è pronta.
Ecco la mia:

Dovranno essere così:

Sui piatti cospargi con dell’olio (o con la passata che hai preparato), dell’ulteriore peperoncino ed ecco cosa dovresti avere davanti a te:

E la stracciatella?
Incidi la burrata con un coltello, togli la meravigliosa crema all’interno e cacciala sopra i piatti. In questo caso non serve altro olio.
E goditi il potere delle tue ginocchia.

Ciao e buon appetito!

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