Spremi i pomodori e togli i semi, sbollentali in acqua calda e leva la pelle, poi cuocili in padella ed usa il passaverdure per togliere qualsiasi cosa sia ancora lontanamente masticabile.
E, soprattutto, mi raccomando: non incrociare i flussi.

Ricordati anche che se ti chiedono Sei tu un dio? devi sempre rispondere di sì.
Che se compi davvero tutte queste operazioni per cucinare un sugo di pomodoro, mi sa che andare in terapia è il logico passo successivo.
Poiché forse si è persa per strada la questione, ma già pelare il pomodoro significa togliergli bontà e soprattutto ogni proprietà benefica. Che è inutile che ti compri i pomodori a 400 euro al chilo perché a chilometro zero e biologici se poi li devi sprecare. Tanto vale che compri l’ottima passata Mutti e via. Risparmi pure tempo.
Breve elenco delle robe che devi eliminare dal pomodoro: niente.

Altrimenti subirai la loro vendetta.
L’unico mio consiglio è decapitarlo per controllare che non si annidino vermetti, poi di mangiarti la testa se è disabitata. E sì, capita: quando ho cucinato questa stupida pasta al sugo ho comprato un chilo di pomodori ed uno aveva un ospite con sé. È pure una cosa positiva, sappilo: significa che non si usano troppi diserbanti e robe chimiche in generale, quindi il verme è contento e ci va ad abitare.

Incontri possibili.
Quindi oggi esauriamo per sempre la questione sugo al pomodoro (che comunque avevamo già imparato qui) e prepariamo della pasta al sugo.
Go, go, go! col tutorial della pasta più semplice che la storia ricordi.
Per cucinare una pasta col pomodoro, per due persone, hai bisogno di:
- 180 grammi di pasta, corta o lunga;
- 1 kg di pomodori grandi. Se decidi di usare quelli piccoli, di solito 600 grammi sono sufficienti, ma io consiglio sempre l’uso di un chilo, perché non si sa mai come si comportano);
- ’10 grammi d’olio se usi l’aglio. 20 se usi la cipolla;
- basilico;
- uno spicchio d’aglio oppure una cipolla;
- formaggio grattugiato che desideri da mettere sui piatti (non obbligatorio e comunque poca roba);
- un filo d’olio da aggiungere sui piatti.
Innanzitutto ti presento i protagonisti della ricetta:
Inizia a tagliare i pomodori a pezzetti. Togli la capa per controllare che il verme non ci sia. Mangiati la capa se il verme non c’è.
Trita l’aglio (oppure la cipolla). Se vuoi, puoi decidere di lasciare l’aglio intero per non mangiartelo, a tua discrezione.
In una padella piuttosto capiente metti 10 grammi d’olio ed aggiungi l’aglio appena è caldo.
Appena l’aglio sarà colorato, aggiungi anche i pomodori e qualche foglia di basilico.
Metti anche l’acqua della pasta a bollire.
Ci vorrà un po’. Il sugo per formarsi ha bisogno almeno di 25 minuti, ma ovviamente più cuoce e più sarà fluido e (soprattutto) buono. Ricordati di aggiungere anche il sale.
Se il pomodoro dovesse asciugarsi troppo, bagna con l’acqua di cottura della pasta.
Io lo lascio andare anche quasi per 40 minuti, quindi la scelta di quando fermarti è solo tua.
Ecco l’aspetto del mio, a fine cottura:
Il sugo non sarà liscio né fintamente omogeneo: avrà i suoi bravi pezzetti, le pellette, i semini. E sarà buonissimo.
Aggiusta di sale e tieni la fiamma bassissima, in attesa della pasta.
Tira fuori la pasta due minuti prima del tempo indicato sulla confezione. Non buttare la sua acqua di cottura e caccia la pasta direttamente nella padella.
Alza la fiamma della padella a medio alta, aggiungi acqua di cottura della pasta se occorre e mescola di continuo.
Quando la pasta ha esaurito il suo tempo di cottura, spegni tutto ed andiamo ad impiattare.
Su ogni piatto metti un filo d’olio e qualche foglia di basilico spezzettata con le mani.
Se lo desideri, aggiungi una spolverata di formaggio.
Finito. Puoi mangiare, te lo sei meritato.
Ciao e buon appetito!
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