Siamo chiari una volta per tutte: se prepari una pasta con la panna e lo zenzero, puoi anche battezzarla Pasta alla carbonara a modo mio, ma a che pro?
Se unisci la ricotta con lo zafferano, mi fai il piacere di non dirmi che hai cucinato un’Amatriciana bianca?
Capisco l’essere creativi, ma non sarebbe meglio inventarsi un altro nome?
Così come se sciogli la caciotta di capra con il timo e la salvia non scassi le palle al mondo urlando che hai inventato una nuova versione della Cacio e pepe.
Infine no, salame milano e prezzemolo tritato non rappresentano una valida alternativa alla gricia.
Troppe stronzate.

Perché bisogna essere sinceri.
È giunta l’ora di fare chiarezza ed imparare le ricette di questi classiconi in una versione che somigli almeno un po’ all’idea originale.
Si parte con l’amatriciana. Di cui esiste una versione depositata e che potresti imparare senza di me.
Però.
Il guanciale ha un equilibrio fragile. Ha bisogno di cure particolari e soffre se viene troppo a contatto con altri ingredienti, che gli traviano il gusto e la consistenza. Se un elemento viene messo nel momento sbagliato e al posto sbagliato… cambia gusto. E che peccato. E quanta sofferenza, per quel povero guanciale.

Spock è molto empatico pure verso gli insaccati.
Questa non è la versione depositata (che ha peperoncino, vino e non ricordo cos’altro), ma la preferisco perché il guanciale viene più valorizzato..
Go, go, go!
Per preparare gli spaghetti all’amatriciana per due persone hai bisogno di:
- 180 grammi di spaghetti;
- 100 grammi di guanciale tagliato a listarelle o a dadini;
- un barattolo di pelati;
- 100 grammi di pecorino grattato non troppo finemente.
Inizia mettendo su l’acqua per la pasta.
Togli la cotica e taglia il guanciale a listarelle. Lascia la parte pepata.
Mettilo in una padella. Non aggiungere olio, il guanciale sa provvedere a se stesso.
Fai sfrigolare a fiamma bassa, fino a quando la parte grassa sarà diventata trasparente ed il resto si scurisce un po’. Stai attenta a non bruciarlo, mi raccomando.
Quando è pronto (ci vorranno circa 5 minuti e giralo spesso) levalo dalla padella con l’aiuto di un cucchiaio e lascialo riposare su un piatto. Più o meno deve avere questo aspetto:
Coprilo con un coperchio, così non congela mentre prepariamo il resto.
A questo punto, nella padella, dovresti avere il grasso del guanciale ed il pepe che si è in parte staccato dai bordi:

La bellezza.
Aggiungi i pelati. Attenta che schizza tutto.
Falli cuocere per 15 minuti, a fiamma media, deve ben sobbollire. Spezzettali con un cucchiaio di legno. Intanto prepara gli spaghetti e levali tre minuti prima del tempo indicato sulla confezione.
Mentre attendi, gratta il pecorino. Non in polvere, non a scaglie. Una roba grossolana.
Il sugo pronto avrà un aspetto simile:
Se la pasta dovesse tardare ad arrivare puoi o spegnere la fiamma del sugo oppure metterne una bassissima, bagnando con l’acqua di cottura per non fare seccare tutto.
Scola gli spaghetti (senza buttare l’acqua di cottura) e cacciali nella padella: ultimeremo la cottura lì dentro, a fiamma alta.
Durante quest’operazione, mescola bene il tutto. Se occorre, bagna con l’acqua della pasta.
Spegni la fiamma.
Aggiungi il guanciale e gran parte del pecorino che hai grattugiato. Lasciane giusto una manciata a testa da mettere direttamente sui piatti.
Mescola, mescola ed ancora mescola ed ecco che cosa dovresti avere ottenuto:
Sui piatti spolverizza con il rimanente pecorino..
Ecco cosa dovresti avere davanti a te:
Beccati pure questa:
Ciao e buon appetito!
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ahahahahahahaha muoio!! Grazie Alice, magari avessero tutti il tuo palato! E’ stata una gioia per me…davvero ❤
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e l’ultima foto… stavo quasi per aprire la bocca!!! gnammm! 😀 😀
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